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Storia di 10 donne che vollero votare

MAESTRE DEL VOTO

Le maestre del voto

Il suffragio femminile rappresenta una conquista importante per quanto riguarda i diritti delle donne. Il movimento delle suffragette si è battuto per questa causa, ha origine nella Francia del XVIII secolo.

  • Parità di diritti rispetto agli uomini
  • Diritto di voto
  • Poter insegnare nelle scuole superiori
  • Svolgere le stesse professioni degli uomini

Gli obiettivi:

Nel 1832 alle donne venne concesso il diritto di voto limitato alle elezioni locali

In Inghilterra...

Mary Wollstonecraft pubblicò "A vindication of the right of Women" mentre cominciarono a formarsi i primi circoli femminili

In Francia nel 1789 durante la rivoluzione Francese, Olympe de Gouge pubblica la "Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina"

In Francia…

Anna Maria Mozzoni

Nel 1877 milanese, femminista e socialista, presentò una petizione al governo «per il votopolitico alle donne», la prima di una lunga serie ad essere respinta

In Italia...

Maria, presentò una petizione in Parlamento per il voto alle donne. Diversecorti d’appello bocciarono il riconoscimento dell’elettorato femminile, che alcune commissioni localiavevano accolto.

In Italia...

Nel febbraio 1906 scrisse “La vita” un articolo in cui invitava le lettrici a iscriversi alle liste elettorali, specificando che la legge non poneva alcun esplicito divieto.

Maria Montessori

Dieci maestre marchigiane pioniere del diritto al voto per le donne:di modesta estrazione sociale, lontane dalla politica. Furono loro le pioniere del femminismo nel nostro Paese.

10 maestre marchigiane

Ludovico Mortara

La commissione diede risposta favorevole, considerando che avevano, “i diritti civili e politici nel regno, sapevano leggere e scrivere ed erano munite della patente di maestre elementari”.

Quarant’anni prima del riconoscimento del suffragio universale chiesero alla Commissione elettorale di Ancona di essere iscritte nelle liste dei comuni di Senigallia e Montemarciano.

10 maestre marchigiane

  • Dina Tosoni la più piccola, aveva appena 22 anni.
  • Giulia Berna reduce da un procedimento disciplinare costato tre mesi di
sospensione
  • Enrica Tesei dopo quattro anni di servizio ancora precaria.
  • Adele Capobianchi nelle relazioni di servizio definita di encomiabile zelo nonostante le disperate condizioni economiche l’avessero spinta a fare domanda per la distribuzione dei pasti

Ma chi erano queste ragazze combattive?

10 maestre marchigiane

  • Emilia Simoncioni disposta a fare anche supplenze gratuite e accettare lo stipendio ridotto di 500 lire annuali
  • Carola Bacchi in seguito divenne professoressa di francese
  • Iginia Matteucci figlia di un garzone di negozio
  • Palmira Bagaioli tanto brava da essere ritenuta una delle migliori maestre di Senigallia.

10 maestre marchigiane

Così le maestre vennero cancellate dalle liste elettorali e le donne italiane persero quel diritto al voto che avrebbero riconquistato solo quarant’anni dopo, nel 1946.

10 maestre marchigiane

Le coraggiose dieci maestre marchigiane, purtroppo, non riuscirono ad esercitare il diritto faticosamente conquistato.L’anno successivo, infatti, la Corte di Cassazione annullò la sentenza per “la presunta inconciliabilità tra le doti tipicamente femminili e i forti doveridell’impegno politico”.