Want to make creations as awesome as this one?

Transcript

“Se un albero muore, piantane un altro al suo posto.” LINNEOPresentazione della 3B

L'agricoltura

agricoltura moderna

5. Agricoltura in Italia

4. Agricoltura moderna

3. La prima rivoluzione agricola

2. Storia dell'agricoltura

1. Cos'è ??

Indice

L’agricoltura è l’insieme delle tecniche per coltivare il terreno in modo da ottenere i prodotti utili all’uomo. Lo scopo dell'agricoltura è ottenere prodotti, da utilizzare soprattutto a scopo alimentare. In economia, l'agricoltura rientra nel settore primario.

Cos'è???

STORIA DELL’AGRICOLTURA

L’origine dell'agricoltura si può far risalire a circa 10.000 anni fa, in Mesopotamia.Precedentemente l’uomo praticava la caccia e la raccolta delle bacche, delle radici, dei frutti e delle piante che il territorio gli offriva.Successivamente l’uomo iniziò a coltivare il terreno e a praticare l’allevamento, costruendo i primi villaggi diventando così stanziale e superando la condizione di nomade.

I primi attrezzi per lavorare la terra furono i rami d’albero induriti con il fuoco, pietre e ossa affilate per mietere il raccolto. Durante il Medioevo gli arabi portarono in Europa: riso, cotone, carrubo, pistacchio, spinacio, agrumi. Dopo la scoperta dell'America giunsero il mais, la patata, il fagiolo, l'arachide, il pomodoro, il peperone, la papaya.

STORIA DELL’AGRICOLTURA

Le innovazioni più brillanti furono, la rotazione triennale e il maggese (pratica agricola che consiste nella messa a riposo di un pezzo di terreno per restituirgli fertilità).

LA ROTAZIONE TRIENNALE

3° rivoluzione

2° rivoluzione

1° rivoluzione

AGRICOLTURA MODERNA

Nei secoli l'agricoltura ha avuto sempre primaria importanza per lo sviluppo dei popoli e degli Imperi.Al giorno d’oggi nei paesi ricchi l’agricoltura non è più molto importante a livello economico mentre nei paesi poveri resta la fonte di soldi più alta.I fattori fondamentali per l'agricoltura sono il clima, l’acqua e il tipo di terreno.Il clima è importante per la crescita di una pianta, che ha bisogno di differenti temperature.

Alcune piante hanno bisogno di temperature elevate per tutto l’anno, altre di temperature variabili. Il terreno in base alle sue proprietà può essere più adatto per diversi tipi di piante ad esempio i terreni aridi con i cactus. Oggi l'agricoltura non è solo produzione di alimenti, ma deve anche preoccuparsi della tutela dell'ambiente e del terreno

Un drone, parte delle innovazioni agricole, utilizzato per innaffiare le coltivazioni. Un componente della “precision farming”, una strategia per ottimizzare risorse e risultati nella coltura attraverso schemi di monitoraggio e analisi.

L'agricoltura in Italia

L'agricoltura italiana si classifica anche nel 2020 prima in Europa per valore aggiunto con 31,3 miliardi di euro davanti a Francia (30,2 miliardi di euro) e Spagna (29,3 miliardi di euro). Riguardo all'impatto della pandemia del Covid-19 sull'agricoltura europea, c’è stato un drastico cambiamento delle attività di scambio commerciale, con un successivo crollo dei prezzi.

PROBLEMI CAUSATI DALL'AGRICOLTURA

7. La degradazione del suolo

6. Il suolo

5. Desertificazione

4. Deforestazione

3. Come prevenire la perdita della biodiversità

2. Perdita della biodiversità

8. L'inquinamento delle falde acquifere

1. L'inquinamento atmosferico

Indice

https://www.worldometers.info/it/

L'Inquinamento atmosferico è una forma di inquinamento, ovvero l'insieme di tutti gli agenti fisici, chimici e biologici che modificano le caratteristiche naturali dell'atmosfera terrestre. Gli effetti sulla salute umana dovuti alla scarsa qualità dell'aria coinvolgono principalmente il sistema respiratorio e il sistema cardiovascolare. L'inquinamento dell'aria esterna causa da 2,1 a 4,21 milioni di morti ogni anno. Complessivamente, l'inquinamento atmosferico provoca la morte di circa 7 milioni di persone in tutto il mondo ogni anno ed è il più grande rischio singolo per la salute ambientale del mondo.

L'inquinamento atmosferico

La perdita della biodiversità

A causa dei cambiamenti climatici, dell'inquinamento e dello sfruttamento del suolo, la perdita della biodiversità è un fenomeno sempre più frequente. Per biodiversità in agricoltura si intende tutelare le risorse genetiche vegetali e/o animali

Come prevenire la perdita della biodiversità?

Una modalità per prevenire la perdita della biodiversità è coltivare non solo frutta e verdura che costa meno o che ci mette meno a crescere ma tutti i tipi di frutta e verdura a costo di perdere soldi e tempo

https://www.worldometers.info/it/

La deforestazione è l’abbattimento di alberi per motivi commerciali o per ottenere nuovi terreni da destinare all’agricoltura e all’espansione urbana.Le conseguenze principali della deforestazione sono: la perdità di biodiversità, le erosioni, le frane e l’intensificazione dell’effetto serra, il riscaldamento globale, l’inquinamento degli ecosistemi acquatici e gli squilibri climatici e idrogeologici.

La deforestazione

https://www.worldometers.info/it/

Le desertificazione è il degrado delle terre aride, semi-aride e sub-umide secche attribuibile a varie cause tra cui le variazioni climatiche e le attività umane. I paesi che si trovano più a rischio sono: la Bulgaria, la Spagna, la Slovenia, la Slovacchia, l’Ungheria ecc..La desertificazione in Italia è molto presente (20% circa) soprattutto nelle regioni del Sud Italia.Le conseguenze della desertificazione sono: l’assenza di piogge, la perdita della biodiversità ecc..

La desertificazione

Il suolo, insieme all'acqua che beviamo e all'aria che respiriamo, è uno degli elementi fondamentali per l'uomo. Questa risorsa, però, non è rinnovabile e questa circostanza espone un pericoloso e serio rischio: un consumo incontrollato, generato dalla riduzione delle aree agricole e verdi, causato dall’espansione di città, edificazioni e impermeabilizzazioni che comportano una profonda alterazione biofisica che a volte generano la perdita di preziose risorse e il cambiamento del clima, producendo, per l'effetto, cambiamenti anche di carattere sociale, economico e culturale.

Il suolo

L’uomo invece degrada il suolo quando non gestisce le risorse naturali, permettendo, ad esempio, la contaminazione delle acque sotterranee o lo sfruttamento eccessivo.

La degradazione del suolo

I cambiamenti climatici stanno portando ad enormi modifiche come ad esempio le precipitazioni assenti o troppo abbondanti, le temperature sempre più elevate e l’erosione porta alla disintegrazione del suolo su terreni fragili da parte di acqua e vento.

I segnali di degrado del suolo sono molti e purtroppo possono portare all’aumento della siccità, del rischio di incendio, riduzione della copertura di vegetazione e della produttività dei suoli.

Per falda acquifera s’intende un cumulo d’acqua che si trova nel sottosuolo, formatosi in seguito alle precipitazioni meteoriche. Le maggiori cause di inquinamento delle falde acquifere sono:– I pesticidi ed i fertilizzanti usati in agricoltura.– le discariche di rifiuti non correttamente rivestite con isolante termico– gli scarichi industriali.– gli scarichi delle centrali termoelettriche.– gli scarichi civili, le fogne, i pozzi neri, lo sversamento di idrocarburi da parte della navi, ecc...

L'inquinamento delle falde acquifere

AGRICOLTURA sostenibile e biologica

6. Differenza tra agricoltura sostenibile e biologica

5. I principali obiettivi dell'agricoltura biologica

4. Come nasce l’agricoltura biologica?

3. Cosa è l’agricoltura biologica?

2. Com'è un'agricoltura sostenibile

1. L'agricoltura sostenibile

Indice

AGRICOLTURA sostenibile

L’agricoltura sostenibile, dal punto di vista ambientale, si intende un’agricoltura rispettosa delle risorse ambientali e dei tempi della natura, non si utilizzano sostanze chimiche, inquinanti e dannose per la salute di uomini e animali.

Com'è un' AGRICOLTURA sostenibile

L’agricoltura si può dire sostenibile quando è in grado di garantire un reddito equo a tutti gli agricoltori e lavoratori nel processo di produzione senza lo sfruttamento di donne, bambini e indigeni, e rispettando le motivazioni e la produzione dagli effetti del cambiamento climatico.

L'agricoltura biologica

L'agricoltura biologica è un metodo agricolo volto a produrre alimenti con sostanze e processi naturali. Ciò significa che tende ad avere un impatto ambientale limitato, in quanto incoraggia a usare l'energia e le risorse naturali in modo responsabile e mantenere la biodiversità.

L'agricoltura biologica nasce in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale, negli anni 50, anche se sembra che le prime esperienze siano nate in India, ad opera dell' inglese Halbert Howard che fondò una “scuola di coltivazione biologica”.

Come nasce l'agricoltura biologica

I principali obiettivi dell'agricoltura biologica

Produrre alimenti di elevata qualità nutritiva in quantità sufficiente.

I principali obiettivi dell'agricoltura biologica così come sono stati definiti dalla Federazione internazionale dei movimenti per l'agricoltura biologica (International Federation of Organic Agriculture, IFOAM) sono:

Trasformare il più possibile le aziende in un sistema agricolo autosufficiente attingendo alle risorse locali

Salvaguardare la fertilità naturale del terreno

Evitare ogni forma di inquinamento determinato dalle tecniche agricole; ma utilizzando più passaggi con le trattrici e quindi inquinare relativamente come una lavorazione convenzionale

VS

differenza tra agricoltura SOSTENIBILE E BIOLOGICA

La agricoltura sostenibile non introduce né una certificazione né un etichetta.

L’agricoltura biologica è un metodo di coltivazione e di allevamento con standard precisi, il quale viene “premiato” con una certificazione ed un’etichettatura ad hoc.

Lo spreco alimentare

11. Ancora 9 anni

10. Il decalogo antispreco

9. Le iniziative contro lo spreco alimentare: il recupero di cibo

7. Spreco idrico in Italia

6. Lo spreco alimentare in Italia

5. Punti critici dello spreco alimentare

4. Miliardi di tonnellate di cibo nella pattumiera

3. Spreco alimentare nel mondo

2. Spreco alimentare = Spreco d’acqua

8. La nuova legge sullo spreco alimentare

1. Introduzione

Indice

Introduzione

Lo spreco alimentare non è solo una questione di cibo. Per arrivare sulle nostre tavole, gli alimenti di cui ogni giorno ci nutriamo, hanno visto l’investimento di numerose risorse naturali con un altrettanto importante impatto ambientale.

Con il cibo sprecato vengono, infatti, gettate via risorse come acqua, fertilizzanti, suolo, combustibili fossili e fonti energetiche di ogni tipo; per non parlare dello spreco economico e dello spreco in termini di risorse umane. Gran parte del fabbisogno idrico mondiale è legato proprio alla produzione di cibo e lo spreco alimentare è sinonimo di spreco d’acqua.

Spreco alimentare è sinonimo di Spreco d’acqua

Con il cibo sprecato vengono, infatti, gettate via risorse come acqua, fertilizzanti, suolo, combustibili fossili e fonti energetiche di ogni tipo; per non parlare dello spreco economico e dello spreco in termini di risorse umane. Gran parte del fabbisogno idrico mondiale è legato proprio alla produzione di cibo e lo spreco alimentare è sinonimo di spreco d’acqua.

Spreco alimentare è sinonimo di Spreco d’acqua

Dal 1974 a oggi lo spreco alimentare nel mondo è aumentato del 50% ma solo di recente, complice la crisi economica globale, la questione è trattata come un vero problema. II 40% del cibo prodotto negli Stati Uniti finisce in discarica. In Gran Bretagna si buttano tra i rifiuti 6,7 milioni di tonnellate di cibo ancora perfettamente consumabile, per un costo annuale di 10 miliardi di sterline. In Svezia, mediamente ogni famiglia getta via il 25% del cibo acquistato.

Spreco alimentare nel mondo

Lo spreco alimentare nel mondo è una realtà drammatiche che vede finire nella pattumiera miliardi di tonnellate di cibo.Attenzione! Miliardi e non milioni! Stando all’analisi realizzata dalla FAO, gli sprechi alimentari nel mondo ammontano a più di 1,3 miliardi di tonnellate all’anno, pari a circa un terzo della produzione totale. Insomma, su 3,9 miliardi di tonnellate di alimenti prodotti, 1,3 finiscono nella spazzatura.

Miliardi di tonnellatedi cibo nella pattumiera

Sprechi domesticiOssia gli alimenti acquistati ma che non finiscono sulla tavola dei consumatori perché lasciati scadere nel frigo o nella dispensa.

Punti critici dello spreco alimentare

Food wasteVale a dire gli sprechi che avvengono durante la trasformazione industriale, distribuzione e le produzioni in eccedenza

Food lossesSi riferisce alle perdite che si determinano a monte della filiera agroalimentare, durante la coltivazione o l’allevamento, la raccolta e il trattamento della materia prima.

Lo spreco alimentare in Italia

Lo spreco alimentare in Italia è altrettanto preoccupante. Nel nostro paese, nel giro di un anno, si spreca tanto cibo quanto potrebbe soddisfare il fabbisogno alimentare di tre quarti della popolazione italiana.

Spreco idrico in Italia

Stando a una ricerca scientifica dell’Università di Napoli, nel 2012, lo spreco alimentare in Italia ha toccato i 1.226 milioni di metri cubi d’acqua impiegata per la produzione del cibo che è poi stato gettato via senza essere consumato. Uno spreco idrico incredibile se si pensa che la stessa quantità di acqua avrebbe potuto soddisfare il fabbisogno idrico annuo di 19 milioni di italiani.

La nuova legge sullo spreco alimentare

La legge 19/08/2016 n° 166 è stata concepita appunto per contrastare il fenomeno. La legge è intitolata “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”. La legge facilita il recupero e la donazione di beni alimentari (ma anche farmaceutici) a favore di soggetti attivi nella sfera della solidarietà.

Sono sempre più diffuse le iniziative per recuperare il cibo avanzato da ristoranti, dagli hotel, dai supermercati e dalle famiglie stesse. Si tratta di progetti virtuosi che coinvolgono giovani, associazioni, enti di tutti i tipi, sia in Italia che all’estero. Si va dalla app che ci racconta cosa rimane in negozio la sera e può essere comprato a metà prezzo, all’iniziativa di un ‘Pasto Buono’ che raccoglie gli avanzi dei ristoranti per darli a chi ne ha bisogno.

Le iniziative contro lo spreco alimentare: il recupero di cibo

Il decalogo antispreco

Ancora 9 anni

Abbiamo solo 9 anni per raggiungere l'obiettivo 12 dell’Agenda 2030, dedicato ai modelli sostenibili di produzione e di consumo, e in particolare il target 12,3, che mira a dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari e ridurre le perdite di cibo nella produzione: per questo dobbiamo accelerare e ottimizzare le azioni che ci porteranno a ridurre le perdite e lo spreco alimentare.

GRAZIE!!!