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Con te! Amici - Tappa 2

Transcript

Con Te ! Amici

Tappa 2L'abbraccio del Padre

Corso di Formazione di catechesi esperienziale

Indice

1. Il calendario annuale del cammino di fede2. Il metodo integrato3. La lectio - "La pecora e il buon pastore"4. La lectio - "Il Padre misericordioso"5. Tappa 2 - Tempi 1 e 2 - L'abbraccio del Padre5. La pecorella smarrita - drammatizzazione6. Un pastore straordinario - narrazione7. La pecorella smarrita .. e ritrovata - video

Indice

8. Adorazione eucaristica - La pecora e il buon pastore9. Testimonianza: La pecora e il buon pastore (by Maria Ede)10. Testimonianza: Il volto della misericordia di Dio (by Erica)

9. Tappa 2 Tempo 3: La parabola del Padre Misericordioso10. Il Padre misericordioso - drammatizzazione11. Il Padre misericordioso - gioco a stands12. Il Padre misericordioso - Vangelo a bivi13. Il Padre misericordioso - Catechesi ed arte

14. Tappa 2 Tempi 4 e 6: L'abbraccio del Padre15. L'abbraccio del Padre: ppt by Elena e Valentina16. Tappa 2 Tempo 5: Celebriamo la Riconciliazione17. Tappa 2 - Tempo 6 : Il vestito più bello

18. Ritiro in vista della celebrazione della festa del perdono19. Ritiro in vista della celebrazione della festa del perdono: testimonianza (by gruppo catechisti "Cuoricino" - Cardano al campo20. Celebrazione della prima riconciliazione21. Il "segno" del perdono ricevuto22. Incontro con i Genitori - Testimonianza23. Giochi

by Consuelo

Il Calendario annuale del cammino di fede nell'iniziazione cristiana

a cura della Diocesi di Milano - Corsi di formazione base

Il metodo integrato

Ecco un modo molto originale di "creare" le regole per vivere bene gli incontri di catechesi ... e non solo

a cura di Simona e Giuliana

L'alfabeto gentile

La pecora e il buon pastore

a cura della Diocesi di Milano - materiale online

La lectio

Il Padre misericordioso

a cura della Diocesi di Milano - Corsi di formazione base

La lectio

Cosa vogliamo vivere

Dobbiamo aiutare i ragazzi a saper perdonare, chiedere perdono, riconoscere i propri limiti e riprendere a vivere con fiducia dopo un errore. La riconciliazione è possibile solo a partire da un confronto con gli altri. Dobbiamo abituare i ragazzi a raccontare le proprie esperienze, guidarli a capire piano piano quali sono i peccati per i quali chiedere perdono.

Obiettivo

Riconoscere l’abbraccio del Padre attraverso delle parabole. La parabola della pecorella smarrita ci fa vedere come Dio reagisce quando ci si allontana da Lui. Lui va alla ricerca di chi è lontano e lo riaccoglie. La parabola del Padre Misericordioso ci fa scoprire che Dio, nonostante i nostri rifiuti, è sempre pronto a riconoscerci come figli e ci dimostra il Suo amore e la Sua misericordia.

Guida pag. 34-55 – Sussidio 12-17 by Simona

Tappa 2 - Tempo 1 e 2 : L'abbraccio del Padre

I pubblicani e i peccatori si avvicinano a Gesù e Lui non li allontana, anzi, mangia con loro. Gesù non mantiene la distanza da coloro che hanno peccato, anzi. Perché lo fa? Gesù ce lo spiega attraverso alcune parabole che hanno come filo conduttore la gioia di aver ritrovato ciò che è stato perduto. La prima è questa: Chi di voi se ha 100 pecore e ne perde una lascia le 99 nel deserto e va in cerca di quella perduta finché non la trova? Dio non si rassegna a vedere perduta anche una sola persona, fa di tutto per salvarla ed è immensamente felice quando la trova.E veniamo al nostro tempo 1: la pecora e il buon pastore! Possiamo iniziare l’incontro guardando un video, non dura molto (2:35) che racconta la vicenda di una pecora smarrita e ci mostra, attraverso gli sguardi dei personaggi, ciò che, proprio i personaggi hanno vissuto e i loro sentimenti (https://www.youtube.com/watch?v=BS7a24lrVco).

La pecora smarrita

Cos’è il peccato? Mancanza di fiducia nel Signore, quindi diciamo che possiamo farne a meno e da qui nascono i singoli peccati che ci allontanano da Lui.

La pecora smarrita

Visto la brevità del video potremmo vederlo 2 volte chiedendo ai ragazzi di fare attenzione alle EMOZIONI dei personaggi, ciò che provano il pastore e la pecora. In alternativa alla proiezione del video, si può scegliere di raccontare la vicenda come proposto nel materiale online (tappa 2 tempo 1 pag. 2). LA PECORA: è curiosa e ha la curiosità e il desiderio di evadere, poi però, quando è in pericolo ha un senso di abbandono e paura, infine, quando il pastore la trova, prova GIOIA. IL PASTORE: prima è sorpreso e preoccupato, è ansioso mentre cerca la pecora ed infine prova GIOIA quando la ritrova. Nella parabola di Gesù il Pastore è Dio stesso, la pecora rappresenta chi si allontana da Lui ed il gregge sono tutti i suoi amici, la comunità Cristiana.

Tempo 2: Il ritorno nel gregge!

In questo tempo vogliamo esplorare quanto vissuto nel tempo precedente attraverso le parole: PERDERSI, CERCARE, RITROVARE, RITORNARE. Possiamo iniziare l’incontro con uno o più giochi riportati nel materiale online e a pag. 16. Al termine dei giochi dedicare un po' di tempo per rileggere l’esperienza vissuta. Vedere quali emozioni e sentimenti hanno provato. Dopo questa attività prendere il libro a pag. 17 e leggere le espressioni riportate in alto, per poi commentarle insieme. Tutto ciò sottolinea due aspetti: IL PASTORE, che rappresenta Dio, cerca le pecore smarrite fino a quando le trova. Il ritorno nel gregge, che è la Chiesa, è fonte di gioia non solo per il pastore ma anche per le altre pecore e quindi abbiamo: - DIMENSIONE RELAZIONALE: pastore cerca le pecore perché c’è un legame di affetto tra loro quindi l’allontanamento è una sofferenza per il pastore.

- DIMENSIONE COMUNITARIA ED ECCLESIALE del perdono e del peccato. Importante il gregge che è la Chiesa in cui possiamo seguire più facilmente il Signore perché siamo aiutati dagli altri e l’unione fa la forza. Per questo il perdersi e l’allontanarsi non sono solo una questione privata. Il pastore è andato alla ricerca della pecora e il gregge è rimasto sono ma il perdono, la gioia del perdono è di tutti i credenti. Dopo aver letto le frasi a pag. 17 fare sottolineare ai ragazzi la frase che più li ha colpiti e li ha coinvolti e far loro disegnare la pecora che torna nel gregge. Possiamo concludere l’incontro con la preghiera riportata che - è davvero importante sottolineare questa cosa - troviamo nella Santa Messa, “Confesso a Dio onnipotente….”. Se abbiamo fatto il gioco della pecorella, possiamo dire loro di portare a casa la pecorella che hanno trovato e metterla nel loro presepe. Altrimenti consegnare comunque la pecora da mettere nel presepe.

by Dossier catechista

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Drammatizzazione

I cercatori di Belina

P1 (rivolto agli altri pastori seduti in gruppo) Sono sicuro,, amici, ne ho contate novantanove.P2 Da qualche parte salterà fuori.P3 (vivacemente) Hai dimenticato di contarne una.P1 (tristemente) No, lo sento, l'ho persa!

Se desideri continuare nella lettura del racconto, gira pagina

Se desideri scaricare il file delle pecore, clicca qui

by Consuelo

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Narrazione a misura di .. bambini

Un pastore straordinario

Gesù, un giorno, parlando a dei bambini, raccontò loro una storia, a dir poco, straordinaria!!! “Un pastore aveva 100 pecore ..” “Una storia che racconta la vita di animali” - avevano pensato gli uditori presenti – “che cosa ci sarà mai di straordinario?”

“Erano la sua famiglia, le conosceva una ad una e le coccolava … proprio come un papà fa con i propri piccoli!!! Era uno spettacolo vederlo: giocava con loro correndo e rotolando sui pendii dove le portava per farle mangiare bene!! Ogni volta che si accorgeva che qualcuna di loro non era in piena forma, si dedicava anima e corpo a lei fino a quando non si fosse rimessa del tutto!!! Tutte le mattine le portava al pascolo e, arrivata la sera, le riportava all’ovile e le contava ad una ad una per essere sicuro che ci fossero tutte.

Una sera però, mentre le contava … 96, 97, 98, 99… , si accorse che ne mancava una. “Che mi sia sbagliato?” pensò tra sé. E prese a ricontarle. No, non si era sbagliato, mancava una pecora! I pastori suoi amici, che si trovavano lì con lui, cominciarono a deriderlo: “Non farne un dramma, te ne rimangono novantanove … e non sono poche!!! Una in meno, che vuoi che sia!!!” “E, poi, non vorrai mica lasciare qui le altre novantanove da sole …”

“No, no, non posso assolutamente stare senza la mia “Margy”! Lei, per me, è preziosa, così come lo sono tutte le altre sue sorelle!!! “Chissà dove sarà finita, chissà cosa le sarà capitato?”“Ma come fai a sapere che è proprio Margy quella che si è persa? Non dirci che le conosci una per una!” “Certo!!! – aveva subito ribattuto il pastore - Io conosco le mie pecore una ad una e le chiamo ciascuna per nome e ognuna di loro, sentendo la mia voce, mi segue.

Non so proprio che cosa possa esserle successo .. forse si è allontanata troppo per seguire una farfalla oppure cercando qualche fiorellino con cui giocare … ed ora non trova più la strada!!!”Il pastore era disperato, aveva il cuore in gola, che gli batteva forte forte. Lasciò le novantanove pecore nell’ovile e si mise subito in viaggio per cercare la sua Margy. Cerca cerca, finalmente la trovò: si era impigliata in un cespuglio.

Allora il pastore adagio adagio tagliò i rami spinosi, tirò fuori la pecora, se la mise in spalla e disse ripetutamente, quasi gridando dalla gioia “Ho ritrovato la mia Margy, che si era perduta!”E, tutto contento, fece ritorno verso l’ovile, dove erano ad attenderlo i suoi amici. “Eccomi di ritorno, con la mia piccola Margy”, disse ai presenti. “Sei proprio un .. pastore dalla testa dura – dissero i suoi amici - ma dal cuore tenero … verso chi si perde, è ferito, è solo, … verso chi si sente abbandonato!” “E sei anche felice!!! Lo si vede dai tuoi occhi!!!

“Eccome se sono felice – disse il pastore – perché non avrei mai potuto dimenticarmi di lei!!!” Una felicità così grande che bisogna far festa: forza, venite a casa mia che trascorreremo dei momenti indimenticabili!!” Ragazzi, avete mai conosciuto un pastore simile? Siete sicuri che un pastore agirebbe così? Gesù, dopo aver raccontato questa storia, disse: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che si era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti a cui convertirsi non serve” (Mt 18, 12 – 14)

(by Barbara e Consuelo)

Se desideri scaricare i files utili per la realizzazione del segnalibro, clicca qui sotto

ALCUNE INDICAZIONI PER CONFEZIONARE IL SEGNALIBRO CON PECORELLA. Per il segnalibro Stampare il file del salmo su cartoncino bianco o colorato. Con una plastificatrice a caldo plasticare e poi ritagliare i 5 segnalibri. Per la pecorella Servono questi materiali: - carta + plastificatrice + pistola per colla a caldo x il fissaggio - colla e cotone idrofilo Stampare le faccine delle pecorelle …. plasticare il foglio e ritagliarle. Attaccare il cotone alla faccina della pecorella, in modo da realizzare il musetto. Con la colla a caldo fissare, nella parte superiore del salmo, al centro, la faccina.

Prima di terminare l'incontro, abbiamo proposto ai ragazzi di realizzare un segnalibro, ciascuno con la propria pecorella.

Il segnalibro

by Maria Ede

Video

La pecorella smarrita ... e ritrovata

Se desideri scaricare il file predisposto per i catechisti, clicca qui

Se desideri scaricare il file predisposto per i ragazzi, clicca qui

Adorazione eucaristicaRagazzi

La pecora e il buon Pastore

Tappa 2 - Tempo 2 : Testimonianza

by Maria Ede

Abbiamo introdotto l'incontro con un primo video che abbiamo visto due volte con i bambini. Il video non ha parole, ma solo musica e sequenze di eventi, per cui dopo, abbiamo invitato i bambini a raccontarci che cosa è successo in questa storia. Abbiamo loro specificato che questa storia era stata "scritta" direttamente da Gesù e non da produttore di Shaun the Sheep, un cartone animato sulle pecore che piace tanto a loro. Abbiamo poi visto anche il video proposto dalla guida Itl perché qui notiamo la reazione di gioia che il pastore condivide con tutti i suoi amici.

Perché la pecorella si è allontanata? Come si sentiva quando è scappata? All'inizio andava tutto bene ma poi quando è diventato buio cosa è cambiato? Di che cosa aveva paura? Secondo voi poteva farcela a tornare indietro da sola? Come ha fatto il pastore ad accorgersi che mancava proprio lei? (E qui abbiamo aggiunto che, mentre le contava faceva anche tipo di appello col nome) Perché lascia le 99 e va in cerca di una sola pecora? Come si sente la pecora quando lo vede? Ed il pastore, come si sente? Cosa fanno dopo? Cosa fa il pastore? I bambini hanno notato dettagli o detto cose che noi catechiste non avremmo osato dire, per esempio "La pecora inseguiva la farfalla pensando che fosse una cosa bella e così anche il diavolo alle volte ci fa sembrare belle delle cose cattive".

La caccia alla pecorella smarrita.

"A questo punto vi faremo provare un po' quello che sentiva il pastore nel cuore quando cercava la pecorella. Nell'aula ci sono 8 percorelle come questa nascoste, cercatele e quando ne avrete trovata una sedetevi al vostro posto." Un bimbo era rimasto senza, non riusciva a trovarla. "Come ti senti? Pensi che il pastore si sia sentito triste anche lui?". Abbiamo incollato la pecorella su un cartoncino e l'abbiamo arricchita con dei batuffoli di cotone, occhietti e campanellino. Ogni bambino ha scritto il suo nome + Gesù. Abbiamo scritto la frase "Gesù è il buon Pastore perché..." e poi ognuno ha scritto il suo motivo personale sul perché. Possiamo appendere questo lavoretto in un posto in evidenza della casa o "nell'angolo della preghiera" fino al giorno della Prima Confessione.

“Questo ripescarci continuo di Dio dalla nostra miseria, dal nostro orgoglio, è proprio il volto estremo della misericordia di Dio, come il buon Pastore che attraversa mari e monti per venire a cercare la pecora smarrita che si è rovinata totalmente la vita proprio perché ha scelto di dissociare la sua libertà dal desiderio di pienezza che il suo cuore grida.”

Il volto della misericordia di Dio

Tappa 2 - Tempo 2 : Testimonianza

by Erica M.

Dopo il video e il dialogo di confronto, abbiamo mostrato ai ragazzi il cartellone con il pastore e il prato vuoto e abbiamo lanciato i bambini alla ricerca delle pecorelle smarrite. I bambini sono tornati con una pecora ciascuno. Una pecora vuota. Poi abbiamo chiesto ad ognuno di completare la sua pecora in modo che si capisse che quella pecora era proprio lui. Qualcuno ha aggiunto dettagli fisici (occhiali, trecce, calzini e maglia con il suo numero della squadra di calcio, dettagli della felpa indossata in quel momento…) oppure le sue passioni (la bicicletta, la palla, l’arcobaleno, lo studio, il formaggio…)

Svolgimento

Ecco, allora, una proposta per introdurre la parabola del Padre misericordioso oppure, se si preferisce, per "tirare le fila" a conclusione della tappa.

(by Consuelo)

Tappa 2 Tempo 3: La parabola del Padre Misericordioso Vangelo a bivi

Attraverso la lettura a bivi del brano di Vangelo della parabola del Padre misericordioso, desideriamo accompagnare i ragazzi a scoprire che Dio, nonostante i nostri tanti rifiuti, è sempre pronto a riaccoglierci come suoi figli, rivelando così il suo amore misericordioso di Padre.

Per aprireil file,clicca sul bottonequi sotto

by Giusi

Tappa 2 Tempo 3: La parabola del Padre Misericordioso

La tappa 2 è importantissima per il cammino dei ragazzi poichè scopriranno il significato del Sacramento della Prima Riconciliazione (Festa del Perdono); in particolare, proprio dalla parabola scelta, impareranno tutti i passaggi e le tappe del sacramento. Tempo 2. (pag. 18-22 sussidio Con Te!) Famosissima e bellissima questa parabola, (Lc 15,11-32) quasi nessuno tra i catechisti e gli adulti non la conosce … Abbiamo pensato di vivere questo tempo con un LABORATORIO e con la NARRAZIONE attiva da parte dei ragazzi e dei catechisti. Immaginiamo l‘incontro come l‘abbiamo vissuto in sede di sperimentazione al corso. Riuniti i ragazzi, sussidio tra le mani, la sorpresa dell’incontro sarà L’ASSAGGIO per cercare di stimolare i sensi, ed in questo caso il gusto, il tatto, l’olfatto e la vista. Come?

Data la particolarità del legume, si susciterà un curioso dibattito in quanto, anche a livello olfattivo, a priori, può provocare leggero disdegno per il caratteristico odore di formaggio. In realtà noi sappiamo che oggi questo bacello è assai prezioso per la nostra alimentazione perchè ricco di fibre, vitamine e ferro, ma ai tempi di Gesu’, veniva utilizzato per il nutrimento degli animali ed in particolare nella parabola sono citati proprio i porci.

Stimoliamo l'olfattivo

Stimoliamo la vista

La catechista, con premurosa cura, offre loro un cestino di carrube selvatiche e le fa osservare, stimolando attenzione e curiosità. Poi, il momento del vassoio con la carrube commestibile. Dopo una attenta descrizione del bacello, si procede all’assaggio individuale. (Ovviamente possibile solo dopo la verifica di possibili allergie ed in osservanza delle normative igieniche anti covid)

Stimoliamo il gusto

Chiediamo ai ragazzi di assaggiare il pezzettino di carrube e di raccontarci le loro sensazioni del gusto (in realtà sono legumi carnosi e dolciastri, ricchi di fibra, un po’ come masticare le mondelle, oggi utilizzati nelle diete prive di caffeina ed in sostituzione del cioccolato. I semi ivi contenuti vengono macinati per ottenere la preziosissima farina di carrube utilizzata in cucina per vari scopi) Lasciamo al catechista il compito di informarsi sulle proprietà del prodotto in modo che possa raccontare curiosità ai ragazzi. Lasciamo spazio alla raccolta delle osservazioni e descrizioni dell’esperienza ai ragazzi. ATTENZIONE! NON SI DEVE MAI SVELARE IL NOME del LEGUME, che ritroveranno poi nella lettura attenta della parabola. Solo così si suscitera’ attenzione e curiosita’.

Come si prosegue l’incontro? Dopo questa esperienza di assaggio, inviteremo i ragazzi ad aprire il catechismo a pag. 18- 19 osservando la bella immagine proposta, chiedendo loro di descriverla per poi passare alla lettura animata del testo del vangelo. Abbiamo scelto di leggere la parabola e di commentarla pezzo per pezzo utilizzando i commenti, le domande e le osservazioni proposte in vignetta dal testo. Ogni catechista sarà libera di “pilotare la narrazione.” Sicuramente evocherà memoria quando si arriverà al versetto che parla del cibo per porci … ECCO qui il momento di fare il collegamento con l’assaggio e di svelare il nome di ciò che hanno assaggiato oggi al catechismo!!! Fare capire che hanno assaggiato per davvero il legume del figlio minore!!! Mamma mia!! hanno assaporato anche loro e provato la sensazione e la tristezza del figlio che è stato costretto a nutrirsi del cibo dei porci!!

Qui parte il confronto e dialogo per fare capire che quel ragazzo, per aver compiuto un tale gesto (mangiare cibo dei porci) doveva trovarsi in condizioni davvero tristissime per non dire miserabili! Si può dire che con quell’assaggio abbia TOCCATO IL FONDO, sia sceso davvero così in basso nel gradino della sua vita e abbia sperimentato davvero la disperazione, la solitudine, l’abbandono … Però da quell’assaggio, pessimo assaggio, capisce qualcosa della vita, la sua vita che decide di riprendere in mano e per prima cosa pensa di potersi salvare ancora perchè aveva capito che aveva sbagliato. Scatta in lui l’esame di coscienza che lo fa pentire. Pensa subito alla soluzione, alle parole da dire al padre per poter RITORNARE da LUI …

Eccoci tutti DENTRO questa parabola !!

Toccato il fondo, quando si ritrova a pascolare i porci si avvia per lui il PROCESSO DI SALVEZZA : con l’assaggio di questa grama vita, rientra in se stesso, si ricorda di suo Padre, prova INDEGNITA’ eppure OSA IMMAGINARE di poter ricevere dal padre il cibo per sopravvivere ed un lavoro dignitoso. Si PREPARA quindi all’ incontro con Lui pensando alle parole da dirgli (Padre ho peccato verso il Cielo e davanti a te….) Per il padre, tutto passa in secondo piano rispetto alla gioia di averlo ritrovato Vivo e non disperso, di poterlo riabbracciare (perdonare) - vedi esperienza dell’abbraccio. Fare notare l'immagine del testo (colori, oggetti ecc..) del padre che, da seduto, si alza di scatto dalla sedia, sorride, sembra quasi che dica: “Lo sapevo!!” è felicissimo, non aspetta e gli corre subito incontro. (Vedremo dopo che lo abbraccia e in quell’abbraccio c’è tutto il suo perdono)

La vicenda del figlio maggiore (qui non contemplato) mostra come la misericordia non sia l’atteggiamento più spontaneo dell’uomo e che SI DIVENTA MISERICORDIOSI se si ENTRA IN COMUNIONE con DIO. Dopo il commento libero della parabola, è importante proporre ai ragazzi degli esempi sul loro vissuto con cui spiegare quando è capitato loro di vivere questa parabola.

LA FIGURA DEL PADRE RAPPRESENTA DIO, NOSTRO PADRE , IL PADRE DI TUTTI NOI CHE CI PERDONA PROPRIO COME HA FATTO IL PADRE DELLA PARABOLA.

Esempio vissuto 1 Per esempio raccontare esperienza di compagni che, durante oratorio estivo, hanno voluto abbandonare la loro squadra perche’ non piacevano i compagni o si stufavano di pregare e di giocare a quei “giochi stupidi” e quindi si erano lamentati con la mamma perche’ volevano cambiare e volevano andarsene e cercare qualcosa di meglio. Dopo aver provato ad inserirsi presso altre realta’ e squadre, nasce il suo pentimento perche’ capisce il valore dell’amicizia e dei compagni che avevano lasciato e che, insieme agli animatori ed al seminarista, volevano loro bene. Per cui, ecco il pentimento ed il ritorno in oratorio..

Esempio vissuto 2Una situazione analoga capita a Dasy che non vuole più andare a scuola perché pensa che la maestra ce l’abbia con lei e quindi decide di fare finta di stare male ingannando anche la mamma che la tiene a casa. Avrete già capito che la lontananza crea in lei un vuoto incolmabile ed insostituibile e capisce di avere esagerato con i giudizi. Si accorge che si era isolata da tutti perchè era insoddisfatta di se stessa e se la prendeva con il mondo intero. Capisce di aver esagerato e che in fondo avrebbe potuto rimediare a quel voto scomodo ed ingiusto per lei. Ritorna a scuola e si scusa con la sua maestra e le dice che in quei giorni si era sentita tanto triste e sola.

La conclusione dell’incontro (pag. 21) è molto importante: la catechista dovrà prevedere un momento di silenzio per meditare e fare proprie le riflessioni fatte durante l'incontro. Si chiede ai ragazzi, infine, di rientrare in se stessi, come ha fatto il figlio minore, e di scrivere la propria preghiera pensando a situazioni simili che sono capitate. Signore, ti ringrazio … Signore, ti chiedo perdono…. Signore, ti prometto… Signore, ti prego… Allegati: Doc. fotografica

Le carrube

Se la drammatizzazione viene fatta online, per scaricare gli oggetti clicca qui

by Cnsuelo

Se desideri scaricare il testo completo della drammatizzazione, clicca qui

Drammatizzazione

Il Padre misericordioso

PERSONAGGI Giuseppe: Il Padre Ramon: il figlio prodigo Gionata: il figlio maggiore. Ester: prima donna Dina: seconda donna Giuda: usuraio, proprietario dell’albergo Daniel: un servo fidato

Se desideri scaricare il testo completo del gioco, clicca qui

Gioco a stands

Il Padre misericordioso

La parabola del Padre misericordioso può essere narrata anche ... attraverso il gioco!! Narrando, è necessario includere quegli spunti e quelle riflessioni, che aiutano a riconoscere Dio come un papà buono, che pensa a tutti, che ama tutti, perché tutti siamo figli suoi. E se siamo tutti suoi figli, siamo fratelli e sorelle fra noi, che devono amarsi perché, ci dice Gesù, se amiamo i nostri fratelli, amiamo anche il Padre dei cieli. Ma quali sono i gesti, che esprimono amore, che possiamo scegliere di compiere, di vivere, facendoli diventare nostri e facendoli diventare”uno stile di vita”?

Se desideri scaricare la slide del Vangelo a bivi, clicca qui

Se desideri scaricare il power point del Vangelo a bivi, clicca qui

Vangelo a bivi

Il Padre misericordioso

La parabola del Padre misericordioso può essere narrata anche ... attraverso la NARRAZIONE del VANGELO A BIVI.Si ripercorre insieme ai ragazzi il racconto della parabola del Padre misericordioso, concentrando l’attenzione su alcune decisioni sorprendenti che il Padre prende nel corso della storia: i ragazzi, così facendo sono aiuatati a comprendere che le decisioni prese non sono scontate o di comodo, ma vanno nella direzione della misericordia senza condizioni e senza limiti, che è alla base del PERDONO.

Se desideri scaricare la presentazione del dipinto di Rembrandt, descritto e commentato da Suor Paola - Villa Immacolata Teolo Padova - clicca qui

Se desideri scaricare la scheda predisposta dalla Diocesi, clicca qui

ARTE

Se desideri scaricare il power point del dipinto di Rembrandt - con i suoi particolari - clicca qui

Catechesi ed arte

Il ritorno del figliol prodigo

La parabola del Padre misericordioso può essere narrata anche attraverso ... l'

by Elvira

Tappa 2 Tempi 4 e 6: L'abbraccio del Padre

Il bambino, proprio a questa età, comincia a comprendere le gioie della vita. Non esiste gioia piu’ bella dell’essere accettato. Qual e’ il gesto che rende l’uomo sicuro, felice, gioioso? L’ABBRACCIO. Il peccato, quindi la mancanza di bene, genera sensi di colpa. La mancanza di bene conduce al rifiuto da parte delle persone piu’ care. Domanda: puo’ una mamma dimenticarsi del suo bambino? MAI E POI MAI. Pensate a DIO PADRE allora …Come spiegare ai nostri bambini che chi si allontana dal Padre Buono non e’ da lui dimenticato, ma cercato e quando ritorniamo a Lui, perche’ pentiti e desideriamo tornare da Lui …. ecco che Lui allarga le braccia e ci stringe a sè come se fossimo uniti in Lui.

L’ABBRACCIO ci rende UNITI, UNA SOLA COSA. Si possono presentare ai ragazzi vari esempi di abbracci: a pagina 22 del sussidio abbiamo un abbraccio tra madre e figlio, un abbraccio tra due amici che giocano a pallone, un abbraccio tra due parenti che si ritrovano dopo tanti anni. Oggi non ci possiamo abbracciare, e’ vero, perche’ impossibilitati fisicamente. Proviamo a guardare negli occhi una persona con amore e ditemi se dentro non c’e’ anche un abbraccio virtuale. Due innamorati con gli occhi si cercano e si vogliono bene. Mamma e papa’ si comprendono a vicenda quando si vogliono bene, anche con lo sguardo. Questi sono esempi di abbracci. Questi sono abbracci di Dio Padre.Tornando all' abbraccio di Dio Padre, possiamo spiegare ai ragazzi che nel momento in cui mi rendo conto dell’errore commesso, DIO PADRE mi aspetta per donarmi il suo perdono, nel momento in cui sono davanti a Lui nel confessionale e’ pronto ad ABBRACCIARMI.

Possibili laboratori da proporre

1. Ingrandire il quadro di Rembrandt a pag. 23, e fare in modo che, con le loro parole, i ragazzi possano descrivere l’abbraccio e le figure presenti nel quadro (vd. il power point CATECHESI ED ARTE - a pag. 48 della presente slide)2. Fare un gioco con dei cartoncini rettangolari e colorati e far scrivere dai ragazzi su ognuno le cose che fanno e che non sono belle, non sono giuste. Invitarli poi a parlare e spiegare perche’ secondo loro alcune azioni sono sbagliate. 3. altro laboratorio da proporre potrebbe essere tornare a casa e abbracciare mamma e papa’ e chiedere scusa per le cose commesse durante il giorno e poi chiedere ai genitori se questo e’ avvenuto.

Con i genitori ....

Non fermiamoci solo con i ragazzi, ma dedichiamo anche del tempo ai loro genitori. Facciamo fare ai genitori il gioco dell’abbraccio. Utilizziamo anche i social, wapp: cari genitori stiamo proponendo ai vostri figli il perdono; abbiamo bisogno di te, caro papa’ e di te, cara mamma, come? Stasera fermati un attimo col tuo bambino e chiedigli com’e’ andata la giornata e se ha sbagliato qualcosa, spiegagli che ci sono cose che non si possono fare, altre che bisogna fare per fare il bene, parole che non di possono dire, altre che dobbiamo dire, ... E' vero, figlio mio, hai sbagliato ma io ti voglio lo stesso tanto bene e ti abbraccio. Spieghiamo ai genitori che l’abbraccio e’ la conclusione, la parte finale del nostro perdono.

by Elena e Valentina

Un grande abbraccio

Tappa 2 - Tempo 5 : Il sacramento della Riconciliazione

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Ora, è tempo di presentare lo svolgimento del sacramento della riconciliazione nel suo intero processo e così rispondere alle domande: “Che cosa dobbiamo fare e che cosa accade quando ci accostiamo al sacramento della riconciliazione? Il punto di partenza è certamente il riconoscimento del peccato attraverso l’esame di coscienza; a seguire, si mostreranno ai ragazzi gli atti che saranno chiamati a vivere durante la celebrazione, per poi arrivare a ciò che ne consegue: la vita rinnovata per produrre frutti di conversione.

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Accompagniamo i ragazzi a scoprire i tre passi da compiere per vivere la riconciliazione. Il sussidio, attraverso i disegni e le brevi descrizioni, può diventare un utile supporto per rendere più efficace il discorso che avrà, in questo Tempo, soprattutto il registro dell’approfondimento e della spiegazione.

La rosa dei venti

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Mostriamo loro il primo passo da compiere: riconoscere il peccato attraverso l’esame di coscienza. Per spiegare in che cosa consista quest’ultima attività, egli mostrerà un’immagine della rosa dei venti, rappresentazione che i ragazzi conoscono molto bene.“La rosa dei venti, insieme alla bussola, serve per orientarsi quando si vuole esplorare un territorio. Noi oggi la utilizzeremo come un simbolo. Quando vogliamo esplorare il paesaggio della nostra vita per capire in quale direzione stiamo andando, quando cerchiamo di cogliere che cosa muove il nostro agire (i venti), quando desideriamo comprendere se le nostre azioni sono buone o cattive e quindi se abbiamo fatto del bene o commesso dei peccati, abbiamo bisogno di confrontarci e quindi di avere a disposizione dei punti di riferimento. Questa rosa dei venti “speciale” è per noi questo riferimento: i suoi punti cardinali ci aiutano a muoverci all’interno della nostra vita e della nostra coscienza. Proviamo ad osservarla”. Il catechista guarda con i ragazzi la p. 26 del sussidio, sulla quale sono espressi i rapporti fondamentali che costituiscono la vita di ognuno di noi: la relazione con Dio, con se stessi, con gli altri e con il mondo.

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

“L’esame di coscienza è un dialogo con Gesù in cui capisco quando sono stato simile a lui e quando invece no. Il peccato, infatti, è quando non assomiglio a Gesù, quando mi allontano da lui. Non basta confrontarsi con quello che fanno gli altri, ma con ciò che dice e fa il Signore”.

Ogni volta in cui ci accorgiamo di esserci allontanati da Gesù e riconosciamo che abbiamo peccato contro di lui, la Chiesa ci fa un regalo: il sacramento della confessione. Noi andiamo a confessarci portando tutta la nostra vita e il nostro mondo; anche il nostro corpo è completamente coinvolto in questo specialissimo incontro con Gesù: - usiamo i piedi per andare a confessarci e le ginocchia per “farci piccoli” davanti a Dio; - usiamo le mani con le quali tracciamo il segno della croce; - usiamo la mente per ripensare alla vita e ai nostri peccati e il cuore per pentirci del male commesso; - usiamo la bocca per raccontare le cose belle che Dio ha fatto per noi e i nostri peccati, ma anche per dire il nostro pentimento nella preghiera.

Secondo passo: celebro il sacramento della riconciliazione

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Nel sussidio a p. 27 è raffigurato un ragazzo con indicate le parti del corpo coinvolte durante la celebrazione. Sempre alla p 27 vengono descritti gli atti del penitente, cioè ciò che occorre compiere per partecipare attivamente al sacramento. La sequenza degli atti non è nuova per i ragazzi, perché è già stata utilizzata più volte nella preghiera personale e di gruppo e introdotta nella forma penitenziale nel Tempo 3.

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Se desideri scaricare la scheda predisposta dalla Diocesi, clicca qui

Il terzo passo va semplicemente accennato, perché verrà sviluppato nel Tempo 7. Per ora è importante ribadire che il perdono genera in noi una vita nuova e ci rimette in cammino sulla via dei figli di Dio. Per questo dal sacramento nasce l’impegno a vivere la penitenza, accolta durante la celebrazione, e il proposito, cioè l’impegno di vita che è stato indicato dal sacerdote o che il penitente stesso ha scelto.

Terzo passo: vivo una vita nuova

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Nella pagina successiva si accenna al gesto dell’imposizione delle mani e si riportano le parole dell’assoluzione che il sacerdote pronuncerà: Dio attraverso la Chiesa dona il perdono ai suoi figli e li stringe a sé con l’abbraccio della riconciliazione. A p. 28 il disegno di Gesù che abbraccia un ragazzo richiama tutto il discorso già fatto attorno all’abbraccio del perdono.

Cosa vogliamo vivere

Dopo una ripresa sintetica del processo della riconciliazione, attraverso le immagini già utilizzate nella Tappa 2, desideriamo che ciascun ragazzo rilegga l’esperienza compiuta. Inoltre, occorre offrire qualche indicazione pratica sulle modalità con cui vivere la confessione sacramentale dopo la prima.Dopo aver vissuto l’esperienza del perdono attraverso il sacramento della riconciliazione, è necessario riprendere quanto vissuto in Tappa 2, a partire dal punto di vista nuovo di chi ha già sperimentato l’abbraccio del perdono. Invitiamo i ragazzi ad osservare ancora le tre immagini del sussidio che hanno caratterizzato la Tappa. Ora esse raccontano, non solo l’esperienza del figlio minore e del padre, ma anche ciò che i ragazzi stessi hanno vissuto. È così possibile offrire uno sguardo sintetico del percorso compiuto.

Tappa 2 - Tempo 6 : Il vestito più bello

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

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Si domanda quindi ai ragazzi di ripensare personalmente alla propria prima confessione a partire dalle indicazioni offerte nel sussidio a p. 29: - Ho vissuto la mia prima confessione il giorno … - Di quel giorno mi ricordo in particolare … - Quando ho ricevuto il perdono ho provato … - Ora mi sorge una domanda … (specificare che le domande devono essere inerenti la confessione) S’invitano i ragazzi a rimanere in silenzio mentre completano le frasi. La stessa attività verrà proposta ai catecumeni eventualmente presenti nel gruppo; essi però partiranno nella riflessione dall’esperienza dell’unzione catecumenale. Quando tutti avranno terminato di scrivere, se lo desiderano, potranno condividere con gli amici la loro esperienza.

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Libretto per il Ritiro

Pomeriggio prolungato in vista della celebrazione della Festa del Perdono

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

by gruppo catechisti "Cuoricino" - Cardano al campo

Domenica 30 ottobre abbiamo vissuto la “DOMENICA INSIEME” improntata sul brano di Luca 15, “Il Padre misericordioso” in preparazione alla festa della 1 RICONCILIAZIONE nel cammino di catechesi del 3° anno Ci siamo posti questa domanda: “Come far vivere ai ragazzi l’esperienza del figlio minore per interiorizzare maggiormente il brano di Vangelo?” La parabola del Padre misericordioso può essere narrata anche attraverso il gioco! Narrando, è necessario includere quegli spunti e quelle riflessioni, che aiutano a riconoscere Dio come un papà buono, che pensa a tutti, che ama tutti, perché tutti siamo figli suoi. E se siamo tutti suoi figli, siamo fratelli e sorelle fra noi, che devono amarsi perché, ci dice Gesù, se amiamo i nostri fratelli, amiamo anche il Padre dei cieli. Ma quali sono i gesti, che esprimono amore, che possiamo scegliere di compiere, di vivere, facendoli diventare nostri e facendoli diventare ”uno stile di vita”?

Ritiro in vista della celebrazione della Festa del Perdono

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Tra il materiale presente nel sito abbiamo modificato un gioco esistente “LA PARABOLA DEL PADRE MISERICORDIOSO” e l’abbiamo adattato alle nostre esigenze per il luogo dove si sarebbe svolto, per il numero dei ragazzi impegnati, e per il tempo da dedicare al gioco. Abbiamo chiesto la collaborazione degli adolescenti per ciò che riguarda le diverse tappe e soprattutto per le azioni che avrebbero dovuto fare. Al momento dell’accoglienza dei ragazzi/e e dei familiari ogni ragazzo pescava dentro una scatola un gettone di colore diverso. Questo sarebbe servito per formare le squadre. Quindi ci siamo recati in chiesa per la celebrazione Eucaristica e poi abbiamo dato il via al gioco. Raggruppando le squadre in base al gettone colorato viene data la spiegazione del gioco al quale tutti devono partecipare…. Terminato il gioco abbiamo condiviso ciò che ciascuno ha portato (torte rustiche, polpette, verdura grigliata, torte…) mentre una ricca pastasciutta è stata offerta dalla Comunità. Poi abbiamo giocato nel cortile dell’oratorio e infine ci siamo trovati per riprendere quanto avevamo fatto in mattinata attraverso la tecnica del brainstorming. Poi una buona merenda, una preghiera conclusiva e poi tutti a casa felici di aver trascorso una giornata davvero importante e indimenticabile

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Se desideri saperne di più, clicca sul bottone qui accanto

Ambientazione Raggruppando le squadre in base al gettone colorato abbiamo raccontato una vicenda simile a quella del Vangelo: .. due fratelli che, come quasi tutti i fratelli hanno sempre qualche cosa da rinfacciarsi o motivi, per lo più inesistenti, per non andare d'accordo, vivono in una grande Azienda diretta dal loro padre imprenditore. Uno dei due decide che la pur bella e sicura vita che fa non è più per lui ... vuole GESTIRSI da solo. Chiede al padre di dargli il corrispettivo in denaro di quella che sarebbe stata la sua eredità e ..... parte..... Vengono nominati un “caposquadra e un tesoriere”. A quest’ultimo vengono consegnati i 10 scudi (gettoni da 100 scudi cadauno) e relativa mappa indicante il percorso da seguire da ogni squadra. Ogni squadra parte a distanza di 2/3 minuti dall’altra, permettendo così di fare il gioco nella rispettiva tappa alla squadra che l’ha preceduta.

Struttura del gioco

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Si consiglia di prender visione delle schede predisposte dalla Diocesi e presentate ai corsi di formazione base - comprendere e costruire una celebrazione - cliccando sui seguenti bottoni

Celebriamo il sacramento della Riconciliazione : Tappa 2 - tempo 5

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Ogni volta in cui ci accorgiamo di esserci allontanati da Gesù e riconosciamo che abbiamo peccato contro di lui, la Chiesa ci fa un regalo: il sacramento della confessione. Noi andiamo a confessarci portando tutta la nostra vita e il nostro mondo; anche il nostro corpo è completamente coinvolto in questo specialissimo incontro con Gesù: - usiamo i piedi per andare a confessarci e le ginocchia per “farci piccoli” davanti a Dio; - usiamo le mani con le quali tracciamo il segno della croce; - usiamo la mente per ripensare alla vita e ai nostri peccati e il cuore per pentirci del male commesso; - usiamo la bocca per raccontare le cose belle che Dio ha fatto per noi e i nostri peccati, ma anche per dire il nostro pentimento nella preghiera.

Rosa dei venti vuoto

Rosa dei venti per ragazzi DSA o con altre difficoltà di apprendimento

Rito della Riconciliazione

Invito

Prima Riconciliazionecon dialogo con Catecumeno

Rosa dei venti

Prima RiconciliazioneRinnovo delle Promesse battesimali

Libretto per la celebrazione del sacramento della Riconciliazione

Celebriamo il sacramento della Riconciliazione

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Rosa dei venti vuota

Rosa dei venti anche per bambini/ragazzi DSA o con altre difficoltà di apprendimento

Rosa dei venti con domande di riflessione

Rosa dei venti

Rosa dei venti per l'esame di coscienza

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Ecco il "segno" donato ai ragazzi in occasione della celebrazione della festa del perdono

Per scaricare il file della preghiera, clicca qui

Il "Segno" del perdono ricevuto

Gesù, l’amicizia con Te è un legame fortissimo: è come un filo che ci lega a Te. Solo il peccato può spezzare questo filo e farci allontanare da Te. Tutte le volte che ci doni il Tuo perdono, però, Tu riannodi il filo, così la distanza che ci separa da Te diventa sempre più brevee l’amicizia diventa sempre più forte!!

Incontro con i Genitori - Testimonianza

Domenica scorsa, dopo la S. Messa, abbiamo incontrato i genitori dei nostri bambini per la prima volta. Noi siamo un piccolo gruppo ed essendoci poche persone, il dialogo è stato molto più libero e spontaneo. Era presente anche un nonno che si prende cura dei nipoti essendo i genitori impegnati h 12/24 per il lavoro. Prima del Covid, abbiamo incontrato i genitori una volta sola e poi, purtroppo, durante il lock down, non abbiamo più avuto la possibilità di rivivere questa esperienza, salvo mantenere il filo della comunicazione nel gruppo whatsapp creato ad hoc. Ci siamo seduti attorno ai tavolini e noi catechiste ci siamo presentate, per modo di dire, perché in realtà, abbiamo specificato, siamo noi che vogliamo conoscere un po' di più voi. Abbiamo quindi fatto un giro dei nomi.

Essendo l'incontro antecedente alla Prima Confessione, abbiamo ricordato la data e il cammino fatto. Abbiamo chiesto riscontro dei possibili report che i figli possano fare a casa su ogni incontro: c'è chi non dice nulla e chi racconta tutto. Abbiamo ricordato che il punto di partenza è stato il Battesimo di Gesù e che noi lo abbiamo rivissuto nel loro Battesimo (avevamo fatto un bel video con tutte le foto dei bimbi, i loro genitori, la data del loro battesimo e loro erano stati così entusiasti di avere questo punto in comune con Gesù) Riassumendo la tappa 1 del libro del 3 anno abbiamo specificato che l'insegnamento attuale della catechesi prevede un approccio nuovo, diverso da quello che noi adulti ricordiamo aver ricevuto da piccoli. Il peccato è un mancanza d'amore verso il prossimo e verso Dio, e ferisce proprio la relazione di amicizia ed amore che c'è tra la persona e Dio, e tra le persone stesse. Solo l'amore può guarire queste ferite: i bambini sanno che, come nel Battesimo, anche nella Confessione è lo stesso amore di Gesù che ci purifica, ci abbraccia e ci dà la forza e il coraggio di ricominciare sempre meglio.

La "penitenza" come la ricordiamo è sostituita ad un invito alla preghiera (dialogo nel cuore con Gesù, sia spontaneo che attraverso le preghiere che abbiamo vissuto l'anno scorso), il digiuno visto non come digiuno dal cibo quanto dal fare azioni che possano far soffrire il prossimo o dispiacere a Dio, e l'elemosina, vista non come la monetina ma come il dono più prezioso che possiamo fare a Dio e al prossimo, cioè il dono del nostro stesso amore attraverso tanti piccoli gesti quotidiani. * Per far comprendere loro come si svolgono gli incontri abbiamo fatto insieme un laboratorio, partendo dalla parabola della Pecorella smarrita, che avremmo poi incontrato con i figli la volta successiva. Qui le reazioni ci sono piaciute: "Chi, noi?" "Ma cosa dobbiamo fare ora?" "Niente di difficile perché qui non c'è pericolo di sbagliare, anzi, tutto quello che verrà fuori sarà giusto" * Abbiamo distribuito tante strisce di carta con su stampate frasi del Vangelo, ma anche dell'Antico Testamento riguardante la figura di Dio buon Pastore. Ne hanno pescate 3/4 a loro piacimento, e con queste hanno provato a formare un pensiero di senso compiuto.

Abbiamo detto loro che Dio ci parla attraverso la sua Parola, e che pertanto ora loro potevano dirci che cosa avevano scoperto di Gesù attraverso queste parole. In base alla "scoperta" o considerazione fatta su Gesù, questa avrebbe dovuto portare ad un cambiamento di qualche nostra abitudine nei suoi confronti. Il cambiamento che vorremmo fare lo hanno scritto in un bigliettino con il disegno del Buon Pastore. Questo sarebbe l'impegno preso per i loro figli per sostenerli fino al giorno della Prima Confessione: l'impegno è segreto. *Abbiamo iniziato a turno a parlare quindi di ciò che avevano scoperto di Gesù in quella Parola per loro. Da qui si è sbloccato qualcosa e tutti hanno dato la testimonianza di Gesù e di come è intervenuto nelle loro vite. Due mamme si sono commosse e facevano fatica al trattenere le lacrime.

L'incontro è stato molto edificante perché queste testimonianze hanno rafforzato la fede di chi ascoltava (la nostra inclusa) e aumentato il rispetto e la delicatezza con cui bisogna accostarsi a tutte le famiglie. * Abbiamo concluso con l'invito alla preghiera, specialmente all'incontro con Gesù nella Messa, ed in particolare ad un rituale che si potesse rivivere in famiglia. Noi abbiamo proposto la corona dell'Avvento come appuntamento settimanale di preghiera insieme, con l'accensione delle candele fino a Natale. Noi crediamo che l'incontro sia andato bene ed abbia preso una piega inaspettata grazie alla presenza dello Spirito Santo stesso che ci ha guidati.

Memory

Metti ordine ..

Scopri chi sono

Abbina le parole

Parole incatenate

Acronimi

Cruciverba

Labirinto

Puzzle

per stare insieme in famiglia e divertirsi un po' ...

Giochi e attività

by Consuelo

Il labirinto

by Consuelo

Il Puzzle

by Consuelo

Il Cruciverba

by Consuelo

Parole incatenate

by Consuelo

Battaglia navale del Padre misericordioso

by Consuelo

Gli Acronimi

L'acronimo è un nome formato unendo le lettere o sillabe iniziali di più parole, come molti nomi di enti, società, organizzazioni, ditte, prodotti commerciali (ASL, CGIL, FIAT, ecc.).Vorremmo proporVi di fare un gioco, utilizzando la modalità dell'acronimo!! Cosa ne dite?Ecco come fare: Vi consegneremo la/le "parola/e chiave" della tappa che stiamo vivendo e Voi, per ogni lettera dovrete provare a scrivere una parola che abbia come lettera iniziale quella su cui scriverete la parola scelta e che esprimano qualche cosa riguardo alla storia narrata o al brano di Vangelo a cui si riferisce la parola chiave.

Ecco un esempio: La parola "PAROLA" è contenuta nel brano di Vangelo della chiamata di Pietro ("sulla Tua parola getterò le reti"). Scrivete una parola per ogni lettera che abbia ache fare con il brano di Vangelo della chiamata di Pietro ...P PIETROA ABBANDONARE R RETIO OGNI COSAL LASCIAREA ANDAREOra, provate a comporre una frase che esprima il messaggio relativo al brano di Vangelo: PIETRO E I SUOI COMPAGNI ABBANDONARONO LE RETI, LASCIARONO OGNI COSA E ANDARONO DIETRO A GESU'. Cosa ne dite di provare, magari insieme a Mamma e Papà? Cliccate qui

Abbina le parole

Metti ordine ...

I "gesti" della Riconciliazione(by Elena e Valentina)

Memory

by Consuelo e Massimo

Come poter aiutare i bambini ed i ragazzi ad "immedesimarsi" sempre più nei personaggi che hanno incontrato o incontrano durante il loro cammino di catechesi? Come entusiasmarli ad approfondire il rapporto che esisteva fra i discepoli ed il Maestro? Come accompagnarli a scoprire che Gesù desidera realmente far parte della loro vita, così come ne è stato parte di quella dei suoi discepoli? Ecco un "gioco" che potrebbe fare al "caso nostro"!!! Un gioco divertente che si può proporre durante un incontro di catechismo o che, se si preferisce, si può affidare alle famiglie o che può diventare un "torneo" da proporre e giocare in oratorio!!! I bambini ed i ragazzi potranno assaporare la bellezza di "stare" insieme a Gesù giocando e divertendosi!!! Le "regole" del gioco sono all'interno di ogni slide. Potrete sbizzarrirVi nell'applicarle, modificandole/integrandole/ampliandole come meglio credete!!! Potrete giocare sin dall'inizio dell'anno: così facendo i bambini/ragazzi (e i genitori insieme a loro) cominceranno a conoscere i personaggi che incontreranno durante il cammino. Se utilizzerete questo gioco al termine dell'anno di catechesi, potrete "verificare" il cammino fatto da ogni bambino!! Potrete anche utilizzarlo per il dialogo di fine anno!!!

Un gioco divertente per conoscere ancora meglio Gesù e i suoi amici ...

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