Want to make creations as awesome as this one?

Accompagnamento dei genitori

Transcript

Accompagnamento dei genitori

Con Te ! Amici

Tappa 1Rigenerati dal Battesimo

Indice

1. Lettera aperta a Mamma e Papà2. Il Battesimo di Gesù 3. Il Battesimo di Gesù - narrazione4. Il Battesimo di Gesù - videodrammatizzazione5. Vivere da figli - pagine 8 e 9 del sussidio6. La lotta contro il male 7. Tante strade, una sola da percorrere

8. La lotta contro il male - Battaglia finale contro Scar9. Preghiera, digiuno ed elemosina: gesti obbligati o "autentici"10. Gesù in fila con i peccatori - video12. Giochi13. Gino il birichino - testo e illustrazioni di Nonno Giovanni

Lettera aperta ... a Mamma e Papà

Gesù potrà entrare nella loro vita solo se saranno spinti dal ... "DESIDERIO" di stare insieme a Lui, lasciandosi "STUPIRE" da Lui a tal punto da ... "SCEGLIERE" di essere Suoi amici, vivendo come Lui!!!

Carissimi Mamma e Papà!! eccoci, dopo la sosta delle vacanze estive, nuovamente insieme per iniziare un nuovo anno catechistico, durante il quale i Vostri ragazzi incontreranno, in modo del tutto speciale, Gesù nei sacramenti della Riconciliazione e dell'Eucarestia. Sia Voi che noi siamo chiamati ad accompagnarli lungo la via che li porterà a scoprire che Gesù li vuole suoi AMICI, perchè desidera condividere con loro ciò che ha di più prezioso, l'AMORE!!! Ma, come accompagnarli a questi appuntamenti, come guidarli lungo il cammino, come far sì che, ciò che ascolteranno, possa diventare parte integrante della loro vita, come stare accanto a loro, facendo far loro esperienza quotidiana di questo amore infinito? Come far entrare realmente Gesù nella loro vita?

Ed allora, eccoci a Voi per rinnovarVi l'invito a "CAMMINARE INSIEME", ad essere COLLABORATORI DI DIO nella realizzazione del PROGETTO che Lui ha su ciascuno dei Vostri ragazzi, così che la loro vita possa davvero essere un CAPOLAVORO!!!

Solo camminando Voi e noi "insieme", potremo far loro gustare la bellezza dell'amicizia con Gesù e potremo testimoniare loro la gioia che accompagna la vita di tutti i Suoi amici.

Se i ragazzi faranno le cose, che saranno loro affidate, per "obbligo", nulla rimarrà nei loro cuori e, non appena sarà loro possibile, si svincoleranno da questa relazione così "noiosa" (e già, perchè l'obbligo per lo più genera noia), ma che, in realtà, è molto preziosa!!! Se invece, "stupiti" dalla BELLEZZA di quanto ascolteranno, apriranno i loro cuori al "DESIDERIO" DI INCONTRARE GESU', di STARE INSIEME A LUI, allora l'amore sarà il criterio con cui sceglieranno di vivere ogni gesto della loro giornata e .. la loro vita sarà inondata di LUCE!!!Ma, perchè ciò succeda, non è sufficiente che essi ascoltino ciò che noi annunceremo loro, ma dovranno farne esperienza ogni giorno, guidati ed aiutati da chi li ama, cioè da VOI!!!

Buon cammino!!!Con grande, grandissimo affettoLe catechiste

Istruzioni per l'uso

Se sfogliate il catechismo dei Vostri ragazzi, Vi accorgerete che è suddiviso in CINQUE TAPPE. In ciascuna di esse si approfondisce un ambito del cammino di fede che compiremo insieme - Voi, loro e noi - per approfondire la conoscenza di questo Dio che desidera davvero far parte della nostra vita. Per ogni tappa, prepareremo una slide come questa - cioè un libro digitale, in cui potrete trovare i passi che compiamo con i Vostri ragazzi durante gli incontri di catechesi, - che potrete utilizzare per vivere o rivivere in famiglia quanto annunciato durante gli incontri e che diventeranno occasioni per riflettere insieme, in famiglia.Sono proposti anche alcuni giochi, per stare insieme e divertirsi un po' ... ma che sono anche spunti per verificare se davvero nella loro e Vostra vita c'è spazio per Gesù!!!

Il Battesimo di Gesù

Partendo dalla bella immagine di pag. 4/5 del sussidio, si è proposto il racconto o la narrazione del Battesimo di Gesù, per poi addentrarsi nel significato del gesto che compie Giovanni Battista. Gesù, figlio di Dio, si mette in fila con noi, come un peccatore … cioè vuole essere come noi: non il più grande, ma il più piccolo, e si lava nell’acqua del fiume Giordano non certamente per liberarsi dal peccato, che Lui non ha, ma solo per mostrare la MISERICORDIA del Padre, che manda il Suo Figlio fra gli umili ed i peccatori, per comunicare che Lui è un Dio che condivide in tutto la nostra vita. N. B.: Per narrare o rinarrare il Battesimo di Gesù in famiglia, potete scegliere la modalità che preferite fra quelle proposte nelle pagine seguenti.

N. B.: Se si desidera scaricare il testo del racconto, a pagina 8 di questa slide è inserito un "bottone interattivo" che consente di scaricare il file.

Narrazione a misura di .. bambini

Il Battesimo di Gesù

Quel giorno, al fiume Giordano, si era radunata un sacco di gente, richiamata dal desiderio di cambiare vita, di trovare quella felicità che mai avevano conosciuto e Giovanni Battista, di cui tutti avevano sentito parlare, sembrava proprio essere fatto apposta!!! ....

Quel Giovanni era il figlio di Zaccaria ed Elisabetta e viveva in modo semplice. Indossava vestiti fatti di pelo di cammello e mangiava locuste e miele selvatico. Era diventato un profeta ed insegnava al popolo che stava per arrivare il Messia. Ma invece di insegnare nelle sinagoghe o nelle città, Giovanni predicava nel deserto e diceva che, per piacere a Dio, bisognava smettere di fare cose sbagliate. Un profeta così fatto piaceva alle persone o, forse meglio, le incuriosiva. Perfino gli orgogliosi farisei e sadducei andavano a vederlo, e Giovanni diceva loro: “Dovete pentirvi e cambiare il vostro comportamento. Non pensate di essere speciali solo perché dite di essere figli di Abramo. Questo non significa che siete figli di Dio”. Altri andavano da Giovanni e gli chiedevano: “Cosa dobbiamo fare per piacere a Dio?” Giovanni diceva loro: “Se avete due vestiti, datene uno a chi ne ha bisogno”. Agli esattori delle tasse diceva: “Siate onesti e non imbrogliate nessuno”, e ai soldati diceva: “Non fatevi corrompere con i soldi e non dite bugie”. Anche i sacerdoti e i leviti andavano da Giovanni e gli chiedevano: “Chi sei? Tutti vogliono saperlo”. E Giovanni rispondeva: “Sono una voce nel deserto e aiuto le persone ad avvicinarsi a Dio”. Le cose che diceva, quindi, non erano così comode, ma, nonostante ciò, molte persone, provenienti da Gerusalemme e da tutta la Giudea, lo seguivano e, dopo averlo ascoltato, si pentivano dei loro peccati e si facevano battezzare al fiume Giordano.

Vedendolo vivere e predicare così, molti si chiedevano se fosse lui il Messia. Ma Giovanni diceva: “Sta per arrivare qualcuno molto più importante di me. Non sono degno neanche di slacciargli i sandali. Io vi battezzo con l’acqua, ma lui vi battezzerà con lo “spirito santo” Ed un giorno, al fiume Giordano, giunse anche Gesù, per farsi battezzare da Giovanni, dando così inizio alla missione che gli aveva affidato Dio, suo Padre. “Ma, bambini, sapete che cosa successe quel giorno, al fiume Giordano? Volete saperlo? Allora, ascoltate attentamente!!! Beh, quando Gesù arrivò, si pose in mezzo a tutta quella gente che era lì ad attendere di essere battezzata: c’erano uomini e donne di ogni genere, ma per lo più erano persone ai margini della società, persone tristi ed infelici della loro vita!!! Si erano radunati tutti nella speranza di trovare qualcuno che credesse in loro, che ridesse loro una dignità: insomma, erano alla ricerca .. della felicità!!! Giovanni, non appena aveva visto arrivare Gesù, aveva provato una sensazione strana … come se lo conoscesse .. L’aveva guardato bene: il suo volto era buono e deciso, come uno che sa esattamente cosa vuole …

Quando era giunto davanti a lui, gli aveva detto: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?».Ma quell’uomo gli aveva risposto: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia» Alla fine, Giovanni lo aveva battezzato, perché Gesù aveva insistito talmente tanto che … non aveva potuto resistergli. E poi, era certo, anzi certissimo, che quell’uomo fosse realmente mandato da Dio e … a Dio non si comanda! E poi, al momento del Battesimo, era successa un’altra cosa davvero straordinaria: in cielo era apparsa una colomba bianca e si era sentita una voce dire:”Questo è Gesù, il figlio prediletto di Dio”. I presenti, nel vedere ciò che stava accadendo, rivolgendosi a Giovanni, avevano cominciato a chiedere se quel Gesù fosse davvero il Messia che tutti attendevano. Qualcuno aveva cominciato a dire che il Messia, quando fosse venuto, avrebbe sbaragliato i nemici, avrebbe cacciato tutti i Romani e avrebbe instaurato nuovamente il regno di Davide e non sarebbe certo venuto in quel luogo frequentato da gente poco raccomandabile, per farsi battezzare da Giovanni. Che figlio di Dio sarebbe stato uno che si lasciava battezzare da uno più debole di lui?

Se desideri scaricare il testo completo del racconto, clicca qui

Ma, quel giorno, Giovanni aveva insistito: “Se fosse solo un re terreno – disse - sarebbe andato a cercare i potenti della terra. Solo un figlio di Dio può scegliere di mettersi in fila con i peccatori … E ancora: “Immaginate: se fosse andato nel palazzo di Erode, o nel tempio di Gerusalemme, ce ne saremmo accorti? Ci sarebbe interessato? Avremmo pensato che è solo un qualcosa per i ricchi e i potenti. Ma adesso che lo abbiamo visto in mezzo a noi, a noi poveracci, chi potrà più dire che Egli è lontano da noi? Chi potrà più pensare che Dio non abbia cura anche degli esclusi, degli emarginati, dei poveretti, ..? “Ma allora dobbiamo andare a cercarlo …” dissero i presenti, e in molti si misero in cammino dietro a Gesù. E Giovanni, rimasto solo, pregò così: “Benedetto sei tu Signore, che mi hai fatto conoscere questo giorno. Benedetto perché ti sei dimostrato ricco di misericordia: non sei rimasto lontano dai poveri, ma sei venuto a condividere la nostra miseria. Benedetto sei tu”.

Video - drammatizzazione

Il Battesimo di Gesù

pagine 8 e 9 del sussidio

Vivere da figli

Quel giorno, al Giordano, Gesù si è messo in fila con i peccatori, mostrando la misericordia di Dio per tutti noi. Egli si è legato a noi affinché noi ci legassimo a lui, perché imparassimo a vivere da figli, come ha vissuto lui. Dal Giordano, quel giorno, è partita una strada nuova, la via dei figli di Dio, sulla quale Gesù cammina con noi, come nostro amico.

Potremmo usare la strada lastricata percorsa da Gesù come simbolo del cammino dei figli di Dio. E potremmo dare un nome alle pietre che sono poste su questa strada. Potremmo considerare ognuna di loro come un modo per vivere da figli, per vivere come Gesù.

La via della salvezza

Ed allora, ecco le pietre per costruire questa strada.Quel giorno, Gesù diede avvio ad una via nuova, la VIA DELLA SALVEZZA, la VIA DELL'AMORE, che Lui percorse sino in fondo, senza alcuna deviazione nè a destra nè a sinistra, sino a ...... morire sulla Croce!!! Strada che anche noi siamo invitati a percorrere, proprio perchè siamo Figli.

I nostri passi sulla via della salvezza

Ed allora, perchè non porre, su questa strada, le orme, sulle quali, oltre al proprio nome, i ragazzi scrivono l'azione/le azioni che si impegnano a compiere per seguire Gesù lungo questa strada, vivendo da figli di Dio.Certamente, tracciare il "filo rosso" con quanto vissuto all'inizio del secondo anno di catechesi - in occasione della CONSEGNA DEL LIBRO DEI VANGELI - sarebbe davvero .. cosa "buona"!!! Allora, ponendo le loro orme sul tappeto, avevano reso visibile il loro desiderio di proseguire il cammino per divenire discepoli di Gesù ....

Ora, invece, ponendo le loro orme sulla strada percorsa da Gesù, esprimono il loro desiderio di diventare suoi AMICI, impegnandosi a vivere gesti concreti che li avvicinino sempre più a Gesù.A conclusione dell'incontro, abbiamo coinvolto i ragazzi in una micro celebrazione, invitandoli ad offrire i loro impegni al Signore. Sarà facile, quando nella tappa 2 parleremo loro dei momenti della Confessione, spiegar loro quello dell'IMPEGNO, richiamando quanto vissuto in questa occasione!!!

Con il Battesimo diventiamo capaci di vivere da figli e di lottare contro il male. La lotta solitamente è sinonimo di prepotenza e i ragazzi sanno ciò che non si dovrebbe fare. Ma esiste anche una lotta positiva, quella che permette di crescere e di vincere le forze del male, le quali cercano invece di trattenere e di rallentare il cammino del discepolo. Importante è l'ascolto dei ragazzi che, partendo dal loro vissuto, potranno riportare esempi sia di lotte negative sia di lotte positive, cioè di combattimenti contro un male a favore di un bene.

Cosa vogliamo vivere

La lotta contro il male

La presenza del male ostacola e rallenta il cammino di fede che ognuno compie nella propria vita. Vogliamo accompagnare i ragazzi a comprendere, in modo pratico, ciò che avviene quando il peccato compare nella loro vita e come la misericordia del Signore non si arresti davanti al male, ma anzi favorisca la piena realizzazione del vero bene che abita il cuore delle persone.

Ed allora, eccoci pronti ad ascoltare le esperienze quotidiane che vivono i ragazzi per accompagnarli a comprendere:- che la lotta è positiva quando permette di crescere e di vincere le forze del male, le quali cercano invece di trattenere e di rallentare il cammino del discepolo. - quali sono le conseguenze del male: il peccato è una ferita per chi lo compie e per chi gli sta accanto. Esso ha dunque una dimensione non solo personale, ma anche comunitaria. - che la Chiesa propone tre gesti penitenziali, come percorso di conversione: la preghiera, il digiuno, l’elemosina.

Tante strade, una sola da percorrere

Per unire il tempo 2 al tempo 3, utilizzando ancora l'immagine della strada aperta da Gesù e che anche noi siamo invitati a percorrere, si potrebbe invitare i ragazzi ad osservare una piantina topografica (magari anche quella che rappresenta i paesi dove abitano) e ad individuare qual è la strada che si deve scegliere per arrivare a destinazione, senza perder tempo (per es., se da Cavaria si deve andare a Solbiate Arno, si farà vedere ai ragazzi una piantina di quei luoghi e si chiederà loro di individuare la strada provinciale, cioè la strada che, non deviando nè a destra nè a sinistra, porta a destinazione nel minor tempo possibile e senza sprechi).

"Ma, si dirà loro, se si dovesse sbagliare strada, che cosa si dovrebbe fare?"- Se si fosse presa una strada che si ricongiunge a quella che porta direttamente a destinazione, si dovrebbe proseguire sino a quando non si è di nuovo sulla strada da cui si è deviato, con spreco di tempo e di forze.- Se si fosse presa una strada chiusa, bisognerebbe fare un'inversione ad U e ritornare sulla strada da cui si è deviato, con spreco di tempo e di forze.

"Così succede, ragazzi, anche nel nostro cammino sulla via della salvezza e dell'amore tracciata da Gesù e su cui siamo invitati a camminare (vd. pagina 10 del sussidio).Quando, invece di fare il bene, facciamo il male, è come se deviassimo dalla strada principale, quella della salvezza e dell'amore. Per tornarvi, magari ci arrabbiamo (siamo tristi), impieghiamo più tempo (si rallenta il cammino) e, se qualcuno è con noi o ci sta aspettando, lo rendiamo triste (si fa soffrire ..)

Guardie e ladri: gioco a tema sulla lotta tra il bene e il male

Per introdurre o riprendere il messaggio della lotta tra il bene ed il male, oltre al gioco proposto dalla Diocesi (clicca ), si potrebbe proporre il gioco "GUARDIE E LADRI", un gioco che può essere giocato all'oratorio, ma può essere proposto anche in famiglia: è un gioco a cui certamente i genitori hanno giocato quando erano piccoli e che, quindi, conoscono!! Oppure, si potrebbero invitare genitori e figli a venire in oratorio una domenica pomeriggio e proporre loro di giocarvi!!!

Battaglia finale contro Scar

La lotta contro il male

Topolino Qua la zampa 1941 (dall’inizio a 7’30’’) https://www.youtube.com/watch?v=wlrgSs5YXbI -

Batman si toglie la maschera per Catwoman - (dall’inizio fino a 1’39’’)

La lotta contro il male

Preghiera, digiuno ed elemosina

Preghiera, digiuno ed elemosina Tappa 1 - tempo 3

Il sussidio, nella pag. 11, presenta tre gesti penitenziali che la Chiesa propone come percorso di conversione, di lotta contro il male - la preghiera, il digiuno e l’elemosina - e chiede di invitare i ragazzi ad attualizzarli, a viverli.Ma, quante volte ci è già capitato di proporre, soprattutto durante i tempi forti dell'Avvento e della Quaresima, questi gesti, inventandoci animazioni sempre nuove, per poi arrivare alla considerazione che, sicuramente - visto l'atteggiamento di tanti ragazzi (non trovo più il salvadanaio, ho perso il foglio della preghiera in famiglia, mi sono dimenticato di portare gli alimenti per i bisognosi, non ho tempo di venire in oratorio per aiutare a realizzare il mercatino della solidarietà, ...) - nulla è rimasto nel loro cuore e che i gesti che hanno compiuto - sempre che li abbiano compiuti - sono stati gesti "obbligati"!!!"Bisogna cambiare registro - ci siamo detti - bisogna far comprendere ai ragazzi che qualsiasi gesto, senza amore, non ha alcun valore, non produce nulla, non lascia nulla ..... è un GESTO VUOTO!!!" Ma, allora, come fare, cosa fare, quale esperienze proporre per far sì che questi gesti siano "autentici" e siano davvero espressione di quanto c'è nel loro cuore?

Si potrebbe provare a proporre - magari anche in famiglia - questa esperienza:

Primo momento

Quanto e cosa "entra" nel nostro cuore?

Prepariamo una bacinella di acqua "sporcata" con fango e vari tipi di carta o di tessuto o di altro materiale (carta igienica, carta scottex, carta di giornale, stracci, stoffa jeans oppure di cotone, di velluto, di ..., carta da stampante, carta da forno, pellicola, alluminio da cucina, nilon del sacco dell’immondizia, ....) ed invitiamo i ragazzi ad immergerli nel liquido per 3 minuti. Al termine del tempo, diremo loro di tirarli fuori dalla bacinella e di stenderli sul tavolo.

Chiederemo loro: "Cosa è successo con i diversi tipi di carta?" Dopo averli ascoltati, tireremo le fila: "La BACINELLA è il mondo in cui viviamo; l'ACQUA SPORCA è il male che c'è nel mondo, ma è anche tutto ciò che ci impedisce di fare il bene, di vivere amando, di vivere seguendo l'esempio di Gesù. E poi, ci sono diversi TIPI DI MATERIALE che abbiamo immerso nell'acqua: quelli siamo noi!!! Ragazzi, vedete che alcuni assorbono l'acqua a tal punto da perdere la propria consistenza? Quei materiali potremmo essere noi, quando lasciamo entrare nel cuore e nella vita alcune cose/eventi che viviamo; se diventiamo dipendenti di una cosa, questa alla fine ci fa perdere la nostra consistenza, siamo sempre meno “noi”…

Vedete, ragazzi, “DIGIUNARE” significa togliere spazio a ciò che ci riempie, ma ci impedisce di essere in relazione con i fratelli, così da poter far entrare nel cuore anche chi ci è vicino, perché riusciamo a dedicare a loro il tempo e le energie, che prima era impiegate diversamente. In altre parole, possiamo impegnarci a rinunciare a tutte quelle cose - videogiochi, televisione, cellulare, computer, ... che riempiono le nostre giornate e dedicare il tempo che così abbiamo a disposizione per andare a trovare i nonni oppure per far visita ad una persona sola, ad un vicino di casa, oppure ancora per aiutare papà e mamma in casa o un compagno di scuola, ...

DIGIUNO

Secondo momento

"Ora, proviamo a capire che cosa c'entra questo esperimento con il digiuno, l'elemosina e la preghiera".

Vedete, ragazzi, fare elemosina non deve portarvi a pensare solo al denaro, come se qualche soldo dato, magari anche con disattenzione, a qualche povero che si trova per strada, fosse davvero elemosina!!! L'elemosina è ben altro: è essere vicini a chi è in difficoltà, a chi è nel bisogno e non ha nessuno a cui rivolgersi per chiedere aiuto, ai malati, agli anziani, E poi, si può essere vicino a qualcuno in molti modi!!! Si può essere vicini anche solo con una telefonata, con un saluto ad un vicino di casa, chiedendo come sta. In ogni gesto di elemosina che si compie, ci deve essere amore, attenzione verso l'altro, gentilezza, interesse, ... perchè elemosina vuol dire CARITA'!!!

ELEMOSINA

La preghiera è fatta anche con le parole di ognuno. E' preghiera quando diciamo a Gesù quello che abbiamo nel cuore, non perché tutto possa realizzarsi come vogliamo noi, ma perché Lui ci aiuti a capire il bene nelle situazioni, ci aiuti a sceglierlo e a viverlo. La preghiera è che, davvero, si possa trovare spazio, nel cuore, per relazioni sempre più vere. Pregare vuol dire dedicare del tempo a Gesù, che desidera stare con noi e donarci ogni bene.Cerchiamo di trovare tempo per pregare, magari dedicandovi quello che abbiamo risparmiato "digiunando" ...

PREGHIERA

La "prova del nove"

Prepariamo una bacinella di acqua rossa e riprendiamo i vari tipi di carta o di tessuto o di altro materiale che abbiamo utilizzato nel primo esperimento.Dopo aver detto ai ragazzi che, come nel primo esperimento, la bacinella rappresenta il mondo, l'acqua rossa l'amore di Gesù e i vari tipi di materiale noi, li invitiamo a sceglierne uno, tenendo conto della sua capacità di assorbimento e poi ad immergerli nuovamente nel liquido per 3 minuti. Come durante il primo esperimento, al termine del tempo, diremo loro di tirarli fuori dalla bacinella e di stenderli sul tavolo.

Dopo averli ascoltati, tireremo le fila: "Vedete, ragazzi, - diremo loro - come durante il primo esperimento, alcuni materiali hanno assorbito l'acqua sin tanto da sformarsi completamente, altri sono rimasti impermeabili ed altri ancora hanno assorbito l'acqua senza però deformasi, così possiamo essere noi nei confronti dell'amore, nei confronti di Gesù. Il nostro cuore può rimanere "impermeabile" e non lasciar penetrare al suo interno l'amore, oppure lo può assorbire sino a "conformarsi" a quello di Gesù. Se rimaniamo impermeabili al male e assorbiamo il bene e l'amore, tutti i gesti che noi compiremo saranno autentici, saranno veri, saranno segno di una vita alla sequela di Gesù. Ed allora, davvero potremo dire di camminare lungo la strada dell'amore, che Egli percorse per primo, uscendo dal fiume Giordano".

Gesù in fila con i peccatori

Guardie e ladri

Scopri chi sono

Trova le parole

Momory

Acronimi

Cruciverba

Labirinto

Puzzle

per stare insieme in famiglia e divertirsi un po' ...

Giochi e attività

by Massimo

Il labirinto

by Consuelo

Il Puzzle

by Consuelo

Il Cruciverba

by Consuelo

Il Memory

by Consuelo

Gli Acronimi

L'acronimo è un nome formato unendo le lettere o sillabe iniziali di più parole, come molti nomi di enti, società, organizzazioni, ditte, prodotti commerciali (ASL, CGIL, FIAT, ecc.).Vorremmo proporVi di fare un gioco, utilizzando la modalità dell'acronimo!! Cosa ne dite?Ecco come fare: Vi consegneremo la/le "parola/e chiave" della tappa che stiamo vivendo e Voi, per ogni lettera dovrete provare a scrivere una parola che abbia come lettera iniziale quella su cui scriverete la parola scelta e che esprimano qualche cosa riguardo alla storia narrata o al brano di Vangelo a cui si riferisce la parola chiave.

Ecco un esempio: La parola "PAROLA" è contenuta nel brano di Vangelo della chiamata di Pietro ("sulla Tua parola getterò le reti"). Scrivete una parola per ogni lettera che abbia ache fare con il brano di Vangelo della chiamata di Pietro ...P PIETROA ABBANDONARE R RETIO OGNI COSAL LASCIAREA ANDAREOra, provate a comporre una frase che esprima il messaggio relativo al brano di Vangelo: PIETRO E I SUOI COMPAGNI ABBANDONARONO LE RETI, LASCIARONO OGNI COSA E ANDARONO DIETRO A GESU'. Cosa ne dite di provare, magari insieme a Mamma e Papà? Cliccate qui

by Consuelo

Trova le parole

Per introdurre o riprendere il messaggio della lotta tra il bene ed il male, si potrebbe proporre il gioco GUARDIE E LADRI, un gioco che può essere giocato all'oratorio, ma può essere proposto anche in famiglia: è un gioco a cui certamente i genitori hanno giocato quando erano piccoli e che, quindi, conoscono!! Cosa ne dite di invitare genitori e figli a venire in oratorio una domenica pomeriggio e proporre loro di giocarvi?

Regole

Guardie e ladri è un gioco classico per bambini, da fare in tanti quando si è all'aperto. I giocatori si dividono in due squadre, le guardie e i ladri, con lo stesso numero di componenti, poi individuano, con una striscia per terra o con altri riferimenti, una zona che sarà la prigione. A questo punto si stabilisce il tempo che avranno i ladri per scappare prima che le guardie possano inseguirli per catturarli. I ladri che vengono raggiunti dalle guardie e toccati con la mano, vengono portati in prigione; i ladri non ancora catturati cercheranno di liberarli toccandoli dall'esterno della prigione senza essere a loro volta catturati dalle guardie. Le guardie vincono il gioco se riescono a catturare tutti i ladri nel tempo che si è stabilito prima dell'inizio del gioco; se ci sono invece ancora ladri liberi o se le guardie rinunciano, la vittoria andrà ai ladri.

by Consuelo

Guardie e ladri

by Consuelo e Massimo

Come poter aiutare i bambini ed i ragazzi ad "immedesimarsi" sempre più nei personaggi che hanno incontrato o incontrano durante il loro cammino di catechesi? Come entusiasmarli ad approfondire il rapporto che esisteva fra i discepoli ed il Maestro? Come accompagnarli a scoprire che Gesù desidera realmente far parte della loro vita, così come ne è stato parte di quella dei suoi discepoli? Ecco un "gioco" che potrebbe fare al "caso nostro"!!! Un gioco divertente che si può proporre durante un incontro di catechismo o che, se si preferisce, si può affidare alle famiglie o che può diventare un "torneo" da proporre e giocare in oratorio!!! I bambini ed i ragazzi potranno assaporare la bellezza di "stare" insieme a Gesù giocando e divertendosi!!! Le "regole" del gioco sono all'interno di ogni slide. Potrete sbizzarrirVi nell'applicarle, modificandole/integrandole/ampliandole come meglio credete!!! Potrete giocare sin dall'inizio dell'anno: così facendo i bambini/ragazzi (e i genitori insieme a loro) cominceranno a conoscere i personaggi che incontreranno durante il cammino. Se utilizzerete questo gioco al termine dell'anno di catechesi, potrete "verificare" il cammino fatto da ogni bambino!! Potrete anche utilizzarlo per il dialogo di fine anno!!!

Un gioco divertente per conoscere ancora meglio Gesù e i suoi amici ...

Scopri chi sono

Con Te ! AmiciFormato XL.

Con Te ! AmiciFormato L.

Con Te ! AmiciFormato M .

Con Te ! AmiciFormato S.

Scopri chi sono

Gianni Carù

Gino il birichino

Le storie di Nonno Giovanni