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Guida all'evoluzione del paesaggio rurale delle Valli Marecchi e Conca

CAPITOLO 6Manifesto delle buone regole per la conservazione del paesaggio

CAPITOLO 4 L'evoluzione del paesaggio raccontata attraverso le fotografie

CAPITOLO 2L'analisi paesaggistica del territorio

CAPITOLO 3L'evoluzione del paesaggio:la lettura dei risultati

CAPITOLO 5 I paesaggi candidabili nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici

CAPITOLO 1Elementi base per imparare a leggere il paesaggio

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Indice

La FAO adotta la definizione del Landascapes for People, Food and Nature (2016):"Un paesaggio è un sistema socio-ecologico che consiste in un mosaico di ecosistemi naturali e/o modificati dall'uomo, spesso con una configurazione caratteristica di topografia, vegetazione, uso del suolo e insediamenti che è influenzata dai processi e dalle attività ecologiche, storiche, economiche e culturali del territorio"

CAPITOLO 1

L’art. 1 della Convenzione Europea del Paesaggio (2000) lo definisce:"Paesaggio" designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni.

Che cos'è il paesaggio?

... l’aspetto di un luogo modellato dalla natura e dall’uomo, per come viene percepito dagli abitanti o dai visitatori.I paesaggi mutano con il tempo sia per l’effetto di forze naturali sia a causa delle azioni antropiche.

In altre parole il paesaggio è...

Il video creato da Edizioni Atlas illustra:che cos'è il paesaggio, la sua classificazione,quali fattori influiscono su di esso, e le forze che lo modificano.Per saperne di più www.edatlas.it

I paesaggi

Costruito artificialmente dall'uomo

Pesaggio originario,non modificato dall'uomo

classificato per vegetazione

  • Deserti
  • Foreste
  • Praterie

classificato per insediamenti

  • Rurale
  • Urbano

classificato per attività economiche

  • Agricolo
  • Industriale

classificato per morfologia

  • Montuoso
  • Collinare
  • di Pianura
  • Costiero

Umanizzato

Naturale

In sintesi, il paesaggio si può dividere in:

Le aree boschive sono la maggioranza

Prevalentemente naturale

Proviamo a dare una prima lettura del paesaggio in Valmarecchia:

Rurale e agricolo

Montuoso e collinare

Maggiore presenza di coltivazioni e minore di boschi

Maggiormente variegato rispetto alla Valmarecchia

Urbano e industriale nel fondovalle

Proviamo a dare una prima lettura del paesaggio in Valconca:

In prevalenza rurale e agricolo nella parta alta

Collinare e di pianura

CAPITOLO 2

Scopri QUI la ricerca completa

Obiettivi principali:

  • Individuazione e analisi dei morfotipi paesaggistici
  • Rappresentazione dell'evoluzione del paesaggio negli ultimi 50 anni
  • Individuazione di aree candidabili al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici

indice

Tra le attività svolte dall'Università ricordiamo:

  • Analisi del catasto agrario del 1929
  • Comparazione del territorio del 1976 e del 2019
  • Realizzazione di tavole illustrative
  • Valutazione delle dinamiche di trasformazione
  • Realizzazione Carta del patrimonio del paesaggio rurale

L’Università di Firenze, su incaricato del GAL Valli Marecchia e Conca, ha condotto uno studio dell’evoluzione del paesaggio rurale delle due Valli, volto all'individuazione dei morfotipi rurali presenti, degli elementi caratteristici e della loro trasformazione.

L'analisi paesaggistica del territorio

Foto di Alessia Ghirardi, Guida Ambientale Escursionistica

1. Numerose rupi e roccie affioranti

2. Estese aree calanchive

3. Fiume Marecchia

4. Pendenze lievi e morbide

5. Parco Naturale Interregionale Sasso Simone e Simoncello

I primi dati emersi: i cinque elementi distintivi della Valmarecchia:

5. Riserva Naturale Orientata di Onferno

4. Morbide colline

3. Fiume Conca

2. Piccole aree calanchive

1. Rilievi non elevati e poco scoscesi

I primi dati emersi: i cinque elementi distintivi della Valconca:

INDICE

La percentuale indica la superficie occupata da ciascun macrogruppo

6%

SEMINATIVI SEMPLICI

Sono tipologie paesaggistiche omogenee basate sugli elementi caratteristici e identitari del paesaggio rurale e sulla morfologia del territorio.

2%

OLIVICOLTURA

Cosa sono i morfotipi rurali?

71 %

COLLINARE

21%

MONTANO

Il territorio della Valmarecchia e della Valconca si può suddividere in 10 morfotipi, raggruppabili in 4 macrogruppi.

La lettura del territorio attraverso l'analisi dei morfotipi rurali

La percentuale indica la superficie occupata da ciascun morfotipo.

5. altenanza bosco, olivieti e seminativi (5%)

4. seminativi in aree a bassa pressione insediativa (12%)

3. seminativi e prati pascoli con diffusi fenomeni di rinaturalizzazione (25%)

2. seminativo a campi chiusi (28 %)

1. bassa collina delle colture legnose intensive con seminativi (30 %)

I 5 "morfotipi collinari"

La collina è la tipologia paesaggistica più vasta nelle due Valli, essa si distingue in 5 morfotipi diversi.

La presenza di alberi sparsi all'interno di aree agro-pastorali e prati è molto diffusa. Essi si ergono monumetali e solitari all'interno di terreni coltivati. Un tempo costituivano importanti punti di riferimento e rifugi dalla calura durante il lavoro.

Poste ai margini dei campi sono utilizzate come demarcazione delle proprietà. Nell'economia della famiglia contadina costituivano anche legna da ardere, integrazione per l'alimentazione del bestiame, un'efficace riparo per le colture e, un rifugio dalla calura, durante il lavoro.

Gli appezzamenti sono delimitati da filari di alberi, siepi o arbusti utilizzati per segnare il confine. Il susseguirsi di campi delimitati dalla vegetazione creano un ampio mosaico di colture differenti.

Alberi sparsi all'interno delle aree agricole

Mosaico di colture a campi chiusi

Alberature a filare di confine

Quali elementi caratterizzano i morfotipi collinari?

La percentuale indica la superficie occupata da ciascun morfotipo.

3. a prevalenza di boschi di latifoglie a copertura continua (24%)

2. caratterizzato da prati, pascoli seminativi con abbondande presenza forestale (35 % )

1. a prevalenza di boschi di latifoglie con presenza sparsa di prati, pascoli e seminativi (41 %)

La zona montana è presente esclusivamente in Valmarecchia, si estende soprattutto nella zona appenninica e in prossimità di essa. L'area montana si distingue in 3 morfotipi diversi.

I 3 "morfotipi montani"

Morfotipo "olivicoltura di medio versante"

E' una vasta area agricola, coltivata con seminativi a formare un mosaico a maglia medio ampia con inserimenti di vigneti, oliveti e frutteti, mentre le aree boscate sono poche.

Morfotipo dei "seminativi semplici di bassa collina a maglia medio-ampia"

E' il morfotipo più piccolo, la maggioranza dei terreni è dedicata all'olivicoltura. Sono presenti sia vecchi che nuovi impianti, non intensivi.Si alternano oliveti, case sparse e lingue di bosco.

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CAPITOLO 3

S. Agata Feltria 26 gennaio 1923 Biroccio con carico di paglia lungo il tragitto. Dietro un cumulo di fieno - Fondo fotografico Paul Scheuermeier. Si ringrazia il MET - Museo degli Usi e dei Costumi della Gente di Romagna di Santarcangelo.

L'evoluzione del paesaggio:la lettura dei dati

INFO

Il paesaggio si evolve nel tempo e, per valutarne gli eventuali cambiamenti, sono stati confrontati i dati di una stessa area ma in epoche diverse.L'uso del suolo (UDS) classifica il territorio in base alla dimensione e alla destinazione delle aree, indica come il suolo è impiegato per attività antropiche. Con l’analisi delle dinamiche di trasformazione vengono evidenziati i cambiamenti avvenuti nel territorio delle due Valli tra il 1976 e il 2019.

Introduzione alla lettura dei dati

48%

64%

Confronto tra gli usi del suolo nel 1976 e nel 2019

2019

1976

uso del suolo agricolo

  • Il bosco si espande perché le campagne sono state abbandonate: nei terreni incolti e nei prati e pascoli crescono arbusti i quali evolvono poi in bosco;
  • Produzione intensiva e meccanizzazione;
  • Aumento della dimensione media delle tessere agricole, per consentire l'utilizzo di macchinari per una produzione intensiva;
  • In Valconca si assiste alla scomparsa delle colture promiscue a favore di coltivazioni specializzate;
  • Attività agro-pastorali:
Valmarecchia 39% e Valconca 67%
  • Il tessuto urbano è sviluppato principalmente lungo i corsi d'acqua e in pianura, mentre nei rilievi interni è presente in modo discontinuo
  • Dopo la Seconda Guerra Mondiale si riducono le superfici agricole, a causa dall'avanzare del settore industriale con conseguente abbandono delle aree marginali;
  • Orientamento verso colture specializzate;
  • La dimensione media delle tessere agricole è di 3 ha la quale indica una gestione familiare e non intensiva;
  • Dopo il 1929 declino delle colture promiscue a favore di seminativi semplici e coltivazioni specializzate;
  • Attività agro-pastorali:
Valmarecchia 54 % e Valconca 83%
  • Il tessuto urbano è sviluppato principalmente lungo i corsi d'acqua e in pianura

2019

1976

Analisi delle dinamiche di trasformazione: cosa e quanto è cambiato tra il 1976 e il 2019

espansione del bosco è dovuta in maggioranza all'abbandono della campagna

unico agrario in espansione OLIVETI + 921 ha

7%

14%

3%

7%

9%

60%

cespuglieti e arbusteti

+1295 ha

boschi

+3378 ha

aree urbane

+2292 ha

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CAPITOLO 4

Sant'Agata Feltria panorama 1926 - Si ringrazia la Biblioteca Malatestiana, Fondo Francesco Dellamore

L'evoluzione del paesaggio: le fotografie raccontano

Vediamoli insieme nelle prossime immagini

Quali elementi caratterizzavano il paesaggio di 100 anni fa?

Le viti maritate

Antichissima tecnica colturale che prevede l'utilizzo di alberi vivi come tutori della vite. Sui filari degli alberi sono presenti dei piloni che sorreggono i fili metallici per accompagnare le viti ai rami di un albero tutore vicino.

Le tessere agricole erano di dimensioni minori rispetto alle odierne, questo perché erano colture non intensive e a gestione famigliare.

Il seminativo semplice ha sostituito il seminativo vitato, come conseguenza dell'introduzione del trattore che obbligava i contadini a coltivare appezzamenti sempre più estesi per essere competitivi sul mercato.

La frammentazione

Seminativo vitato

Si evidenzia:

  • la diminuzione della frammentazione
delle colture agrarie;
  • l'aumento della dimensione delle
tessere agricole;
  • l'accrescimento del tessuto urbano.

Morciano 2020 - 1954

Immagine tratta dal sito www.paesi.altervista.org

Morciano di Romagna panorama, anni '50

Si evidenzia:

  • la contrazione della superficie agricola;
  • l'aumento della superficie boschiva e incolta;
  • l'accrescimento del tessuto urbano.

Mondaino 2020 - 1954

Immagine tratta dal sito www.paesi.altervista.org

Mondaino panorama, anni '50

Veduta su Saludecio ieri e oggi

By Diego Baglieri - Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=94063780

Immagine tratta dal sito www.paesi.altervista.org

Veduta del borgo di Montefiore Conca1950 circa - 2009

Di Toni Pecoraro - Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6869575

Immagine tratta dal sito www.paesi.altervista.org

Si evidenzia:- la diminuzione della frammentazione delle colture agrarie;- l'aumento della dimensione delle tessere agricole;- l'accrescimento del tessuto urbano.

Verucchio 2020 - 1954

Veduta di Montescudo, inizio anni '70 e 2021

Si ringrazia la Fototeca del Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna

Scorticata vista da Montebello, 14 agosto 1931

Guarda la successione dei campi scandita dai filari di vite

Si ringrazia l'Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

Torre Acquaviva, Montescudo, inizio anni '70 e oggi

Si ringrazia la Fototeca del Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna

  • Scomparsa delle colture promiscue (filari di viti e alberi da frutto);
  • al loro posto subentrano colture specializzate e intensive;
  • conseguentemente l'edificio ha perso la sua funzione di casa poderale diventando una semplice abitazione.

Quali differenze si notano?

Torre Acquaviva, Montescudo, inizio anni '70 e oggi

Si ringrazia la Fototeca del Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna

Espansione del bosco

Espansione urbanistica

Sant'Agata Feltria, 1981 e oggi. Quali differenze si notano?

By Paolo Monti -CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=48068445

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Poggio Berni, 1926

Si ringrazia la Biblioteca Malatestiana, Fondo Francesco Dellamore

Valle del Marecchia, 1927 e oggi

Si ringrazia la Biblioteca Malatestiana, Fondo Francesco Dellamore

  • Scomparsa delle colture promiscue (filari di vite);
  • contrazione delle superfici agricole;
  • incremento delle superfici boscate;
  • aumento dell'urbanizzazione a fondo valle.

Quali differenze si notano?

Valle del Marecchia, 1927 e oggi

Si ringrazia la Biblioteca Malatestiana, Fondo Francesco Dellamore

Il Monte Carpegna visto da Pennabilli, 22 luglio 1946

Si ringrazia l'Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

Talamello, 1926-27

Si ringrazia la Biblioteca Malatestiana, Fondo Francesco Dellamore

Info

Video confronto tra i paesaggi del 1931-37 e del 2017

Attraverso una serie di immagini, tratte dal geoportale della Regione Emilia-Romagna, vengono confrontati alcuni paesaggi appartenenti al territorio del GAL Valli Marecchia e Conca. A confronto le immagini del volo IGM 1931-1937 e le Ortofoto TeA 2017.

indice

CAPITOLO 5

Per approfondimenti visita il sito Rete rurale

L'Osservatorio Nazionale del Paesaggio rurale, istituito nel 2012, ha il compito di identificare e catalogare i paesaggi, le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali meritevoli di tutela e salvaguardia. Il "Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali" raccoglie le candidature dei paesaggi che rispondono a determinati requisiti di significatività, integrità e vulnerabilità. A seguito dell'iter di verifica dei requisiti di ammissibilità, con decreto a firma del Ministro, i paesaggi vengono iscritti nel Registro Nazionale.

L'Osservatorio Nazionale del Paesaggio rurale e il Registro nazionale dei paesaggi rurali storici

E' un paesaggio presente in un determinato territorio da molto tempo, il quale risulta stabilizzato o evolve molto lentamente.E' caratterizzato dall'uso di pratiche e tecniche antiche le quali producono cibi d'eccellenza. Modellando questo territorio da secoli, l'uomo ha creato un equilibrio tra ecosistema naturale e sopravvivienza.

Cos'è un Paesaggio Rurale di Interesse Storico?

Fascia pedemontana olivata Assisi-Spoleto

Paesaggio della pietra a secco dell'isola di Pantelleria

Limoneti, vigneti e boschi nel territorio del comune di Amalfi

Le colline terrazzate della Valpolicella

Alcuni esempi di paesaggi già iscritti al Registro

Sono state individuate 5 aree idonee ad una potenziale iscrizione al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici:4 in Valmarecchia e 1 in Valconca.Attualmente è in corso la valutazione delle candidature proposte.

Individuazione di aree potenziali per l'iscrizione al Registro nazionale dei paesaggi rurali storici

Dove: Pennabilli, Maiolo e San Leo

Integrità dell'area: elevata, 65-80% V classe (su VI)

Uso del suolo1. seminativi 39.8%2. boschi 28.8% 3. vegetazione arbustiva e arborea 11.4%Area prettamente agricola

Caratteristica: mosaico policolturale composto da filari e alberature di confine; seminativi; prati e pascoli; boschi

Mosaico policolturale scandito da appezzamenti di diverse dimensioni

1. Il paesaggio a campi chiusi tra Pennabilli e San Leo

Mosaico policolturale scandito da appezzamenti di diverse dimensioni

1. Il paesaggio a campi chiusi tra Pennabilli e San Leo

Dove: Pennabilli

Integrità dell'area: molto elevata, 80-100% VI classe (su VI)

Uso del suolo 1. boschi 58% 2. seminativi 15% 3. vegetazione arbustiva e arborea 14% 4. prati e pascoli 8%

Caratteristica: secolare uso di boschi e pascoli, boschi di faggio e specie quercine, presenza di calanchi e affioramenti rocciosi

Persistenza e utilizzo di boschi e pascoli

2. Il paesaggio del Parco Sasso Simone e Simoncello

Foto di Alessia Ghirardi, Guida Ambietale Escursionistica

Persistenza e utilizzo di boschi e pascoli

2. Il paesaggio del Parco Sasso Simone e Simoncello

Dove: Casteldelci

Integrità dell'area: molto elevata, 80-100% VI classe (su VI)

Uso del suolo 1. boschi 57.6% 2. prati e pascoli 9.7% 3. seminativi 9.6%

Caratteristica: mosaico paesaggistico composto da boschi, seminativi, prati e pascoli; presenza di seminativi arborati alternati al bosco; nella parte nord presenza di calanchi

Mosaico paesaggistico scandito da boschi, seminativi e pascoli

3. Il paesaggio tradizionale di Casteldelci

Di Gianluigi Brizzi - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=74892085

Presenza di seminativi arborati alternati al bosco

Mosaico paesaggistico composto da: boschi; seminativi; prati e pascoli

Nella parte nord presenza di calanchi

Integrità dell'area: molto elevata VI classe

Uso del suolo1. boschi 57.6%2. prati e pascoli 9.7%3. seminativi 9.6%

Mosaico paesaggistico scandito da boschi, seminativi e pascoli

3. Il paesaggio tradizionale di Casteldelci

Dove: San Leo, Verucchio

Integrità dell'area: elevata, 65-80% V classe (su VI)

Uso del suolo 1. seminativi 52% 2. vegetazione arbustiva e arborea 18% 3. boschi 12%Area prettamente agricola

Caratteristica: mosaico policolturale composto da seminativi, filari e alberature di confine, boschi, edificato sparso; presenza di calanchi, falesie e affioramenti rocciosi

Mosaico policolturale scandito da seminativi, boschi e da piccole borgate

4. Il paesaggio dei campi chiusi e calanchi tra il torrente Mazzocco e San Marino

Mosaico policolturale scandito da seminativi, boschi e da piccole borgate

4. Il paesaggio dei campi chiusi e calanchi tra il torrente Mazzocco e San Marino

Dove: Mondaino, Saludecio, Montefiore e Gemmano

Integrità dell'area: elevata, 65-80% V classe (su VI)

Uso del suolo1. seminativi 61%2. vegetazione arbustiva e arborea 12%3. boschi 11%Area prettamente agricola

Caratteristica: le dolci colline sono caratterizzate da campi non interotti da alberature di confine; diffuse aree calanchive e dalla Riserva Naturale di Onferno; presenza di oliveti, prati e pascoli

Presenza storica di campi aperti, un utilizzo differente dei terreni

5. Il paesaggio a campi aperti delle colline della Valconca

Presenza storica di campi aperti, un utilizzo differente dei terreni

5. Il paesaggio a campi aperti delle colline della Valconca

CAPITOLO 6

La ricerca ha permesso di individuare 9 regole per la conservazione del paesaggio, riassunte nel seguente manifesto

Buone pratiche per la conservazione del paesaggio

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