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Prof.ssa Sara Aschelter

XVII SECOLO

L'età del Barocco

Prof.ssa Sara Aschelter

Poesia: Marino

Caratteri barocchi

Barocco letterario

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Le Accademie

Luoghi di cultura

Video: Astronomia

Video: Galileo

Questione religiosa

Rivoluzione scientifica

Borghesia e liberismo

Europa - map

Europa politica

Index

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La supremazia dell'Europa del Nord (Francia e Svezia) e dei principi di libertà religiosa e sovranità. Il potere degli Asburgo si ridimensiona notevolmente e tramonta il sogno dell'egemonia cattolica in Europa.

Dopo westfalia

Il conflitto tra Cattolici e Protestanti sorto subito dopo il Concilio di Trento (1545-1563) troverà una risoluzione solo con la Pace di Westfalia (1648) con la quale viene stabilito un nuovo equilibrio.

Situazione politica

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Situazione europea

Alle scoperte geografiche d'oltreoceano aveva fatto seguito il colonialismo: tramite l'occupazione di questi territori, le potenze europee ottenevano merci preziose, importate a basso prezzo e rivendute a una cifra più alta agli acquirenti d'Europa. Questo vero e proprio sfruttamento economico delle colonie aveva anche causato uno spostamento dei principali commerci sulle rotte dell'Atlantico, sfavorendo così i porti italiani e avvantaggiando quelli di Inghilterra e Paesi Bassi. Gli italiani, dunque,stavano esaurendo le fonti di commercio e con queste anche i grandi capitali dei banchieri fiorentini e genovesi. Le città persero importanza come centri economici e la popolazione tornò nelle campagne e a un'economia medievale, incapace di creare sviluppo. A ciò si aggiungano guerre, carestie ed epidemie (1630).

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Borghesia e liberismo

Sopratutto in Inghilterra e nei Paesi Bassi si andava consolidando una borghesia dinamica e intraprendente, che affiancava con iniziative private le direttive economiche dello Stato. In questo modo, venivano gettate le premesse della libertà commerciale che prende il nome di liberismo, teoria che verrà approfondita nel secolo successivo dal filosofo Adam Smith (1723-1790).Fin dal Seicento si costituiscono in questi Paesi delle associazioni private, come le famose Compagnie delle Indie (inglese 1600; olandese 1602) per gestire a livello imprenditoriale il traffico delle merci su rotte oceaniche.

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Nonostante le grandi differenze sempre più accentuate tra Europa settentrionale e meridionale, tutti i Paesi del vecchio continente furono coinvolti da un nuovo modo di intendere la conoscenza.Questa vera e propria rivoluzione scientifica prevedeva un distacco dai vecchi modelli di pensiero oramai superati: la conoscenza di ciò che ci circonda deve avvenire attraverso scienze precise e rigorose, quali la matematica, la fisica, la chimica, la medicina. I metodi di indagine della realtà si avvalgono di una strumentazione tecnica sempre più precisa (vengono perfezionati il telescopio e il temometro) e di una nuova concezione dell'uomo. Uomini del calibro di Giovanni Keplero (1571-1630), Isaan Newton (1642-1727) e Galileo Galilei (1564-1642) offrirono i loro contributi non solo nel campo dell'astronomia, ma più in generale del sapere.

Rivoluzione scientifica

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Questione religiosa

Dopo il Concilio di Trento (1545-1563), il Papato rimase il centro del cattolicesimo, intenzionato a difendere le proprie prerogative di guida non solo spirituale, ma anche ideologica e politica della cristianità. Già durante il Concilio, la Chiesa aveva manifestato una rigida chiusura alle altre manifestazioni protestanti, imponendosi come unica interprete delle Sacre Scritture.Tali rigido controllo si associava al rafforzamento del Papato come unico organismo di potere. Per questo motivo, si oppose fortemente e fin da subito alla teoria dell'eliocentrismo copernicana, che porterà alla condanna di Galileo nel 1633. Sul rogo era finito Giordano Bruno, mentre Tommaso Campanella sarà costretto al carcere per le sue idee.

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Vídeo

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Vídeo

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I luoghi della cultura

LA CORTE - La figura dell'intellettuale cortigiano così cara all'età umanista, lascia il posto a quella dell'intellettuale segretario del principe. Il letterato dunque sviluppa competenze molto più ampie: è giurista, diplomatico, militare e amministratore. Le sue produzioni letterarie sono prevalentemente di tipo encomiastico, al fine di garantirsi la benevolenza del signore, rinunciando così a una vera indipendenza di pensiero. Gli intellettuali del Seicento cercheranno sempre di svincolarsi dalla protezione di un'unica figura, ma in pochi riusciranno nell'intento (Marino).ROMA - Assolve in Italia un ruolo decisivo, in quanto sede del papato e centro più autorevole del potere politico-religioso. In questo periodo, la Chiesa dà ampio sostegno alle iniziative artistico-culturali, con il trionfo dell'arte barocca in architettura, pittura e scultura. Affidò anche ai Gesuiti l'organizzazione dell'insegnamento in cui venivano formate le future classi dirigenti secondo una severa disciplina.VENEZIA - Uno dei pochi centri che contrastarono l'influenza della Sede pontificia fu la Repubblica di Venezia, un vero e proprio centro culturale differenziato. I rapporti con Roma erano tesi e complicati, per questo molte produzioni del periodo appaiono critiche e polemiche nei confronti del Papato. Si ricordi che papa Paolo V aveva lanciato una scomunica a Venezia, poiché si era rifiutata di consegnare due sacerdoti accusati di reati comuni. TORINO - Altra corte particolarmente attiva, sotto la giurisdizione di Carlo Emanuele I di Savoia che ospitò Marino, Tesauro e Tassoni.

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Accademia dei Lincei, Roma, 1603: di indirizzo scientifico, annovera tra gli iscritti Galileo. Dalle scoperte di questi sorgerà l'Accademia del Cimento a Firenze, fondata dagli allievi.

Accademia degli Incogniti, Venezia, 1623-1652: nota per le scelte anticonformistiche e spregiudicate. Si diffonde una letteratura erotica e irriverente.

Le Accademie

Crusca e Arcadia

Accademia della Crusca, Firenze, 1585: difendere la tradizione letteraria nella lingua italiana. Accademia dell'Arcadia, Roma, 1690: esercita il suo influsso nella poesia settecentesca.

Accademia degli Incogniti

Lincei e Cimento

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Il Barocco letterario

Esattamente come il Barocco nell'arte, anche nelle esperienze letterarie il Seicento si conferma il secolo della ricerca dello stupore e della meraviglia. Basti ricordare le parole di Giovan Battista Marino (immagine), uno dei più illustri esponeneti della poesia secentesca: "è del poeta il fin la meraviglia". Al fine di ottenere tali effetti, i poeti secenteschi ricorrono molto spesso a figure retoriche quali la metafora, le antitesi, le iperboli, usano spesso accostamenti stravaganti e procedimenti cumulativi e amplificativi. Spesso, a chiusura del componimento, troviamo un concetto difficile e inconsueto (da cui concettismo). Insomma, l'obiettivo del poeta secentesco è quello di suscitare stupore e meraviglia in chi legge, accostando concetti e immagini di origine lontana. La metafora è dunque lo strumento più efficace a destare meraviglia, rivelando al tempo stesso i veri significati della realtà.

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A fissare i fondamenti della poetica barocca è Emanuele Tesauro (1592-1675), vissuto alla corte dei Savoia, autore di tragedie, opere storiche e morali.La sua opera più famosa è Il Cannocchiale Aristotelico (1654), un trattato sulle figure retoriche. Tesauro individua nella metafora lo strumento espressivo più efficace a destare meraviglia e al tempo stesso per rivelare i significati nascosti della realtà. Non si trattava di freddo intellettualismo (predominio della forma in assenza di sincera ispirazione) ma di una vera e propria reazione ai secoli precedenti: il Barocco reagiva agli stereotipi (modelli convenzionali, che si ripetono in modo meccanico) della letteratura rinascimentale, che si era limitata per tutto il Cinquecento a una sterile ripetizione dei modi del Petrarca. Inoltre, le nuove forme di conoscenza ricavate dalla rivoluzione scientifica e dalla diversa visione della scienza fornita da Galileo, spingevano i letterati del Seicento a indagare la realtà come un'immagine articolata e complessa.

Caratteri barocchi

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Buono studio!