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STORIE, STORIE E ANCORA STORIE PER NARRARE AI PICCOLI LE "COSE DI DIO"

Transcript

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Tappa 3 - Tempo 3

Eleazar, il ragazzo dei cinque pani e due pesci !!!

Storie, storie e ... ancora storie per narrare ai piccoli le "cose di Dio" !!!

1. Il racconto nella catechesi

2. Eleazar, il ragazzo dei cinque pani e due pesci (con audiolettura manuale)3. Eleazar, il ragazzo dei cinque pani e due pesci (con audiolettura automatica)

Indice

Il racconto nella catechesi

Un racconto è come un grande bosco, come quelli delle fiabe: attrae e spaventa un pochino, è buio ma si vede che là in fondo c’è luce calda, c’è un fuoco buono. E’ buio e però non è muto, perché chiama per nome ogni bimbo. Ed ogni adulto che accetta di diventarlo. Chiama ognuno con voce buona e rassicurante. Si sa da subito, si sa da sempre, che non c’è da dubitarne, che ci si può fidare. Un racconto è come il bosco: chiama sottovoce, e ci si entra volentieri. Se non si ha fretta e ci si lascia accogliere, vien voglia di cominciare a passeggiarci dentro. Passeggiare e respirare dentro il racconto. Passeggiare, respirare, aprirsi ad ascoltare, a guardare. Ad ascoltare con gli occhi, a guardare con il respiro, a camminare a piene mani. Se il racconto è di quelli che valgono, se è uno di quelli che assomigliano ai boschi più buoni, ai boschi che sussurrano gloria, allora è un cammino che nutre.

Anche il Vangelo, anche tutta la Bibbia, è un racconto. E’ una foresta, la Bibbia. I Vangeli sono valli e colline, immerse in un bosco antico. Ci sono tanti sentieri. Ci si può anche perdere ma non è un problema, è una gioia. Non è un bosco che divora, è un bosco che accompagna. I sentieri sono le domande che vengono fuori dal racconto. Per accompagnare i bimbi (anche il bimbo che c’è in me) è indispensabile ascoltare le domande che il racconto fa emergere nel cuore di chi ci passeggia dentro. “Che cos’è? Come si chiama? Da quando è così? Cos’è successo qui? Ma dove sono? Perché c’è questo? Io ti conosco … come faccio a conoscerti?” Ecco: uno dei modi possibili per passeggiare in un racconto, anche evangelico, è quello di ascoltarne la voce attraverso le domande che sento venir fuori dal profondo di me (da "NOTE SULLA LETTURA DELLA PAROLA DI DIO CON I BAMBINI" - don Paolo Alliata)

Raccontare è bello!!!

E’ bello raccontare. E’ tanto bello sentir raccontare, ma è straordinario anche raccontare. Il racconto è una chiave d’accesso straordinaria alle cose profonde della vita, vero? Mi capita di sostare con molta fierezza e gratitudine su questo fatto: che noi siamo discepoli di un Maestro che amava inventare e raccontare storie. C’è davvero da esserne fieri: il nostro Maestro è un uomo che sa e ama raccontare. Quindi è un grande uomo. E a loro volta coloro che hanno conosciuto Gesù e hanno voluto tener viva la memoria di lui nel corso del tempo, hanno parlato di lui nella forma del racconto. Avrebbero mai potuto fare altrimenti? I Vangeli sono stesi nella forma del racconto, qualunque altra scelta sarebbe stata troppo parziale … noi chiediamo a chi l’ha conosciuto di persona di raccontarci ciò che ha detto e fatto, ciò che loro hanno compreso di lui, dei suoi gesti e delle sue parole.

Il Vangelo, la notizia che dà gioia, è Gesù stesso, per cui ciò di cui abbiamo bisogno è che i suoi primi discepoli ci raccontino di lui! E questo, naturalmente, è il compito primario di ogni discepolo di Gesù, in ogni tempo: raccontare di lui. E questo è il motivo per cui mi piace tanto raccontare il Vangelo, e più in generale la Bibbia. Prendere per mano i bambini e farli entrare nel vivo del racconto: la meraviglia, il divertimento, la drammaticità di alcuni passaggi, la gioia di sentirsi e vedersi raccontare una storia che parla in profondità… se questi semi cadono nel terreno del cuore – un’immagine cara a Gesù – e mettono silenziosamente radici negli anni, c’è ragione di sperare che il tempo del raccolto non tarderà a venire… e sarà per loro come trovarsi nella bisaccia pane del Cielo per il lungo cammino … (da "Le storie della Bibbia - la Bibbia a teatro - di don Paolo Alliata)

I Genitori ... splendidi narratori!!!

Gesù era un vero Maestro della narrazione: quanti racconti, quante storie, quante parabole ha narrato per parlare delle "cose di Dio"!!! E noi, guardando a Lui, possiamo imparare quest'arte, ma i veri maestri sono i genitori!!!Il cammino che compiamo nelle nostre Comunità ci dice che il sostegno, l’accompagnamento, la testimonianza dei genitori è essenziale ed indispensabile affinchè i figli possano introdursi e perseverare nella vita cristiana. Ed allora, perchè non coinvolgerli attivamente nella meravigliosa avventura della trasmissione della fede ai piccoli, affidando alla loro voce dei racconti che parlano delle "cose di Dio"? Direi proprio che vale la pena provarci!!!

(con audiolettuta manuale)

Illustrazioni di Gianni Carù

Eleazar, il ragazzo dei cinque pani e due pesci

(con audiolettuta automatica)

Illustrazioni di Gianni Carù

Eleazar, il ragazzo dei cinque pani e due pesci