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Transcript

Prof.ssa Sara Aschelter

START

324 - 337 d.C.

Costantino

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12. contatti

11. video 2° parte

10. video 1° parte

09. arte

06. immagine

05. Costantinopoli

08. mappa concettuale

07. esercito

04. concilio di nicea

03. editto di milano

02. in hoc signo vinces

01. successione

Indice

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Il meccanismo della successione pensato da Diocleziano si inceppò: nel 305 Diocleziano e Massimiano abdicarono e i due cesari divennero augusti: Galerio al posto di Diocleziano in Oriente, Costanzo Cloro al posto di Massimiano in Italia. Nel 306, però, all’improvvisa morte di Costanzo Cloro i soldati non nominarono augusto il suo cesare, ma Costantino, il figlio di Costanzo.Nel frattempo, a Roma si era fatto eleggere augusto con l’aiuto dei pretoriani il figlio di Massimiano, Massenzio. Diocleziano cercò di trovare un accordo tra i contendenti, proponendo la figura di Licinio, comandante a lui fedele che continuava a farsi valere in Oriente, ma non servì. Alla morte di Galerio, Costantino fu costretto ad affrontare Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio del 312.Nel 313, dunque, rimasero al potere i soli Costantino e Licinio, rispettivamente in Occidente e in Oriente. I rapporti tra i due rimasero distesi fino al 324, anno in cui Costantino attacca e sconfigge le truppe di Licinio, riunendo così tutto il potere nelle sue mani.

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Il fallimento della tetrarchia

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Il ciclo di affreschi che riguardano Costantino e la battaglia contro Massenzio di Ponte Milvio realizzati da Raffaello Sanzio nelle Stanze Vaticane. Realizzato da Hub Scuola.

In hoc signo vinces

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Costantino decise di puntare tutto sui cristiani, a differenza del suo predecessore: erano ben organizzati, economicamente forti e contavano rappresentanti in ogni classe sociale dell’impero. Già nel 311 Galerio aveva emanato un editto di tolleranza che lasciava libertà di culto ai cristiani, ma non tutti avevano rispettato tale decisione. Per questo, Costantino e Licinio nel 313 emettono l’editto di Milano, con il quale concedo libertà di culto a chiunque e concedeva ai cristiani i luoghi di culto che erano stati loro confiscati. Grazie all’Editto di Milano, i cristiani riuscirono a ricoprire cariche sempre più importanti e la Chiesa di Roma acquisì potere economico e influenza sociale.

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L'Editto di Milano del 313 d.C.

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Ancora oggi si discute circa la conversione di Costantino al cristianesimo: fu un’inclinazione personale o piuttosto una strategia politica? Forse solo verso la fine della sua vita giunse a una reale conversione, tuttavia si presentò sempre come il difensore della religione cristiana, sebbene fosse a tutti gli effetti ancora il pontifex maximus. Nel 325 inaugurò il Concilio di Nicea, una riunione delle gerarchie cristiane per discutere questioni relative alla comunità dei fedeli. In questa sede, Costantino si battè per considerare la dottrina ariana un’eresia, ovvero non accettata dalla Chiesa, distante dalla sua ortodossia. Gli ariani, che prendevano il nome da un prete di Alessandria del IV secolo (Ario), ammettevano solo la natura umana di Cristo, semplice profeta e intermediario di Dio. Ariani erano ancora molti barbari, che si convertiranno al cattolicesimo solo una volta insediatisi in maniera stabile nell’impero.

Il Concilio di Nicea del 325 d.C.

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Costantino fondò una nuova capitale nel sito dell’antica Bisanzio, sulle sponde del Bosforo (Istanbul). La «nuova Roma» venne subito ribattezzata Costantinopoli: una città cristiana, proiettata verso Oriente, contrapposta a Roma pagana. La capitale avrebbe avuto lunga vita: crollerà solo nel 1453 per mano dei Turchi. Posta in una posizione strategica, Costantinopoli dominò le rotte commerciali tra Europa e Asia. Venne abbellita da basiliche, terme, stadi per i giochi, teatri e opere d’arti provenienti da Roma e dalla Grecia.

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Una nuova capitale: Costantinopoli

costantinopoli

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Seguendo gli obiettivi della sua politica, Costantino riformò l’esercito, partendo dalla recente politica di Diocleziano. Il nucleo dell’esercito divenne la guardia del corpo dell’imperatore, il comitatus (seguito), che fu incrementata di numero e formata in gran parte di truppe di origine barbarica. Prima ancora che invadessero l’impero, i barbari erano già entrati a Roma. Costantino morì nel 337, lasciando alle sue spalle una situazione tranquilla. I veri problemi che avrebbero condotto alla fine di Roma non erano ancora stati davvero toccati.

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La riforma dell'esercito

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Le Stanze Vaticane dedicate all'epopea di Costantino, realizzate da Raffaello Sanzio.

L'arte dei primi cristiani

Costantino e l'arte

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Prima parte della spiegazione su Costantino: la battaglia contro Massenzio, l'Editto di Milano e il Concilio di Nicea.

Costantino 1° parte

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Seconda parte della spiegazione su Costantino: la riforma dell'esercito e l'eredità artistica.

Costantino 2° parte

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Buono studio!