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Prof.ssa Sara Aschelter

mondo greco

le guerre persiane

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persiani

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platea

salamina

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termopili

temistocle

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maratona

1° guerra

mileto

indice

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Il benessere raggiunto dalle poleis nel corso del VI secolo a.C. finì per essere minacciato dalla pressione dell’Impero persiano, protagonista di una grande espansione. Il re Ciro e il suo successore Cambise erano riusciti a creare un vasto impero dal fiume Indo sino ai confini col mondo greco.

una difficile convivenza

l'impero persiano

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Le poleis erano indipendenti e organizzate in modo democratico; l’Impero persiano era una monarchia orientale. I Greci tuttavia seppero resistere, grazie proprio alla loro organizzazione civile e militare. I primi scontri tra Greci e Persiani si verificarono proprio in Ionia, la zona confinante con la Lidia. Nel 449 a.C., durante il regno di Dario (foto), le città ioniche si ribellarono ai dominatori persiani. I ribelli però non ricevettero aiuti consistenti dal continente: solo Atene inviò loro qualcosa. Nonostante ciò, riuscirono a riprendere la capitale della Lidia, Sardi. I Persiani passarono al contrattacco: con l’aiuto dei Fenici, una civiltà succube dei Persiani, riuscirono a conquistare la polis di Mileto, tra le più importanti del mondo greco, sede di molte scuole di pensiero filosofico. Nel 494 a.C. Mileto fu distrutta e gli abitanti venduti come schiavi. I Persiani erano una minaccia: Atene chiese un’alleanza a Sparta.

l'alleanza tra sparta e atene

la distruzione di mileto

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I Persiani assunsero un atteggiamento sempre più aggressivo nei confronti dei Greci. Una prima spedizione persiana fallì, allora nel 490 a.C. ne venne organizzata una seconda con obiettivo Atene: i Persiani, infatti, stavano dando ospitalità a Ippia, figlio di Pisistrato scacciato dalla città, e speravano che sfruttando i suoi agganci ancora attivi in città avrebbero potuto rovesciare la democrazia greca. La flotta persiana sbarcò in Eubea e raggiunse in breve tempo il nord di Atene, nella pianura di Maratona, dove stabilì l’accampamento.

scontro fra civiltà

le guerre persiane

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Nel 490 a.C. Greci e Persiani si affrontarono proprio nella pianura di Maratona. L’esercito oplita si rivelò subito inarrestabile: percorsero 1,5 km correndo incontro ai nemici, compatti nelle loro falangi. Poiché Milziade conosceva la pericolosa cavalleria persiana, aumentò le file delle falangi ai lati, in modo da evitare di essere aggirato dai cavalieri. Mentre al centro della formazione gli opliti subivano perdite, le falangi ai lati avanzando si voltarono, prendendo alle spalle l’esercito persiano che si sgretolò. Nel frattempo, giunse la flotta persiana che non fece in tempo ad avvicinarsi ad Atene: Milziade aveva già schierato le sue falangi. Ai Persiani sconfitti non resta che far ritorno verso casa.

prima guerra persiana

la battaglia di maratona

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la prima guerra persiana

video spiegazione

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La giovane democrazia ateniese aveva dimostrato una resistenza inimmaginabile. Gli scontri sociali interni tra aristocrazia e ceti più umili aveva lasciato il posto all’urgenza di sconfiggere il nemico. Dario organizzò subito una nuova spedizione, ma morì nel 486 a.C. senza poter completare il progetto, che venne proseguito dal figlio Serse (immagine): i Persiani si preparavano per terra e per mare a un nuovo attacco che il re avrebbe voluto guidare in prima persona.

le conseguenze dello scontro

i riflessi di maratona

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Temistocle si rivelò un uomo lungimirante: fece costruire una flotta di 100 triremi (immagine). Si trattava di imbarcazioni più leggere delle navi mercantili, e potevano raggiungere una discreta velocità di navigazione. A remare erano chiamati i teti, cioè la classe più povera della cittadinanza. In questo modo, il peso dei ceti inferiori crebbe notevolmente: i cittadini di livello più basso venivano coinvolti nella difesa della città.

le conseguenze dello scontro

temistocle

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Le minacce dell’Impero persiano fecero sì che le principali poleis greche stringessero alleanze tra loro. Venne fondata la Lega di Corinto che comprendeva 31 poleis, fra le quali spiccavano Sparta e Atene.I Persiani attraversano il Bosforo e costeggiano con la loro pericolosa flotta le coste della Grecia. Nel 480 a.C., mentre Atene organizza una linea di resistenza a nord della città, il re di Sparta, Leonida, occupa il passo delle Termopili, unico passaggio tra Grecia del nord e Grecia centrale. Aveva a disposizione solo 300 opliti, più alcuni iloti e 4000 soldati di altre città, in cerca di un pretesto per ritirarsi. La flotta greca si schierò di fronte a quella persiana. Serse era convinto di riuscire ad annientare rapidamente i nemici, nettamente inferiori di numero (venti persiani contro uno spartano!), eppure Leonida resistette per due giorni, neutralizzandone gli attacchi.

seconda guerra persiana (480-479 a.C.)

la battaglia delle termopili

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temistocle, leonida e la seconda guerra persiana

video spiegazione

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Con la perdita delle Termopili, tutta la flotta greca si radunò in difesa di Atene. La popolazione fu evacuata all’isola di Salamina, di fronte alla città. A Salamina si tennero assemblee per decidere le proprie mosse: la maggioranza voleva ritirarsi nel Peloponneso, ma Temistocle convinse la coalizione greca a intervenire subito. Temistocle riuscì ad attirare i Persiani in una trappola: fingendo di fuggire, si fece inseguire dalle navi nemiche costringendole a entrare nella baia di Salamina. Le navi pensati dei Persiani non avevano più via d’uscita. Gli Ateniesi distrussero la flotta nemica e ne decimarono i soldati.

seconda guerra persiana (480-479 a.C.)

la battaglia di salamina

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La battaglia di Salamina non fermò la guerra: mentre Serse tornava in Asia, un contingente persiano appoggiato da alcune poleis greche rimane accampato a Platea, in Beozia. Nel 479 a.C. i Greci andarono incontro ai nemici: l’esercito persiano fu distrutto. Nel frattempo, la flotta greca abbatteva quel che rimaneva della flotta persiana a Capo Micale, nella regione della Ionia, di fronte l’isola di Samo. Sconfitti per mare e per terra, i Persiani si ritirano e i Greci riconquistano tutta la costa asiatica dell’Egeo. Le città ioniche riconquistano la loro libertà, quindici anni dopo la presa della città di Mileto.

seconda guerra persiana (480-479 a.C.)

le battaglie di Platea e capo micale

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la seconda guerra persiana

video spiegazione

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Nel frattempo, i Fenici che provenivano dalla colonia africana di Cartagine e che avevano occupato la parte occidentale della Sicilia, cercarono di approfittare delle difficoltà che i Greci stavano affrontando con i Persiani. I Cartaginesi inviarono perciò un contingente armato ma i Greci, sebbene ancora una volta inferiori di numero, alleandosi riuscirono a sconfiggerli. In particolar modo, le colonie di Siracusa e Agrigento si distinsero in questo scontro. In questo modo la Grecia era riuscita ad affermarsi sia contro la minaccia persiana, sia contro quella cartaginese, aprendo così un periodo di grande prosperità, soprattutto a Sparta e Atene.

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le guerre persiane

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