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Prof.ssa Sara Aschelter

l'ingresso dell'italia nella prima guerra mondiale

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Il Piave... :)

Italia in guerra

indice

Intro

1914

Neutralisti interventisti

Confronto

Intellettuali

Patto di Londra

Cartina

Radioso maggio

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L'INIZIO DELLA GUERRA

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Allo scoppio della Grande Guerra, il Presidente del Consiglio italiano Antonio Salandra proclama la neutralità dell’Italia. La Triplice Alleanza, infatti, aveva un carattere difensivo.

1914 - l'italia si dichiara neutrale

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Vignetta satirica: al centro Vittorio Emanuele osserva il tiro alla fune tra Imperi Centrali a destra e le potenze dell’Intesa a sinistra.

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1914-1915

L'Italia tra neutralisti e interventisti

Si apre il dibattito sull’opportunità di un intervento italiano nella Grande Guerra. Le posizioni di intellettuali, politici, cattolici, grandi industriali ed esercito si assestano tra neutralisti e interventisti. I primi sono persuasi, con le parole di papa Benedetto XV, che la guerra sarà solo una «inutile strage»; gli interventisti, con D'Annunzio, rivendicano territori irredenti e spingono perché l’Italia conquisti una posizione di rilievo e maggior prestigio in politica estera.

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NEUTRALISTI E INTERVENTISTI

Interventisti

Neutralisti

BENEDETTO XV

D'ANNUNZIO

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"Se considerato è come crimine l'incitare alla violenza i cittadini, io mi vanterò di questo crimine, io lo prenderò sopra me solo. Ogni eccesso della forza è lecito, se vale a impedire che la Patria si perda"

Gabriele D'ANNUNZIO

"Siamo troppi. C'è un troppo di qua e un troppo di là che premono. La guerra fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche attorno alla stessa tavola"

Giovanni PAPINI

Intellettuali interventisti

"Il grido è una parola che io non avrei mai pronunciato in tempi normali e che innalzo invece forte, a voce spiegata, senza infingimenti, con sicura fede, oggi: una parola paurosa e fascinatrice: guerra!"

Benito MUSSOLINI

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Mentre l’opinione pubblica discuteva, il governo agiva per vie diplomatiche: non avendo trovato accordi con Austria-Ungheria, si apre la strada della Triplice Intesa. Ignorando la maggioranza neutralista, il Ministro degli Esteri Sidney Sonnino sigla il 26 aprile 1915 con le potenze dell’Intesa il Patto di Londra. In cambio dell’ingresso in guerra nel giro di un mese, l’Italia avrebbe dovuto ottenere in caso di vittoria ben oltre i territori irredenti.

1915 - il patto di londra

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1915 - il patto di londra

Cartina tratta dai documenti ufficiali delle trattative

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Voi volete un'Italia più grande non per acquisto, ma per conquisto, non a misura, ma a prezzo di sangue e gloria... O beati quelli che più danno perché più potranno dare, più potranno ardere... Beati i giovani affamati di gloria, perché saranno saziati...

D'Annunzio

Il 3 maggio 1915 l’Italia esce dalla Triplice Alleanza. Il governo foraggia tumulti di piazza interventisti. Attraverso metodi intimidatori e facinorosi, nel «maggio radioso» i sostenitori della partecipazione al conflitto (tra i quali D’Annunzio e Mussolini) riusciranno a impedire a Giolitti di raccogliere le forze neutraliste.

Le radiose giornate di maggio

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Sebbene persino Vittorio Emanuele III e Antonio Salandra temessero di non riuscire a far ratificare il patto di Londra, le «radiose giornate di maggio» ottennero l’effetto sperato: l’Italia entra in guerra il 24 maggio 1915.

24 maggio 1915: l'italia entra in guerra

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La leggenda del piave

La leggenda del Piave

Seconda parte

Prima parte

L'Italia entra in guerra

L'Italia entra in guerra

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BUONO STUDIO!