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Transcript

Giovanni Verga 1840-1922

Giovanni Verga nasce a Vizzini in Provincia di Catania nel 1840 da una famiglia aristocratica

il padre vuole che studi Legge, ma lui abbandona gli studi, partecipa alle spedizioni di Garibaldi e poi inizia a scrivere, incoraggiato dalla madre Caterina Di Mauro

nel 1863 lascia la Sicilia, va a Firenze e conosce Luigi Capuana (siciliano, teorico del Verismo)

insieme a Capuana fonda il Verismo e inizia a scrivere i romanzi del Ciclo dei vinti (che nel progetto dovevano essere cinque, ma saranno solo tre: I Malavoglia, Mastro Don Gesualdo, La duchessa di Leyra)

dove nasce Giovanni Verga?

in che anno nasce?

consegue la Laurea in Legge?

come si intitolano le sue prime due novelle veriste?

a 14 anni per epidemia di colera a Catania, si trasferisce in campagna: sarà per lui un'esperienza fondamentale per le sue opere.

fu anche appassionato di fotografia; questa è una sua foto.

quali sono i LUOGHI di Verga? Sono i villaggi di pescatori siciliani nel catanese: Aci Trezza (I Malavoglia), Vizzini (Mastro Don Gesualdo), Aci Castello

nel 1872 va a Milano e si avvicina al Naturalismo di Balzac, Zola ecc., scrive le sue prime novelle veriste Rosso Malpelo e Nedda.

nel 1893 tornò a Catania: periodo di forte crisi psicologica e creativa per la causa contro Pietro Mascagni che aveva messo in scena Cavalleria rusticana (tratta dalla novella di Verga nella raccolta Vita dei campi): a Vizzini Turiddu, fidanzato con Lola, va militare. Quando torna, Lola si è fidanzata con Alfio. Quando Lola si sposa con Alfio, Turiddu finge indifferenza, ma poi provoca la gelosia di Lola e i due diventano amanti. Quando Alfio se ne accorge, sfida a duello Turiddu e lo uccide.

è un interventista per la Prima guerra mondiale, diventa senatore nel 1920 e muore nel 1922 per un ictus. Non si sposò mai.

quali romanzi comprende il Ciclo dei vinti?

perché si intitolava Ciclo dei vinti? Di cosa parlavano i romanzi?

A Milano incontra Luigi Capuana

gli fa conoscere il VERISMO

la sua prima opera verista è 1874 Nedda (novella)

poi raccolte di novelleVita dei campi (1880)Novelle rusticane (1883)

Rosso Malpelo

a Milano pubblica i suoi romanzi veristiil Ciclo dei vinti (dovevano essere cinque)

I Malavoglia (1881)

Mastro don Gesualdo (1889)

La duchessa di Leyra (incompiuto)

di nuovo a Catania riscrive in chiave teatrale sue opere:-Cavalleria rusticana-La lupa

I TEMI delle sue opere

  • ambientate in Sicilia (rappresentazione della realtà)
  • personaggi umili (pescatori, pastori, contadini)
  • sono estranei alle vicende storiche, perché la loro vita è misera, sempre uguale

povertà, miseria drammatica, lotta perdente per la sopravvivenza

eterno destino di dolore e sofferenza

no progresso: destinati a soccombere

Verga rappresenta i PROBLEMI SOCIALI DEL SUD

sistema sociale feudale, nuove tasse, servizio militare obbligatorio

LE TECNICHE NARRATIVE

IMPERSONALITÀ

STRANIAMENTO

DISCORSO INDIRETTO LIBERO

IMPERSONALITÀ

sembra quasi che i personaggi si descrivano da soli

non interviene, non è coinvolto emotivamente (distacco)

autore/narratore descrive la realtà oggettivamente

L’opera deve sembrare essersi fatta da sé

DISCORSO INDIRETTO LIBERO

pensieri dei personaggi riportati senza "pensava, credeva, diceva"sono riportati direttamente

Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi e aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo

non dice: perché tutti pensavano che fosse malizioso e cattivo, riporta direttamente il pensiero delle persone

STRANIAMENTO

cioè fa apparire normale ciò che in realtà è strano e viceversa

ad esempio in Rosso Malpelomentre lui con le unghie, disperato, cerca il padre sepolto sotto la sabbia, gli altri ridono, perché pensano al loro interesse

il narratore presenta eventi, situazioni, personaggi secondo un punto di vista nuovo, che il lettore non si aspetta

ad esempio nei Malavoglial’onestà di Padron ‘Ntoni viene giudicata male dai compaesani che ragionano in termini di interesse

I Malavoglia

STORIA: vicende famiglia Toscano, detta I MalavogliaLUOGO: Aci Trezza, villaggio di pescatori PERSONAGGI: nonno Patron ‘Ntoni figlio Bastianazzo moglie Maruzza Nipoti ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi, Lia uniche ricchezze: casa del nespolo + barca Provvidenza

-storia emblematica di povera gente -EROISMO nell’ostinazione a non cedere alle sventure

-uso del dialetto, proverbi, modi dire = identificazione con il pensiero della gente del posto -discorsi indiretti liberi, senza intervento del narratore -straniamento; impersonalità: l’autore non interviene, i personaggi si descrivono da soli e coinvolgono il lettore

TEMA

LINGUAGGIO

-’Ntoni parte per il servizio militare -mancano braccia da lavoro: nonno compra lupini e li deve trasportare a destinazione, ma Provvidenza fa naufragio, Bastianazzo muore

-’Ntoni torna, Luca parte per servizio militare e muore in battaglia -famiglia indebitata perde casa del nespolo e la barca

-’Ntoni cerca fortuna ma viene arrestato per contrabbando -Maruzza la madre muore di colera -Lia diventa una prostituta

TRAMA

-Padron ‘Ntoni muore solo in ospedale -Alessi riscatta con il suo lavoro la casa del nespolo