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Presentazione di: Florylene Kaye Zorilla
Mohāndās Karamchand Gāndhī
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Presentazione di: Florylene Kaye Zorilla

Mohāndās Karamchand Gāndhī

8. FRASI PIù SIGNIFICATIVE

5. MARCIA DEL SALE PT.2

4. MARCIA DEL SALE PT.1

7. MORTE

6. l’anima del movimento di resistenza

3. SUDAFRICA E LA NON VIOLENZA

2. STUDI

1. VITA

INDICE

VITA

  • Gandhi nacque il 2 ottobre del 1869 a Porbandar, in India. A soli 12 anni Gandhi si sposa, con un matrimonio combinato induista, con Kastürbā Gāndhi, anche lei di 12 anni, e da cui avrà 4 figli maschi; tuttavia in seguito Gandhi lotterà spesso contro l’usanza dei matrimoni tra bambini.
  • Gandhi studiò nelle università di Ahmedabad e di Londra, si laureò in giurisprudenza e per un breve periodo esercitò l’avvocatura a Bombay. Nelle ultime generazioni la sua famiglia ricoprì alcune cariche importanti nelle corti del Kathiawar, I Gandhi appartenevano cioè ad una setta induista con particolare devozione per Vishnù.

STUDI

Gandhi visse dal 1893 al 1914 in Sudafrica prendendo coscienza delle condizioni di vita nel paese lottò contro le discriminazioni razziali. Il Mahatma si batté per il riconoscimento dei diritti dei suoi compatrioti e dal 1906 lanciò, a livello di massa, il suo metodo di lotta basato sulla nonviolenza, denominato anche Satyagraha: una forma di non-collaborazione radicale con il governo britannico, concepita come mezzo di pressione di massa.

SUDAFRICA E LA NON VIOLENZA

In risposta alla tassa inglese sul sale, che colpiva gli strati sociali più poveri dell’India, ai quali era vietato di vendere il prodotto sui mercati, Gandhi organizzò e guidò quella che resterà una delle proteste più celebri della storia: la “marcia del sale”. Solo i britannici potevano beneficiare degli introiti derivanti dal possesso del minerale, essenziale elemento della dieta del Paese, a scapito dei lavoratori che non potevano produrlo e nemmeno raccoglierlo sulle spiagge.

MARCIA DEL SALE PT.1

MARCIA DEL SALE PT.2

Per 24 giorni, dal 12 marzo al 5 aprile 1930, il Mahatma percorse a piedi una distanza di 200 miglia (più di 300 chilometri), da Ahmedabad a Dandi, sulla costa di Gujarat, e portò la protesta pacifica nelle saline, presidiate dalla polizia inglese. Ed è così che poi Gandhi venne arrestato

l’anima del movimento di resistenza

Il 13 aprile 1919 ad Amristar il generale Reginald Dyer ordinò alle truppe di aprire il fuoco sulla folla che assisteva ad un comizio in un’angusta piazzetta della città, causando più di 1500 tra morti e feriti. Da questo episodio Gandhi divenne l’anima del movimento di resistenza che praticava una duplice tattica: 1. la non partecipazione ai prestiti, boicottaggio dei tribunali e delle scuole statali, rifiuto di ricoprire cariche civili o militari; 2. la propaganda dello Swadeshi (indipendenza economica da qualsiasi forma di sfruttamento del prossimo e di costrizione), rivendicazione dell’indipendenza nazionale.

Nel 1930 prese l'iniziativa di un nuovo movimento di resistenza antibritannica; per tre volte incarcerato (1932-1933), effettuò il suo primo sciopero della fame. Ritiratosi dal 1934 al 1939 dalla vita politica, vi ritornò per imporre alla presidenza del partito indipendentista un suo seguace, Rajendra Prasad. Liberato per l'ultima volta nel 1944, dopo due anni di carcere e un lungo sciopero della fame, partecipò ai negoziati che si conclusero con la proclamazione dell'indipendenza dell'India: il 15 agosto 1947. Tuttavia, Gandhi vive questo momento con dolore, pregando e digiunando

SCIOPERO DELLA FAME

Il subcontinente indiano è diviso in due stati - India e Pakistan - la cui creazione sancisce la separazione fra indù e musulmani e culmina in una violenta guerra civile che costa, alla fine del 1947, quasi un milione di morti e sei milioni di profughi. Tenace pacificatore del suo paese, ma purtroppo il suo atteggiamento moderato sul problema della divisione del paese non piace a un fanatico indù di nome Nathuram Godse che lo uccise il 30 gennaio 1948, durante un incontro di preghiera. La sua dottrina etico-politica, fondata sul valore spirituale del lavoro domestico e sulla nonviolenza, fu ispirata alla religione giainica.

LA MORTE

La felicità e la pace del cuore nascono dalla coscienza di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso, non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno.

"Il genere umano può liberarsi della violenza soltanto ricorrendo alla non-violenza. L’odio può essere sconfitto soltanto con l’amore. Rispondendo all’odio con l’odio non si fa altro che accrescere la grandezza e la profondità dell’odio stesso."

GANDHI

GANDHI

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