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Prof.ssa Sara Aschelter

Il medioevo ellenico

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1200 a.c. - 800 a.C. (circa)

il medioevo ellenico

01

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Il venir meno di un potere centrale trasformò l'assetto del territorio, che si frammentò in una miriade di centri urbani o villaggi, disgiunti fra loro. Il numero degli abitanti si era molto ridotto e, più in generale, il livello culturale dei popoli greci si semplificò. La scrittura, che serviva nei grandi palazzi per annotare traffici ingenti, scomparve nei piccoli villaggi: non ce n’era bisogno.

un'epoca di cambiamenti

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Il numero degli abitanti si era molto ridotto e, più in generale, il livello culturale dei popoli greci si semplificò. La scrittura, che serviva nei grandi palazzi per annotare ingenti traffici, scomparve nei piccoli villaggi: non ce n’era bisogno. Verrà recuperata sono nell’800 a.C. dai Greci. La maggior parte delle informazioni su questo periodo, dunque, ci giungono - dai reperti archeologici;- dai poemi omerici.

una fase buia?

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L'Iliade e l'Odissea, opere attribuite tradizionalmente al poeta Omero, forniscono uno spaccato del Medioevo ellenico, di cui descrivono la mentalità, le istituzioni e i costumi. Nati dall’unione di canti tramandati oralmente dagli aèdi, i poemi omerici sono la migliore testimonianza del periodo, dal momento che ci sono solo pochi altri documenti scritti.

L'IMPORTANZA DELLE FONTI SCRITTE

I POEMI OMERICI

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Nel Medioevo ellenico non esiste una casta di sacerdoti. Chiunque poteva compiere sacrifici, dal re al contadino. La religione non segue un testo sacro, né sembra esistere un sistema che preveda premi o punizioni. I racconti su divinità o eroi mitici della Grecia venivano cantate dagli aèdi in occasioni festose e affidate al mito.

Dai poemi omerici, emerge una società governata da un capo militare (basilèus), affiancato da un’assemblea di anziani (gherusìa), in maniera simile ai Micenei. Il popolo (dèmos) poteva riunirsi in un’assemblea popolare (agorà), che però non aveva alcun potere politico.

02

SOCIETA' E religione

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economia

Le principali attività economiche di questo periodo sono mirate alla sopravvivenza del villaggio: erano principalmente agricoltori e allevatori.

Sappiamo inoltre, grazie all’epica omerica, che doveva già esistere una differenza tra ceti: vi erano uomini privi di libertà alle dipendenze di altri. Esistevano anche lavoratori liberi.

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I Micenei non furono, però, solo un popolo di guerrieri. La loro cultura era più complessa di quanto apparisse e possiamo scoprirlo proprio grazie all’epica. Nei poemi, Omero fa riferimento a una cultura dell’ospitalità (xenìa) largamente diffusa presso i Micenei.

<--- Glauco e Diomede (420 a.C.)

la cultura dell'ospitalità

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Durante il Medioevo ellenico, come testimoniano ancora una volta Iliade e Odissea, i comportamenti e le azioni di un individuo erano influenzati dalle opinioni della comunità. È la cosiddetta cultura della vergogna: una società in cui il rispetto delle regole si ottiene attraverso determinati modelli di comportamento offerti dalla comunità.

cultura della vergogna

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Intorno al IX sec. a.C. la Grecia si trovò divisa tra tre stirpi di lingua ed etnia diversa: i Dori, nel Peloponneso e nelle zone settentrionali della Grecia, gli Ioni, in Attica, Eubea e Asia Minore e gli Eoli, in Beozia e in alcune isole del mare Egeo.

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Dal Medioevo ellenico alla rinascita della civiltà greca.

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Video di ripasso sul Medioevo ellenico.

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