CAPPUCCETTO ROSSO
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Transcript
A cura di Giorgia Ester Amato
Cappuccetto rosso era una bambina gentile e vivace. Tutti la chiamavano così per via di una bella mantellina rossa con cappuccio, che la nonna le aveva regalato con tanto amore. Proprio per questo, la mamma di Cappuccetto rosso un giorno le disse: “Prendi questo cestino. Dentro ci sono un pezzo di focaccia, una fetta di crostata alle fragole e le tisane per la nonna. Da qualche giorno non si sente tanto bene e un po’ di cibo la ristorerà”.
Cappuccetto si incamminò per il sentiero.. Piano piano, senza accorgersene, Cappuccetto si spinse sempre più dentro nel bosco, fino a che il sentiero non fu più visibile.Stava per mettersi a piangere, quando sentì una voce che chiedeva: “Ciao bambina, dove vai?” “Ciao, vado da mia nonna, ma mi sono persa”. “Dove sta di preciso questa nonna?”. A parlare era il signor lupo.Quello che successe dopo fu assai strano! Cappuccetto rosso aveva appena finito di ringraziare il lupo, che quello era sparito nel bosco. Con la sua super velocità aveva fatto una corsa attraverso gli alberi e in un battibaleno era arrivato a casa della nonna.
Toc toc“Chi è?”, chiese la nonna. “Sono la tua nipotina, Cappuccetto rosso. Mi apri, nonnina?” La nonna era un po’ stupita da quella voce, ma comunque tolse il chiavistello alla porta ed aprì. Non l’avesse mai fatto! Il lupo entrò e se la pappò in un sol boccone. Poi si mise la sua camicia da notte, la cuffietta e perfino gli occhiali da vista della povera nonna.Dopo un po’ di tempo arrivò Cappuccetto rosso.“Nonnina, mi apri? Sono Cappuccetto!” “Certo, entra pure, la porta è aperta”, rispose il lupo. “Ma che voce strana che ha la nonna!”, pensò Cappuccetto. “Vabbè, sarà per via del mal di gola”. Ed entrò. Eppure la nonna aveva un aspetto un po’strano…
“Ehi nonnina, ma che orecchie grandi che hai!”, disse Cappuccetto. “Per sentirti meglio, nipotina cara”, rispose il lupo. “Che occhi grandi che hai!” “Per vederti meglio, luce dei miei occhi” “E che bocca enorme che hai!” “Per mangiarti meglio!”, ruggì il lupo e si mangiò Cappuccetto tutta d’un fiato. Con la pancia piena, si addormentò e si mise a russare rumorosamente.
Un cacciatore che passava di lì sentì questi rumori molto strani.Entrò nella stanza e, avvicinatosi al letto, vide il Lupo. – Ecco che cosʼera quel rumore! – esclamò il cacciatore – Finalmente ti ho trovato, brutto malvagio, è un pezzo che ti cerco! Così prese un paio di forbici e cominciò a tagliare la pancia del Lupo addormentato: in un attimo, Cappuccetto Rosso e la nonna uscirono fuori sane e salve. Cappuccetto quindi corse fuori a prendere delle pietre e ci riempì la pancia del Lupo. Quando egli si svegliò sentì una gran sete, allora si diresse verso il pozzo allʼesterno della casa, ma quando si sporse per bere le pietre erano così pesanti che cadde nel pozzo. Da quel giorno Cappuccetto Rosso imparò la lezione, non disubbidire alla mamma e soprattutto non parlare con un Lupo!