Il Presidente della Repubblica e il Governo

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Il Presidente della Repubblica e il Governo

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L'Italia è una Repubblica parlamentare

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Il parlamento si compone della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.Sono eleggibili a deputati gli elettori che hanno compiuto i venticinque anni di età.Sono eleggibili a Senatori gli elettori che hanno compiuto i 40 anni di età.Secondo la legislazione vigente, può eleggere i deputati chi ha compiuto 18 anni, mentre i Senatori possono essere eletti da chi ha compiuto 25 anni di età.

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Il Presidente della Repubblica è eletto dal popolo

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Il Presidente della Repubblica è eletto dal popolo

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Il Presidente della Repubblica è eletto dalle Camere in seduta comune più 3 delegati per ogni regione (la Valle d'Aosta 1), con la maggioranza qualificata dell'Assemblea i primi tre scrutini.Dal quarto a maggioranza assoluta (art. 83 Cost).Può essere eletto ogni cittadino che ha compiuto 50 anni di età e che goda dei diritti civili e politici.

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Dura in carica 5 anni

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Il Presidente della Repubblica dura in carica 7 anni (art. 85 Cost.)

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Scaduto il suo mandato il PdR diventa senatore a vita

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Il Presidente emerito e senatore a vita Giorgio Napolitano è l'unico Presidente ad essere stato eletto per due mandati nella storia della Repubblica.

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Il PdR può sciogliere anticipatamente le Camere

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Vero, ma il PdR non può esercitare tale potere negli ultimi sei mesi del suo mandato, a meno che non coincidano con gli ultimi sei mesi della legislatura (art. 88 Cost.). Si tratta del cosiddetto "semestre bianco".

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Il PdR deve sempre promulgare le leggi del Parlamento

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Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata (art.74 Cost.)

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Ha il comando delle forze armate e dichiara lo stato di guerra

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Vero, ma solo nel caso in cui sia stato deliberato dalle Camere lo stato di guerra (art. 87 Cost.)

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Il PdR è sempre responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni

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Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione (art. 90 Cost.)Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non controfirmato dai Ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità. Gli atti che hanno valore legislativo...sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio (art. 89 Cost.).

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Il PdR può essere messo in stato di accusa dal Governo

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Può essere messo in stato di accusa per alto tradimento o per attentato alla Costituzione dal Parlamento in seduta comune a maggioranza assoluta dei suoi membri (art. 90 Cost.)

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Il Presidente del Consiglio è eletto dalle Camere in seduta comune

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Non è eletto dal Parlamento. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri. Insieme costituiscono il Consiglio dei Ministri (art. 92 Cost.)

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Il Presidente della Repubblica prima di nominare il Presidente del Consiglio svolge le cosiddette "consultazioni presidenziali" e, se necessario, conferisce un "mandato esplorativo" al Presidente della Camera o del Senato.

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Si tratta delle cosiddette "consuetuni costituzionali": comportamenti che si ripetono nel tempo e sui quali vi è un accordo e dai quali derivano "regole giuridiche di comportamento". Sono fonti del diritto non scritte.

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Il Presidente del Consiglio e i Ministri per poter esercitare i poteri di Governo devono ottenere la fiducia del Parlamento

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Il Governo, dopo aver prestato giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica (art. 93 Cost.), deve avere la fiducia dalle due Camere.Ciascuna Camera accorda (mozione di fiducia) o revoca la fiducia (mozione di sfiducia) mediante mozione motivata e votata per appello nominale...La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera...(art. 94 Cost.).

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Mozione di sfiducia e questione di fiducia sono la stessa cosa.

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Non sono la stessa cosa, anche se medesimo è l'effetto.La mozione di fiducia è mossa dal Parlamento nei confronti del Governo; la questione di fiducia è posta dal Governo su una particolare questione, ad es. sulla votazione ad un disegno di legge di iniziativa del Governo o su una risoluzione o altro atto che viene richiesto al Parlamento (al fine di proseguire speditamente e con sostegno nella propria azione di Governo).

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Il Presidente del Consiglio dirige la politica generale del Paese e ne è responsabile.

14/19

Il Presidente del Consiglio mantiene l'unità di indirizzo politico e amministrativo del Governo (art. 95 Cost.).Anche se cessato dall'incarico, è sottoposto (e così pure i Ministri) alla giurisdizione ordinaria per i reati commessi nell'esercizio delle sue funzioni e previa autorizzazione di una delle due Camere (art. 96 Cost.).

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Il Governo deve rimanere in carica per tutta la legislatura e non può dimettersi anticipatamente.

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Il Governo è obbligato a dimettersi quando viene meno il rapporto di fiducia col Parlamento.L'evento dà luogo ad una crisi di Governo parlamentare.Può anche dimettersi nel caso valuti di non avere un'ampia maggioranza in Parlamento, senza passare per un voto di fiducia o anche dopo aver ottenuto la fiducia.In questo caso si apre una crisi di Governo extraparlamentare. Un recente esempio: le dimissioni del Presidente del Consiglio Conte.

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I Decreti Legge del Governo hanno forza di legge.

16/19

L'art. 76 della Costituzione stabilisce che in casi di necessità e urgenza il Governo possa adottare, sotto la sua responsabilità, provvedimenti con forza di legge, detti Decreti Legge, ma il giorno stesso deve presentarli alle Camere per la conversione in legge.Se non sono convertiti in legge entro 60 giorni perdono efficacia sin dall'inizio. Il Governo può anche essere delegato dal Parlamento, a determinate condizioni, ad emanare decreti che hanno valore di legge ordinaria, i cosiddetti Decreti Legislativi (art. 76 e 77 Cost.).

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I Decreti del Presidente del Consiglio (DPCM) sono fonti primarie.

17/19

I DPCM appartengono alle fonti secondarie e hanno la natura di atti amministrativi. Possono, pertanto, normare solo entro i limiti previsti da una legge ordinaria (leggi del Parlamento) o un atto avente forza di legge (atti del Governo con forza di legge, e cioè Decreti Legge e Decreti legislativi).Fonti primarie e secondarie sono comunque tutte poste gerarchicamente sotto la Costituzione e alla Costituzione devono quindi conformarsi tutte le altre norme previste dalle fonti di grado inferiore.

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Le Regioni possono legiferare su qualunque materia

18/19

L’art. 117 della Costituzione (così come modificato dalla legge Cost. n. 3/2001 che riforma il titolo V della Costituzione) stabilisce:

• la competenza esclusiva dello Stato ad emanare leggi su determinate materie (su politica estera, immigrazione, difesa, moneta, ordine pubblico e sicurezza, norme generali sull’istruzione, ambiente, beni culturali, ecc.);
• la competenza concorrente tra Stato e Regioni su alcune materie espressamente indicate (tra le quali istruzione, tutela della salute e trasporti);
• la competenza esclusiva delle Regioni in tutte le altre materie non indicate di competenza dello Stato(principio di residualità).

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La Costituzione prevede la riserva assoluta di legge in materia di diritti e libertà fondamentali e in materia penale

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La Costituzione prevede la riserva di legge su queste e altre materie, e ciò comporta che possano essere presi provvedimenti solo con leggi votate in Parlamento o con atti aventi forza di legge del Governo (su delega del Parlamento o i Decreti Legge che, dovendo esser presentati alle Camere, sono quindi riportati alla legittimità del dibattito parlamentare).

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