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Prof.ssa Sara Aaschelter

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tiberio - caligola - claudio - nerone

La dinastia Giulio-Claudia

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12. CONTATTI

11. VIDEO

10. L'INCENDIO

09. LE DONNE

06. NERONE

05. CLAUDIO

08. CARTINA IMPERO

07. PANEM ET CIRCENSES

04. CALIGOLA

03. tiberio

02. giulio-claudia

01. l'impero

Indice

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Poco prima di morire, attraverso il testamento, Augusto indica il suo successore: il figlio adottivo Tiberio. Questi non vorrebbe il potere ma viene acclamato e invitato ad assumere tutti i poteri del padre. Il titolo di princeps, infatti, non era ereditario, ma il Senato volle rispettare le ultime volontà di Augusto. Egli aveva regnato con un potere personale smisurato, derivatogli dal suo prestigio e dalle leggi speciali che aveva fatto approvare. La sua esigenza primaria era stata la pax duratura e pur di garantire il suo proseguimento, il Senato accetta la dinastia Giuilio-Claudia: sono più importanti la stabilità e l'equilibrio che le opposizioni personali.

Il consolidamento dell'impero

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La carica di princeps diventa dunque ereditaria. In questo modo, viene stabilita una linea dinastica all'interno di una famiglia, la Giulio-Claudia, che durerà fino al 68 d.C..

La dinastia Giulio-Claudia nasce dall'unione della famiglia Giulia, rappresentata da Augusto, con la terza moglie, Livia, che aveva avuto come primo marito Claudio Nerone della famiglia Claudia.Quando Augusto sposa Livia, questa ha già un figlio da Claudio Nerone: è Tiberio.

Il princeps era un magistrato supremo che riceveva il potere dal popolo e dal Senato. Ogni famiglia aristocratica può dunque ambire al potere, bastano il sostegno del popolo e del Senato e l'elezione al principato di un suo membro. Per questo motivo, dunque, si rafforza la discendenza ereditaria del potere: confermando il titolo di padre in figlio, le altre famiglie aristocratiche non potevano nutrire grandi ambizioni.

La dinastia Giulio-Claudia

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Figlio di Livia, terza moglie di Augusto, e del precedente marito, Claudio Nerone. Sposa in seconde nozze la figlia di Augusto, Giulia maggiore, unendo così le due famiglie per sempre. Tacito e Svetonio ci restituiscono l'immagine di un uomo cupo e schivo, insofferente, la sua vita fu "una mescolanza di bene e di male". Diventa principe a 56 anni, mostrandosi subito rispettoso nei confronti del Senato. Più di amato di lui, però, c'era Germanico, il nipote figlio di suo fratello Druso.

14 d.C. - 37 d.c.

Tiberio

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  • Dal 26 d.C. Roma è governata dal prefetto del pretorio Seiano, non trovandosi il princeps nell'Urbe. Seiano si dismotrò spietato e ingiusto: ambiva al trono. Tiberio lo fece uccidere nel 31 d.C.
  • 37 d.C.: Tiberio muore, lasciando però i territori sicuri e i possedimenti inalterati. Inoltre, nonostante il duro governo, lasciò floride al suo erede le finanze dello Stato.
  • 14 d.C. - 16 d.C.: Germanico viene inviato ai confini settentrionali, dove sconfigge più volte i Germani senza perdere territori. Poiché il popolo lo acclamava, Tiberio lo invia in Oriente contro i Parti. Germanico morirà nel 19 d.C. in circostanze poco chiare. Si sospetta ancora sia stato un volere di Tiberio.
  • 26 d.C.: Tiberio va a vivere a Capri.

Tiberio (14 d.C. - 37 d.C.)

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Tiberio e il problema delle successioni secondo i Classic-Sheee :)

Successioni

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Figlio di Germanico, nipote di Tiberio da questi adottato alla morte del fratello Druso. Viene acclamato dal Senato per la stima in Germanico, valoroso generale, e nella sua famiglia. Per il popolo, infatti, Germanico era stata una delle tante, ingiuste vittime di Tiberio. Il suo vero nome era Caio, soprannominato però Caligola dal tipo di sandali militari che l'imperatore amava indossare (caliga).

37 d.C. - 41 d.c.

Caligola

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  • Dietro questa follia, si celava però un progetto più grande e concreto: forse, Caligola avrebbe voluto trasformare Roma in una monarchia assoluta sul modello dei governi orientali.
  • Al colmo della sconsideratezza, pretese venisse eretto un tempio a lui dedicato, obbligò chiunque a inchinarsi al suo cospetto, pretese venisse rispettato un complesso cerimoniale. Il Senato è sempre più scontento.
  • Il Senato si augurava che il nuovo imperatore seguisse una linea politica aggressiva, mirata a ingrandire e confermare il potere di Roma.
  • Caligola, però, si dimostrò spietato e assolutista: ai limiti della follia, in preda alla paranoia, perseguì tutti i suoi oppositori fin'anche alla morte. Umiliò più volte il Senato, come quando fece nominare senatore il suo cavallo Incitatus.

Caligola (37 d.C. - 41 d.C.)

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Oramai, nessuno ai piani alti sopporta più Caligola. Il Senato è scontento, persino i pretoriani non rispettano più l'imperatore. Il popolo, invece, aveva imparato ad apprezzare questo strano cesare, soprattutto perché i suoi eccessi venivano temperati da elarginazioni di grano e spettacoli continui: panem et circenses. Caligola attingeva alle sue casse personali (fiscus), che tuttavia aveva riempito grazie ai sequestri e ai testamenti cui obbligava ogni senatore. In un clima insopportabile, nacque dunque il colpo di Stato dei pretoriani: nel 41 d.C. Caligola fu ucciso proprio da chi avrebbe dovuto salvarlo.

PANEM ET CIRCENSES

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Caligola secondo i Classic-Sheee :)

Caligola

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Figlio di Druso e fratello di Germanico, era lo zio di Caligola. Avrebbe dovuto per anzianità precedere il nipote, ma era passato inosservato perché zoppo, spesso in preda a tic nervosi, balbuziente e timido. All'uccisione di Caligola, viene proclamato imperatore dai militari. Il Senato vorrebbe quasi provare a restaurare la repubblica, spaventato dalla derive dei principi, ma infine ratifica la decisione dell'esercito.Claudio non era un uomo attivo, piuttosto un erudito che trovava soluzioni nell'otium letterario. Più facile vederlo in biblioteca che nel Foro.

41 d.C. - 54 d.c.

Claudio

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  • Entravano in Senato i provinciali della Gallia Narbonese, una delle più antiche. Questo comportò la creazione di una classe dirigente mista (anche perché molte famiglie aristocratiche romane erano state derubate e cancellate da Caligola).
  • In politica estera, Claudio è ricordato per una decisiva conquista: nel 44 d.C. viene istituita la provincia di Britannia. Roma on Claudio sbarca anche oltre la Manica.
  • Quella di Claudio fu una politica attenta o oculata: rimise in sesto le finanze dello Stato che Caligola non aveva saputo amministrare.
  • La burocrazia dello Stato passò interamente nelle mani dei segretari dell'imperatore: liberti divennero funzionari statali perché meno vincolati dai rapporti di clientele.

Claudio (41 d.C. - 54 d.C.)

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Agrippina minore (15-59 d.C.) con il figlio Nerone.

Valeria Messalina (25-48 d.C.) con il figlio Britannico.

Le mogli di Claudio

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Dopo l'uccisione di Claudio, assassinato per volere della moglie Agrippina, quest'ultima manovra il Senato e contrasta l'elezione a imperatore di Britannico (primo figlio naturale di Claudio, avuto dalla precedente moglie Scribonia). Il suo intento è chiaro: vuole favorire l'ascesa di suo figlio Lucio Domizio Enobarbo, avuto dal precedente matrimonio con Claudio Nerone. Agrippina riesce nell'intento, Lucio diviene Nerone ed è nominato erede di Claudio. Al suo fianco, vengono poste due figure importanti: - Afranio Burro, il prfetto del pretorio, capo della sua guardia personale e consigliere;- Seneca, il filosofo, che si occuperà dell'educazione.

54 d.C. - 68 d.c.

Nerone

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  • Il nuovo prefetto del pretorio, Tigellino, sarà il braccio destro delle idee criminali di Nerone.
  • Nel 64 d.C. un evento di portata epocale travolge Roma: uno dei più grandi incendi dell'antichità distrugge buona parte dell'Urbe. Nerone indica la causa: i cristiani e ne ordina una vera e propria persecuzione. Nel frattempo, però, l'imperatore fa costruire la sua abitazione personale, la sontuosa Domus Aurea, sui resti dell'incendio. Il palazzo ha dimensioni spettacolari.
  • Affiancato dal prefetto del pretorio Burro ed educato secondo i precetti di Seneca, i primi cinque anni di governo neroniano furono anni di equilibrio.
  • A partire dal 59 d.C. però l'atteggiamento di Nerone cambia radicalmente: inizia la sua emancipazione ordinando l'uccisione della madre Agrippina, della moglie Ottavia e di Afranio Burro (62 d.C.). Seneca è costretto a ritirarsi a vita privata.

Nerone (54 d.C. - 68 d.C.)

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Dopo aver accusato i cristiani d'aver causato l'incendio di Roma, Nerone costruisce la sua Domus Aurea sulle rovine di Roma. I cristiani erano un obiettivo facile contro cui scagliarsi: dalla diffusione della parola di Cristo, infatti, i cristiani si erano moltiplicati in tutti i territori dell'Impero. Il credente in Cristo riconosceva Questi come suo unico re e non avrebbe concepito l'assoluta dedizione alla figura dell'imperatore, pressocché divina. Nerone era un imperatore davvero singolare: gareggiava di notte come auriga nelle gare dei carri contro comuni cittadini di Roma, era amante della Grecia e della sua cultura, per questo si diletta anche nelle gare poetiche. Non si fa mancare nulla!

Nerone, il folle

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Il Senato non può più tollerare gli atteggiamenti dell'imperatore ed è proprio da una nobile famiglia di Roma, i Pisoni, che nel 65 d.C. viene organizzata una congiura ai danni di Nerone. Il complotto viene però scoperto e numerosi sono i personaggi illustri di Roma a subire la vendetta del princeps: il poeta Lucano, il romanziere Petronio e lo stesso Seneca ("La morte di Seneca" di David a fianco), suo vecchio maestro, vengono costretti a suicidarsi. Il clima, tuttavia, era sempre più teso: si tramava nell'ombra per deporre Nerone. Le legioni di stanza in Spagna si ammutinarono e proclamarono imperatore il loro generale, Servio Sulpicio Galba, anziano senatore. Nerone, ormai solo, si suicida nel 68 d.C.

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Le congiure contro Nerone

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La dinastia Giulio-Claudia secondo Flippedprof.

Dinastia Giulio-Claudia

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Il video elaborato da Hub Scuola fornisce una panoramica molto rapida sui primi due secoli dell'Impero. La dinastia Giulio-Claudia è illustrata dall'inizio fino al minuto 1:39.

I primi due secoli dell'Impero

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Buono studio!