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agroecologia: ecologia e nutrizione?

Cos'è l'agroecologia? Che cos'ha a che fare l'ecologia con il cibo?

Elena LaffiMariasole BalducciAlessio MartinezElisa CarideiMaria Giulia Graziano

Sitografia e bibliografia

La storia dell'agricoltura

Cos'è l'agroecologia?

Gli obiettivi dell'agroecologia?

Le prospettive dell'agroecologia

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La storia dell'agricoltura

L'agricoltura moderna

Le origini dell'agricoltura

La Prima rivoluzione agricola

L'agroecologia

A quale epoca e dove risalgono le origini dell'agricoltura?

intorno al 15.000 a.C. nell'attuale Pakistan

intorno al 7.500 a.C.nell'attuale Nepal

intorno al 10.000 a.C. nell'attuale Iraq

A quale epoca e dove risalgono le origini dell'agricoltura?

intorno al 15.000 a.C. nell'attuale Pakistan

intorno al 7.500 a.C.nell'attuale Nepal

intorno al 10.000 a.C. nell'attuale Iraq

Le origini dell'agricoltura

Corretto!

  • Si data la nascita dell'agricoltura verso il 10.000 a.C. nella Mezzaluna fertile, in Mesopotamia (attuale Iraq)
  • A seguito della nascita dell'agricoltura si passa dall'epoca Paleolitica aquella Neolitica e gli esseri umani cambiano completamente le loro abitudini diventando sedentari
  • prime forme di africoltura erano forme di Permacultura, ovvero un' "agricoltura sostenibile" che rispettava l'ambiente, la biodiversità e la naturale capacità di assorbimento dei rifiuti della terra

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La Permacultura

Le origini dell'agricoltura

Sbagliato

  • Si data la nascita dell'agricoltura verso il 10.000 a.C. nella Mezzaluna fertile, in Mesopotamia (attuale Iraq)
  • A seguito della nascita dell'agricoltura si passa dall'epoca Paleolitica aquella Neolitica e gli esseri umani cambiano completamente le loro abitudini diventando sedentari
  • prime forme di africoltura erano forme di Permacultura, ovvero un' "agricoltura sostenibile" che rispettava l'ambiente, la biodiversità e la naturale capacità di assorbimento dei rifiuti della terra

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La Permacultura

Mesopotamia, attuale Iraq.

La data d'inizio del Neolitico varia da luogo a luogo. Nell'europa del sud-est si data verso il 7000 a.C, mentre nell'europa nord-occidentale la nascita è più prossima al 4500 a.C.

Come si chiamava il sistema che rivoluzionò l'agricoltura ne XVIIesimo secolo?

Sistema Norfolk

Sistema Berringwood

Sistema de l'Hôpital

La Rivoluzione agricola

Corretto

  • L'espressione rivoluzione agricola indica la riforma dell'Agricoltura che in Inghilterra prese avvio nella prima metà 1700
  • in Inghilterra si diffuse un nuvo tipo di sistema agricolo chiamato di Norfolk , ispirato dallo studio delle culture fiamminghe studiate dall'inglese Richard Weston

Next

  • Questa Prima rivoluzione agricola costituì un importante prerequisito della Rivoluzione industriale
  • una seconda rivoluzione agricola si sviluppò, a seguito dell'evoluzione tecnica e scientifica, nell'ultimo terzo del XIX sec

La Rivoluzione agricola

Sbagliato

  • L'espressione rivoluzione agricola indica la riforma dell'Agricoltura che in Inghilterra prese avvio nella la prima metà del 1700
  • in Inghilterra si diffuse un nuvo tipo di sistema agricolo chiamato di Norfolk , ispirato dallo studio delle culture fiamminghe studiate dall'inglese Richard Weston

Next

  • Questa Prima rivoluzione agricola costituì un importante prerequisito della Rivoluzione industriale
  • una seconda rivoluzione agricola si sviluppò, a seguito dell'evoluzione tecnica e scientifica, nell'ultimo terzo del XIX sec

Le novità del sistema di Norfolk

  • A Norfolk (regione dell'inghilterra) si passa di fatti nel da un sistema dei "campi aperti" in prevalenza di proprietà collettiva (le enclosures), al sistema di proprietà privata del terreno attraverso l'uso delle recinzioni
  • Con questo sistema si instaurò inoltre una rotazione quadriennale delle culture (non più triennale) e si abbandonò il maggese per dar spazio a piante commestibili dal bestiame
  • Questo aumento di produzione portò alla formazione di grandi aziende, merito anche degli sviluppi tecnici che preannunciavano l'inizio della rivoluzione industriale

Nel 1794, la sola regione di Norfolk produceva il 90% del grano prodotto nell'intero Regno Unito

Agricoltura medioevale prima della rivoluzione

  • L'agricoltura era l'attività prevalente del medioevo
  • Dominavano in questo periodo le piccole aziende condotte da contadini prendevano in affitto porzioni di terreno di un certo proprietario ,in cambio di fedeltà e di compenso regolare
  • Queste piccole aziende venivano posi messe in comune dai contadini stessi che si aiutavano reciprocamente (vedi img.)
  • L'agricoltura era basata sulla rotazione triennale ovvero l'alternanza del maggese (messa a riposo di un appezzamento di terreno per restituirgli fertilità), seguita dalla coltivazione della segala e succcessivamente dell'avena.
  • Nel complesso era un tipo di agricoltura molto poco efficente e ostacolata da uno scarso spirito progressivo

Caratteristiche 2a rivoluzione agricola

  • Con il progresso accompagnato dalla rivoluzione industriale, e quindi la diffusione di utensili sempre più comuni e al contempo sofisticati,prende piede nel XIX secolo quella che possiamo chiamare la Seconda Rivoluzione agricola

  • Questa fu caratterizzata specialmente dalla Meccanizzazione (come per esempio l'invenzione dei motori e quindi dei trattori per velocizzare i processi di coltivazione) e dall'impiego di concimi chimici
  • Ciò attuò una vera e propria ristrutturazione rurale stimolando il miglioramento continuo di queste nuove attrezzature, così che l'attività agricola divenne ben presto di tipo industriale.

Come si chiama la "rivoluzione" nell'ambito agricolo che si sviluppo nei paesi industrializzati negli ultimi decenni de XXesimo secolo?

Rivoluzione Norfolk 2.0

Rivoluzione Verde

Rivoluzione Argentea

L'Agricoltura moderna

  • la continua crescita dei fabbisogni alimentari mondiali a seguito dell'aumento demografico degli scorsi decenni, la necessità di mantenere bassi i prezzi degli alimenti, la riduzione della superficie coltivabile e l'esigenza di coltivare anche in zone nettamente sfavorevoli obbligarono, verso la metà del XXesimo secolo, i paesi industrializzati a cambiare il modo di fare l'agricoltura
  • I governi dei paesi industrializzati tra il 1960 e fine anni novanta hanno quindi indotto la cosiddetta Rivoluzione Verde, in modo da incrementare la produzione alimentare.

  • Parallelamente, l'avvento della mondializzazione incitò la diffusione di monoculture in quanto lo scopo principale dell’azienda agricola divenne quello della vendita dei propri prodotti anche a livello internazionale e non della sussistenza
  • Benchè una produzione intensiva risolva alcune delle complicazioni citate nel primo punto, questa è anche causa di varie implicazioni negative e altrettanto rilevanti, per questo motivo occorre ricambiare la nostra concezione di agricoltura.

Giusto!

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L'Agricoltura moderna

  • la continua crescita dei fabbisogni alimentari mondiali a seguito dell'aumento demografico degli scorsi decenni, la necessità di mantenere bassi i prezzi degli alimenti, la riduzione della superficie coltivabile e l'esigenza di coltivare anche in zone nettamente sfavorevoli obbligarono, verso la metà del XXesimo secolo, i paesi industrializzati a cambiare il modo di fare l'agricoltura
  • I governi dei paesi industrializzati tra il 1960 e fine anni novanta hanno quindi indotto la cosiddetta Rivoluzione Verde, in modo da incrementare la produzione alimentare.

  • Parallelamente, l'avvento della mondializzazione incitò la diffusione di monoculture in quanto lo scopo principale dell’azienda agricola divenne quello della vendita dei propri prodotti anche a livello internazionale e non della sussistenza
  • Benchè una produzione intensiva risolva alcune delle complicazioni citate nel primo punto, questa è anche causa di varie implicazioni negative e altrettanto rilevanti, per questo motivo occorre ricambiare la nostra concezione di agricoltura.

Sbagliato

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L'Agricoltura moderna

  • la continua crescita dei fabbisogni alimentari mondiali a seguito dell'aumento demografico degli scorsi decenni, la necessità di mantenere bassi i prezzi degli alimenti, la riduzione della superficie coltivabile e l'esigenza di coltivare anche in zone nettamente sfavorevoli obbligarono, verso la metà del XXesimo secolo, i paesi industrializzati a cambiare il modo di fare l'agricoltura
  • I governi dei paesi industrializzati tra il 1960 e fine anni novanta hanno quindi indotto la cosiddetta Rivoluzione Verde, in modo da incrementare la produzione alimentare.

  • Parallelamente, l'avvento della mondializzazione incitò la diffusione di monoculture in quanto lo scopo principale dell’azienda agricola divenne quello della vendita dei propri prodotti anche a livello internazionale e non della sussistenza
  • Benchè una produzione intensiva risolva alcune delle complicazioni citate nel primo punto, questa è anche causa di varie implicazioni negative e altrettanto rilevanti, per questo motivo occorre ricambiare la nostra concezione di agricoltura.

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La Rivoluzione Verde

  • Meccanizzazione: grazie all’impiego di macchinari in agricoltura la produzione è aumentata moltissimo
  • Uso di fertilizzanti: grazie ai fertilizzanti anche la produttività è aumentata
  • Selezione delle piante coltivate
  • Selezione degli animali domestici
  • La Protezione dei raccolti
  • Specializzazione delle aree

I cambiamenti instaurati dalla Rivoluzione verde per sopperire all'aumento della popolazione globale furono numerosi:

Si vedono per esempio quintuplicati i quintali di grano per ettaro, specialmente grazie all'uso di sostanze chimiche di sintesi per aumentare la velocità di crescita delle piante.

L’uso di fertilizzanti chimici da solo non è sufficiente, è necessario infatti coltivare varietà di piante in grado di assorbire questa aumentata quantità di minerali per rendere il loro utilizzo profittevole

come per le piante, sono state selezionate le specie animali in grado di consumare quantità crescenti di mangime e di trasformarli efficientemente in carne, latte e prodotti derivati.

Attraverso l'uso di pesticidi e diserbanti per impedire la proliferazione di insetti dannosi per le coltivazioni, funghi, batteri o anche virus

Oggi nel mondo determinate aree sono specializzate nella produzione di alcuni prodotti: cereali, bestiame, vite, frutta e verdura. Questo è dovuto grazie allo sviluppo del mercato internazionale e all'uso di pesticidi che ha permesso di sopprimere la pratica della rotazione delle colture

Pro

Contro

dell'agricoltura e dell'allevamento intensivo

e

Pro dell'agricoltura e l'allevamento intensivo

  • Elevata resa del raccolto
  • Efficenza dell'agricoltura
  • Prezzi del cibo convenienti
  • Riuscire a soddisfare la domanda di una popolazione in aumento

Uno dei principali vantaggi dell’agricoltura intensiva è la produzione di raccolti elevati.I prodotti agricoli sono molto richiesti nei mercati alimentari del mondo contemporaneo e soddisfare le richieste del mercato è stato possibile solo attraverso l’agricoltura intensiva.

Poiché gli agricoltori intensivi utilizzano meno input agricoli e meno terra per unità di prodotto alimentare, la produzione è più efficiente. Inoltre i requisiti per attrezzature, spazio e altri input sono inferiori rispetto a quelli del cibo prodotto per unità.

Contrariamente all’agricoltura tradizionale, l’impiego dell’agricoltura intensiva ha reso i prezzi degli alimenti accessibili, permettendo quindi alla gente comune di permettersi una dieta nutriente ed equilibrata.

Con la domanda di cibo in aumento in tutto il mondo a causa del numero sempre crescente di popolazioni umane, l’agricoltura intensiva offre il vantaggio di un’elevata produttività delle colture con la possibilità quindi di soddisfare le richieste di cibo, anch'esse in crescita.

  • Rischi per la salute umana
  • Maggiori rischi di cancro e difetti alla nascita
  • Deforestazione e alterazione dell’ambiente naturale

Contro dell'agricoltura e dell'allevamento intensivo

  • Cattive condizioni di vita e igiene del bestiame
  • Uso eccessivo di prodotti chimici per l’agricoltura
  • Possibilità di prodotti alimentari di scarsa qualità

L’agricoltura intensiva è molto criticata e ritenuta crudele con gli animali poiché comporta l’uso di varie sostanze chimiche, ormoni della crescita e un eccessivo affollamento in uno spazio ridotto, il risultato è generalmente cattive condizioni di vita e igiene per il bestiame.

L’agricoltura intensiva prevede l’utilizzo di numerose sostanze che non solo distruggono i loro obiettivi previsti come parassiti, erbe infestanti e parassiti, ma contaminano anche i prodotti alimentari. Gli insetticidi e i pesticidi per esempio uccidono anche insetti benefici e contribuiscono alla perdita di biodiversità

Studi e rapporti ambientali indicano che l’agricoltura intensiva impatta e degrada l’ambiente attraverso per creare spazio per l’agricoltura. Questo ha portato a una massiccia deforestazione e all’erosione del suolo, mettendo in serio pericolo l'integrità degli habitat naturali e degli animali.

L'agricoltura intensiva fa un ampio uso di pesticidi, i quali sono difficilmente removibili tramite un semplice lavaggio, indi per cui gli esseri umani consumano indirettamente numerosi di questi pesticidi chimici. Il consumo di pesticidi influisce sulla salute degli esseri umani con rischi per la salute come deformità fisiche, allergie cutanee e malattie congenite.

In particolare, le pubblicazioni di sanità pubblica e le statistiche sul cancro dimostrano una correlazione diretta tra il consumo di cibo proveniente da zone di agricoltura intensiva e un numero crescente di vittime del cancro.

Poiché l’agricoltura intensiva si concentra principalmente sulla produzione di massa di prodotti alimentari , le strategie di produzione trascurano la necessità di prodotti alimentari di qualità e nutrienti.

Cos'è l'agroecologia

Quante definizioni di agroecologia esistono?

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Tre

Una

Molteplici

GIUSTO!!!

Esistono molteplici definizioni di agroecologia:

  • 2003, Francis: lo studio integrativo di tutti i sistemi produttivi del cibo, includendo la dimensione economica, ecologica e sociale
  • 2007, Gliessmann: scienza che applica principi ecologici alla progettazione e realizzazione di food systems sostenibili
  • Dfinizioni date dai vari movimenti agroecologici

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L'AGROECOLOGIA HA MOLTE SFACCETTATURE

MATERIA SCIENTIFICA

MOVIMENTO

PRATICA

SBAGLIATO!!

Esistono molteplici definizioni di agroecologia:

  • 2003, Francis: lo studio integrativo di tutti i sistemi produttivi del cibo, includendo la dimensione economica, ecologica e sociale
  • 2007, Gliessmann: scienza che applica principi ecologici alla progettazione e realizzazione di food systems sostenibili
  • Dfinizioni date dai vari movimenti agroecologici

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L'AGROECOLOGIA HA MOLTE SFACCETTATURE

MATERIA SCIENTIFICA

MOVIMENTO

PRATICA

L'AGROECOLOGIA COME MATERIA SCIENTIFICA

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Studia le interazioni ecologiche tra diversi organismi...

...al fine di disegnare sistemi produttivi agricoli che si autoregolino e che prevedano il minimo ricorso possibile ad input esterni...

  • CONCIMI,
  • PRODOTTI FITOSANITARI,
  • MEDICINALI VETERINARI, ecc...

L'AGROECOLOGIA COME MOVIMENTO

Ret urn

Sostiene:

  • L'agricoltura familiare
  • Le filiere corte
  • L'uso delle risorse locali
  • Lo scambio di conoscenze tra operatori, cittadini e scienziati
  • Una giusta remunerazione per gli agricoltori e gli allevatori

RICONNESSIONE TRA CITTA' E CAMPAGA

L'AGROECOLOGIA COME PRATICA AGRICOLA

Ret urn

Promuove sistemi agricoli diversificati basati su un uso consapevole della biodiversità e sui servizi ecosistemici ad essa associati...

Per esempio:Il controllo biologico dei parassiti

Gli obiettivi dell'agroecologia

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obiettivi economici

obiettivi politici

obiettivi sociali

obiettivi ambientali

obiettivi culturali

GLI OBIETTIVI ECONOMICI DELL'AGROECOLOGIA

Quali sono i benefici dell'agroeoclogia dal punto di vista economico?

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POSTI DI LAVORO

AUMENTO RICAVO

DIVERSIFICAZIONE ECONOMIE RURALI

ECONOMIA CIRCOLARE

VALORIZZAZIONE CULTURA

Aumento del ricavo da parte dei piccoli agricoltori

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La messa in pratica dell'agroecologia permette ai piccoli agricoltori di aumentare il loro ricavo per diversi motivi:

L'agroecologia ________ come obiettivo quello di aumentare esponenzialmente la produzione; ______ gli agricoltori a chiedere prestiti, indebitandosi

NON HA PIU

NON COSTRINGENDO

L'agroecologia _________ l'uso di pesticidi o di macchinari complessi, _________ la spese a carico dei piaccoli agricoltori

riducendo

non richiede

risposte corrette

La pratica dell'agroecologia _________ agli agricoltori di non sfruttare eccessivamente il terreno, _________quindi la resa e la qualità dei prodotti

permette

aumentandone

HA

DIMINUENDONE

Aumento del ricavo da parte dei piccoli agricoltori

Return

La messa in pratica dell'agroecologia permette ai piccoli agricoltori di aumentare il loro ricavo per diversi motivi:

L'agroecologia non ha più come obiettivo quello di aumentare esponenzialmente la produzione; non costringendo gli agricoltori a chiedere prestiti, indebitandosi

La pratica dell'agroecologia permette agli agricoltori di non sfruttare eccessivamente il terreno, aumentandone quindi la resa e la qualità dei prodotti

L'agroecologia non richiede l'uso di pesticidi o di macchinari complessi, riducendo la spese a carico dei piaccoli agricoltori

Aumento dei posti di lavoro

Perchè la pratica dell'agroecologia porta ad un aumento dei posti di lavoro?

a. Perchè utilizza tecniche antiche

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b. Perchè non utilizza macchinari complessi

c. Perchè dà la possibilità anche ai piccoli agricoltori di sopravvivere

a

b

c

tutte le risposte sono corrette

Tutte le risposte sono corrette:

  • L'agroecologia aumenta i posti di lavoro perché utilizza tecniche antiche e semplici che spesso vengono recuperate dalle tradizioni del territorio.
  • L'agroecologia quindi non fa utilizzo di macchinari complessi che spesso svolgono il lavoro di più persone, lasciando perciò la possibilità ai lavoratori di continuare a esercitare il loro mestiere.
  • Inoltre, la pratica dell'agroecologia, proprio perchè non ambisce ad una sovraproduzione, non opprime gli agricoltori, lasciandoli più liberi nelle loro scelte di produzione.

GIUSTO!!

Ret urn

Tutte le risposte sono corrette:

  • L'agroecologia aumenta i posti di lavoro perché utilizza tecniche antiche e semplici che spesso vengono recuperate dalle tradizioni del territorio.
  • L'agroecologia quindi non fa utilizzo di macchinari complessi che spesso svolgono il lavoro di più persone, lasciando perciò la possibilità ai lavoratori di continuare a esercitare il loro mestiere.
  • Inoltre, la pratica dell'agroecologia, proprio perchè non ambisce ad una sovraproduzione, non opprime gli agricoltori, lasciandoli più liberi nelle loro scelte di produzione.

SBAGLIATO!!

Ret urn

Valorizzazione della cultura

L'agroecologia può aiutare a valorizzare la cultura, e di conseguenza anche l'economia, di un territorio?

Ret urn

NO

Ebbene sì. L'agroecologia punta anche a questo. Infatti essa mira alla valorizzazione della cultura e dei saperi locali. Ad esempio se un frutto è tipico di una determinata zona, l'agroecologia mira a coltivare questo frutto nel territorio stesso e con le tecniche antiche e tipiche del posto.

GIUSTO!!

In questo modo si possono diffondere i saperi locali al resto del territorio, rendendo la zona aperta al turismo. Infatti, negli ultimi anni il turismo verso le zone rurali ha subito un grosso aumento, anche a causa della volontà da parte delle popolazioni urbane di riscoprire i saperi e i valori antichi. Un esempio di turismo rurale agroecologico possono essere i numerosi agriturismi e fattorie didattiche che negli ultimi anni hanno aperto nel nostro appennino e che conducono quindi un flusso turistico anche verso zone quasi dimienticate

Ciò porta a diverse conseguenze:

Ret urn

La qualità del prodotto tipico è migliore, e quindi può essere venduto ad un prezzo maggiore.

Ebbene sì. L'agroecologia punta anche a questo. Infatti essa mira alla valorizzazione della cultura e dei saperi locali. Ad esempio se un frutto è tipico di una determinata zona, l'agroecologia mira a coltivare questo frutto nel territorio stesso e con le tecniche antiche e tipiche del posto.

SBAGLIATO!!

In questo modo si possono diffondere i saperi locali al resto del territorio, rendendo la zona aperta al turismo. Infatti, negli ultimi anni il turismo verso le zone rurali ha subito un grosso aumento, anche a causa della volontà da parte delle popolazioni urbane di riscoprire i saperi e i valori antichi. Un esempio di turismo rurale agroecologico possono essere i numerosi agriturismi e fattorie didattiche che negli ultimi anni hanno aperto nel nostro appennino e che conducono quindi un flusso turistico anche verso zone quasi dimienticate

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Ciò porta a diverse conseguenze:

La qualità del prodotto tipico è migliore, e quindi può essere venduto ad un prezzo maggiore.

LA DIMENSIONE POLITICA DELL'AGROECOLOGIA

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  • L'agroecologia dà priorità ai bisogni e agli interessi dei piccoli agricoltori

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Rappresentano la prima e più importante fonte di produzione alimentare a livello mondiale

Riduce l'enfasi sugli interessi dei grandi sistemi alimentari e agricoli.

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  • L'agroecologia pone il controllo delle sementi, la biodiversità, la terra e i territori, le acque, la conoscenza, i terreni nelle mani delle popolazioni che fanno parte del sistema alimentare...

... questo modo assicura una gestione delle risorse più integrata.

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  • L'agroecologia può cambiare i rapporti di potere incoraggiando una più grande partecipazione dei produttori alimentari nel processo decisionale riguardante i sistemi alimentari e propone nuove strutture di governance.

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  • L'agrgoecologia richiede una serie di politiche pubbliche complementari e di sostegno, responsabili politici e istituzioni che la sostengano, come anche investimenti pubblici per realizzare il suo pieno potenziale.

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  • L'agrogeologia incoraggia forme di organizzazione sociale necessarie per una governance decentrata, e una gestione locale che meglio si adatti ai sistemi agricoli e alimentari.

Inoltre incentiva l'autorganizzazione e l'azione collettiva di gruppi e reti su scale diverse, dal locale al globale (organizzazioni agricole, consumatori, organizzazioni di ricerca, istituti...).

Diversificazione delle economie rurali

L'agroecologia punta / non punta alla diversificazione delle economie rurali. Ad oggi esistono / non esistono prodotti tipici dei vari territori che però rischiano di scomparire a causa della produzione di massa. L'agroecologia quindi punta ad una uniformità / diversificazione delle economie rurali nelle quali venga valorizzato / svalorizzato il prodotto tipico. Secondo l'agroecologia, per coltivare il prodotto tipico del territorio occorre utilizzare i saperi locali / le conoscenze moderne / i saperi locali e le conoscenze moderne. Inoltre, il recupero dei saperi locali può offrire nuove chiavi di sviluppo delle economie rurali / dell'economia globale: Un esempio potrebbe essere realizzazione di piccoli laboratori artigianali destinati alla trasformazione e alla valorizzazione delle materie prime ottenute con metodi agroecologici, da destinare ad esempio ai mercati connessi al farm tourism.

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Clicca sulle alternative corrette

GIUSTO: L'agroecologia punta alla diversificazione delle economie rurali

SBAGLIATO: L'agroecologia punta alla diversificazione delle economie rurali

GIUSTO: Ad oggi esistono prodotti tipici dei vari territori che però rischiano di scomparire a causa della produzione di massa.

SBAGLIATO: Ad oggi esistono prodotti tipici dei vari territori che però rischiano di scomparire a causa della produzione di massa.

SBAGLIATO: L'agroecologia quindi punta ad una diversificazione delle economie rurali

GIUSTO: L'agroecologia quindi punta ad una diversificazione delle economie rurali

GIUSTO: L'agroecologia quindi punta ad una diversificazione delle economie rurali nelle quali venga valorizzato il prodotto tipico.

SBAGLIATO: L'agroecologia quindi punta ad una diversificazione delle economie rurali nelle quali venga valorizzato il prodotto tipico.

SBAGLIATO: Secondo l'agroecologia, per coltivare il prodotto tipico del territorio occorre utilizzare i saperi locali e le conoscenze moderne.

SBAGLIATO: Secondo l'agroecologia, per coltivare il prodotto tipico del territorio occorre utilizzare i saperi locali e le conoscenze moderne.

GIUSTO: Secondo l'agroecologia, per coltivare il prodotto tipico del territorio occorre utilizzare i saperi locali e le conoscenze moderne.

GIUSTO: Secondo l'agroecologia, per coltivare il prodotto tipico del territorio occorre utilizzare i saperi locali e le conoscenze moderne.

GIUSTO: Inoltre, il recupero dei saperi locali può offrire nuove chiavi di sviluppo delle economie rurali

SBAGLIATO: Inoltre, il recupero dei saperi locali può offrire nuove chiavi di sviluppo delle economie rurali

L'ECONOMIA CIRCOLARE

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Se non sai cos'è l'economia circolare guarda questo video!!

Come possiamo quindi definire l'agroecologia circolare?

CONTINUA....

definizione

L’agroecologia circolare può essere definita come un sistema agricolo innovativo nel quale, applicando i principi dell'agroecologia, nulla muore ma tutto si riutilizza e si rigenera divenendo risorsa produttiva.

Quali sono i vantaggi dell'applicazione dell'economia circolare all'agroecologia?

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RIDUZIONE DEGLI SPERCHI

TERRENI PIù FERTILI

TERRENI Più FERTILI Utilizzando i materiali di scarto come concimi al posto dei materiali chimici si otterranno terreni più fertili e anche il risparmio sarà notevole.

RISPARMIO

RISPARMIO: Applicando i principi dell'economia circolare all'agroecologia, ogni azienda agricola potrà autoprodursi fertilizzanti e concimi che non dovrà più comprare. Così facendo diminuirà enormemente anche l'uso di prodotti sintetici provenienti da fonti fossili non rinnovabili, tra i principali responsabili dell’inquinamento.

RIDUZIONE EMISSIONI DI CO2

RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2: Uno dei vantaggi più importanti dell'agroecologia circolare è la riduzione delle emissioni di CO2 e gas serra nell'ambiente. Infatti, più di un decimo dei gas serra derivano dalle emissioni agricole. Grazie all'agroecologia circolare, recuperando i materiali e riducendo gli sprechi, si può invece contribuire in maniera significativa alla riduzione dell'inquinamento.

SALVAGUARDIA DELLA BIODIVERSITA'

SALVAGUARDIA DELLA BIODIVERSITA': L'agroecologia circolare permette di raggiungere una produzione sostenibile che porta ad una migliore salvaguardia della biodiversità. Essa infatti, abbandonando le dinamiche e le tecniche dell'agricoltura intensiva, riduce anche l'erosione e i danni al terreno che sconvolgono il ciclo idrico.

Le prospettive dell'agroecologia

Prospettive a livello mondiale

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Prospettive a livello locale

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AZIONE CONTRO LA FAME

Cos'è "Azione contro la fame"?

Cosa ha a che fare "Azione contro la fame" con l'agroecologia?

"Azione contro la fame" è un'organizzazione umanitaria internazionale con l'obiettivo di lottare contro la malnutrizione ed eliminare la fame nel mondo.

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"Azione contro la fame" ha avviato diversi progetti per promuovere l'agroecologia nei villaggi africani. Uno di questi, chiamato "Pro-Act", è stato avviato in Camerun. Grazie a questo progetto, 218 ettari di terra sono stati trasformati in un orto-giardino agroecologico che viene curato e utilizzato dagli abitanti dei villagii e dai numerosi rifugiati provenieni dalla Repubblica Centrafricana e dal lago CIad

"La scuola agricola è, innanzitutto, un metodo per condividere esperienze. Ognuno viene con il suo know-how e impariamo insieme. Azione contro la Fame ci ha formato su tecniche che non conoscevamo, come l'agroecologia. Si tratta di pratiche che non costano molto e che sono efficaci. Un campo senza fertilizzanti e insetticidi è più produttivo. È grazie all'agricoltura che posso prendermi cura della mia famiglia. Siamo in 23; ho 18 figli e nipoti, mia moglie e tre orfani. Mio fratello e sua moglie sono stati uccisi da Boko Haram e io ho accolto i loro figli". Papa Abdou, facilitatore di Azione contro la Fame nella missione in Camerun.

https://www.azionecontrolafame.it/blog/lagroecologia-liberare-il-mondo-dalla-stretta-della-malnutrizione

"Azione contro la fame e l'agroecologia"

Include

L'agroecologia ..

Incoraggia alla partecipazione

divide

esclude

.

Dopo essersi vaccinati c'è il 99% di possibilità di diventare autisti. Soprattutto per quanto riguarda Astrazeneca.

L'agroecologia può aiutare a invertire la tendenza migratoria verso le aree urbane e la frammentazione familiare

L’agroecologia crea opportunità e promuove solidarietà e scambi tra popolazioni culturalmente diverse e tra popolazioni urbane e rurali.

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Agroecologia e giovani nelle aree rurali

LA DIMENSIONE SOCIALE E CULTURALE DELL'AGRO ECOLOGIA

Se le persone imparano e applicano le pratiche agroecologiche, e sviluppano e controllano la catena del valore fino agli utenti finali, la vita rurale e la produzione di alimenti (che avvenga in zone rurali o urbane) attirerà di più e sarà valorizzata di nuovo dalla società, contribuendo così a sostenere l’economia locale, la coesione e la stabilità sociale. Ponendo i produttori di cibo al centro del sistema alimentare (scambi tra pari, promozione delle capacità dei produttori di cibo), rafforzando l’autonomia e rivitalizzando le aree rurali, l’agroecologia contribuisce a dare nuovo valore alle identità contadine e a rafforzare la fiducia degli agricoltori nei loro sistemi alimentari locali.

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L’agroecologia crea opportunità per le donne di aumentare la loro autonomia economica, e in una certa misura la loro capacità di influenzare le relazioni di potere nei nuclei familiari, e estende la diversità e la ricchezza di ruoli disponibili anche agli uomini L’agroecologia come movimento sostiene i diritti delle donne grazie alla sua inclusività, e per il fatto che riconosce e sostiene il ruolo delle donne in agricoltura e incoraggia la loro partecipazione. Il movimento agroecologista è sostanzialmente una battaglia per la giustizia sociale e l’emancipazione, e dovrebbe andare sempre di pari passo con un attivo femminismo.

Ret urn

Il rapporto tra egroecologia e giovani nelle aree rurali è stato affrontato da Krishnakar Kumari, MIJARC President,

--> fondata nell'ottobre 1954 ad Annevoie, in Belgio--> dai movimenti giovanili rurali cattolici di Germania, Austria, Belgio, Spagna, Paesi Bassi, Italia e Lussemburgo--> ha ottenuto il riconoscimento ufficiale del Vaticano, della FAO, dell'ILO e dell'UNESCO.

Cos'é MIJARC?

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Krishnakar Kumari ha spiegato il legame tra agroecologia e giovani nelle aree rurali rispondendo a due domande di fondamentale importanza:1. Quali sono le principali sfide che i giovani incontrano nelle aree rurali?2. Come può l’agroecologia aprire nuove opportunità per i giovani nelle aree rurali? (Di seguito riportiamo le parole di K. Kumari durante l'intervista)

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1. Durante la sua esperienza ha visitato molti paesi e diversi continenti ma il problema nelle aree rurali per i giovani è sempre lo stesso: la disoccupazione. I giovani cercano lavoro ma non ci sono strutture a supporto dell’impiego in tutti i paesi e questa è la prima sfida affrontare. La seconda sfida è la terra, non c’è abbastanza terra a disposizione per iniziare una carriera da agricoltore. E la terza sfida è la migrazione legata alla disoccupazione. Molti giovani, provenienti dalle aree rurali, migrano verso la città e quando migrano nelle aree urbane incontrano una serie di difficoltà non possedendo un lavoro, cibo inadeguato e un riparo inadeguato. Inoltre se vogliono tornare indietro nei loro villaggi, nelle aree rurali, sono incapaci di iniziare una carriera da agricoltori.

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2. Per riportare i giovani all’agricoltura i giovani devono auto-organizzarsi. La produzione agricola non è solo responsabilità dei contadini, donne e uomini, ma anche ogni altro essere umano che consuma cibo è responsabile dell’agricoltura. I giovani devono capire che se dico “voglio diventare un manager, voglio diventare un informatico..” poi chi si occuperà di produrre il nostro cibo? E per questo che è molto importante che i giovani di oggi sappiano auto-organizzarsi e ripensare a come potrebbero avere un ruolo nell’agricoltura. Un altro aspetto molto importante è la motivazione, dobbiamo aiutare i giovani a capire il concetto di agroecologia e di sistemi alimentari sostenibili. Un altro elemento è prendere coscienza del fatto che agricoltura è passato, presente e futuro. Non ci sarà mai una fine per l’agricoltura. Forse nuove tecnologie saranno introdotte ma l'agricoltura ci sarà sempre, perché senza cibo non possiamo vivere. Concludendo che i giovani hanno bisogno della motivazione, istruzione e formazione sui sistemi di agroecologia.

Ret urn

AGROECOLOGIA E AMBIENTE

l’agroecologia è un modello di produzione sostenibile in grado di rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici.

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evitare i prodotti chimici (suoli)

biomasse

"food-sensitive cities"

biodiversità e adattamento

AGROECOLOGIA E AMBIENTE

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Biodiversità funzionale: tecniche sostenibili ed efficienti per incrementare la produttività dei sistemi biologici + conoscenza delle relazioni tra le piantePerdita di biodiversità = pericolo dell’Antropocene

Biodiversità e adattamento

Consociazione

Colture e allevamenti misti

Rotazione

  • contenimento dell'erosione dei suoli

  • riciclo delle biomasse
  • ciclo di nutrienti

  • massimizzare la produttività
  • no input esterni

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food-sensitive cities

Food Sensitive Planning and urban design

Esempio di piazza pubblica secondo i principi FSPUD

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AGROECOLOGIA E AMBIENTE

approfondisci qui!

realizzazione di progetti o programmi che mettono al centro le relazioni, anche spaziali, tra produzione, trasporto, consumo e riciclo/recupero

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Serre poste sul tetto per sfruttare al meglio l'energia solare

Alveari incorporati nei palazzi per facilitare l'apicoltura

"Giardini verticali" composti da piante da frutto per isolare gli edifici e facilitare il filtraggio dell'aria, sono anche una risorsa di cibo.

Gli edifici includono dei serbatoi d'acqua piovana che forniscono una risorsa d'acqua costante

Il frutteto si trova nella piazza per celebrare la produzione dell'orto, rappresenta una cornice raffinata ed è utilizzato per enfatizzare il cambio delle stagioni

Spazio aperto, utilizzato per le festività e spesso come mercato

Mercato contadino che fornisce prodotti freschi, aumenta il commercio e la varietà dei prodotti

Trasporti pubblici che facilitano l'accesso alla piazza e diminuiscono la richiesta di strade, terreno etc.

Elemento di design urbano sensibile all'acqua e materiale interpretativo incorporato in due quadrati per dimostrare il trattamento dell'acqua piovana e come il suo utilizzo nell'irrigazione sostenibile può costituire un'importante risorsa ecologica

Caffetteria che espone prodotti locali

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prodotti chimici

Obiettivi indicati dalla Strategia UE “Farm to Fork”:- riduzione del 50% dell’uso di pesticidi in Europa entro il 2030- la riduzione del 20% dei fertilizzanti chimici in Europa entro il 2030

AGROECOLOGIA E AMBIENTE

mantenere in equilibrio i cicli biogeochimici fondamentali di azoto, fosforo, carbonio e acqua.

riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, grazie al contenimento dei fertilizzanti a base di azoto.

minimizzare le perdite di energia, acqua, nutrienti e risorse genetiche

prima di leggerre fai questo piccolo quiz!

QUIZ

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Sai in quanti suoli europei sono presenti elevate quantità di fitofarmaci?

66% dei suoli europei

7% dei suoli europei

40% dei suoli europei

prodotti chimici

GIUSTO!!!

Il 66% dei suoli europei contiene fitofarmaci:

I ricercatori dell'Università di Wageningen con la prof. Violette Geissen hanno raccolto campioni di terreno in dieci stati europei e rilevato tracce di fitofarmaci nel 66% dei casi (soprattutto glifosato 46%, ddt 25% e prodotti fungicidi 24%).

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Glifosfato

  • Il glifosfato si concentra all’interno di particelle di terreno molto piccole che vengono facilmente erose e trasportate dal vento e dall’acqua, aumentando il rischio di contaminazione su vaste distanze
  • Il ghlifosfato è anche stato trovato nel 44% dei 180 campioni di urina prelevati da cittadini eropei!

approfondisci qui!

SBAGLIATO!!

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Sei troppo ottimista! La percentuale è del 66% :

I ricercatori dell'Università di Wageningen con la prof. Violette Geissen hanno raccolto campioni di terreno in dieci stati europei e rilevato tracce di fitofarmaci nel 66% dei casi (soprattutto glifosato 46%, ddt 25% e prodotti fungicidi 24%).

Glifosfato

  • Il glifosfato si concentra all’interno di particelle di terreno molto piccole che vengono facilmente erose e trasportate dal vento e dall’acqua, aumentando il rischio di contaminazione su vaste distanze
  • Il ghlifosfato è anche stato trovato nel 44% dei 180 campioni di urina prelevati da cittadini eropei!

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Scegli l'affermazione corretta riguardo alle biomasse:

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biomasse

le alghe possono essere fonte di biomassa

la biomassa non proviene da microrganismi

la biomassa non contiene carboidrati

GIUSTO!!!

Le alghe possono essere utilizzate come fonte di biomassa!

Quando si parla di biomassa pochi di noi pensano alle alghe. Fino a oggi, la diffusione delle alghe come fonte di biomassa non è diffusa per i problemi legati al recupero e al trattamento delle alghe.

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Biomasse: materiali di origine biologica che possono essere modificati per ricavarne combustibili o energia.A seconda della loro origine le biomasse si distinguono in:

  • Fitomassa: la biomassa proviene da piante
  • Zoomassa: la biomassa proviene da animali
  • Biomassa microbica: la biomassa proviene da microrganismi.

AVANTI

Le alghe possono essere utilizzate come fonte di biomassa!

Quando si parla di biomassa pochi di noi pensano alle alghe. Fino a oggi, la diffusione delle alghe come fonte di biomassa non è diffusa per i problemi legati al recupero e al trattamento delle alghe.

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Biomasse: materiali di origine biologica che possono essere modificati per ricavarne combustibili o energia.A seconda della loro origine le biomasse si distinguono in:

  • Fitomassa: la biomassa proviene da piante
  • Zoomassa: la biomassa proviene da animali
  • Biomassa microbica: la biomassa proviene da microrganismi.

AVANTI

SBAGLIATO!!

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biomasse

AGROECOLOGIA E AMBIENTE

Pro:

  • Metodo di produzione dell’energia “pulito” ed ecologico
  • Efficace per i paesi in via di sviluppo
  • la CO2 emessa durante la produzione di energia dalle biomasse è pari a quella assorbita durante la crescita delle piante
  • non produce il biossido di zolfo
  • no idrocarburi aromatici

Limiti:

  • necessità di spazi molto ampi per poter estrarre l’energia
  • bisogno di grandi quantità di scarti
  • difficoltà a produrne con costanza durante tutto l’anno

Italia: le fonti rinnovabili coprono il 17,5% dei consumi, di questi ben il 73% è costituito dall’uso di biomasse solide, che corrispondono a 7,8 Metp (milioni di tonnellate di petrolio).

AGROECOLOGIA A BOLOGNA

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  • Cooperativa di cittadini, produttori, coltivatori nata nel 2013 a Bologna.
  • Ridurre l’impronta ecologica con agro-ecologia, sfruttando i sistemi biologici del territorio e aumentare la biodiversità
  • 483 quintali di prodotto biologico distribuito nel 2016
  • circa 47 ettari di terreno

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Arvaia: http://www.arvaia.it

Sitografia e bibliografia

  • I Principi dell’agroecologia; CISDE; 2018 https://www.cidse.org/wp-content/uploads/2018/04/IT_I_Principi_dell_Agroecologia_CIDSE_2018.pdf
  • Agroecologia, sistemi agro-alimentari locali sostenibili, nuovi equilibri campagna-città Bocchi; Maggi; 2014 https://agroecologyprinciple.atavist.com/
  • https://www.youtube.com/watch?v=NEEQgV3y_0M&t=1s
  • Agroecologia Una via percorribile per un pianeta in crisi Miguel A. Altieri, Clara I. Nicholls, Luigi Ponti Agroecologia; 2015; https://www.edagricole.it/wp-content/uploads/2020/07/5486-Agroecologia-estratto.pdf
  • https://www.regionieambiente.it/agroecologia-parere-cdr/
  • Agroecologia Principi E Opzioni A Vantaggio Dell’agricoltura Biologica; Luca Colombo Stefano Dell’anna Fondazione Italiana Per La Ricerca In Agricoltura Biologica E Biodinamica; 2018; https://www.firab.it/wp-content/uploads/2019/01/TerritoriBIO-Agroecologia_web-def.pdf
  • https://www.rinnovabili.it/ambiente/agroecologia-nutrire-europa/
  • L’agroecologia come formula di sostenibilità e recupero dei saperi locali Angelo Belliggiano e Mauro Conti http://siba-ese.unisalento.it/index.php/prd/article/download/21530/18259
  • Agroecologia, Sovranità alimentare e resilienza dei sistemi produttivi di Miguel A. Altieri, Clara I. Nicholls, Luigi, 2015: Pontihttps://fondazionefeltrinelli.it/app/uploads/2019/04/Agroecologia-Miguel-A.-Altieri____.pdf

Grazie per l'attenzione