Musica nel Rinascimento - By Prof. Pastori
fabriziopastori73
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Transcript
MUSICA NEL RINASCIMENTO
By prof. Pastori
Idealmente il medioevo termina con la scoperta dell'America, così le nuove esplorazioni, lo sviluppo delle conoscenze tecniche, meccaniche, anatomiche ed ingenieristiche portano l'attenzione alle cose che l'uomo riesce a fare, l'uomo è centro dell'attenzione intellettuale, ma anche la realtà che lo circonda
Il passaggio dal medioevo al rinascimento tra il 1400 il 1500 è segnato da alcuni grandi cambiamenti anche in campo musicale. Nel medioevo la musica sacra era costituita dal canto gregoriano e dalle prime forme di polifonia, mentre la musica profana era patrimonio dei trovatori e trovieri e non era polifonica.
POLIFONIA RINASCIMENTALE XV SEC
ARS NOVA XIV SEC.
ARS ANTIQUA XIII SEC.
La parola chiave della musica rinascimentale è POLIFONIA La polifonia era già nata nel tardo Medioevo con la sovrapposizione di una voce di una voce su una melodia gregoriana (ars antiqua) e poi sviluppata ritmicamente e con graduale aumento delle voci (ars nova), ma la maturazione di questa tecnica compositiva avviene appunto nel rinascimento. Le voci hanno tutte la stessa importanza, nessuna prevale sulle altre.
Nel rinascimento la polifonia viene utilizzata sia in ambito sacro che in ambito profano mescolandosi anche all’utilizzo degli strumenti musicali (che sono migliorati grazie alle innovazioni tecnologiche) si diffonde la pratica della danza, in particolare si usava danzare su una serie di brani (la cosiddetta SUITE) che si altrenavano come ritmo e velocità.
La musica sacra polifonica si sviluppa presso le grandi cattedrali, mentre nei palazzi e castelli dei signori, i nobili ostentavano il loro potere e la loro ricchezza con la pratica del mecenatismo: poeti, letterati, scrittori, scultori e architetti e sono ospitati e pagati per lavorare presso i palazzi.
I musicisti più ricercati erano inizialmente quelli della scuola fiamminga, provenienti dalla regione delle fiandre compresa tra Belgio, Olanda e Francia del nord.
Info
Ecco l'ascolto di un brano dalla polifonia esagerata, addirittura 36 voci attribuito compositore fiammingo Johannes Ockeghem.
Un altro esempio di questa musica e della diffusione della scuola fiamminga è "El Grillo è buon cantore" scritta in italiano dal fiammingo Josquin Desprez nato intorno al 1450 nel nord della Francia ed attivo in Italia presso gli Sforza di Milano, come si capisce dalla lingua utilizzata.
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La musica sacra si divide come succede per la religione tra cattolici e protestanti. Clicca sull'icona e segui l'approfondimento.
La musica sacra polifonica in ambito cattolico del cinquecento è dominata dal genere della messa cantata e del mottetto, ed il più rappresentativo compositore è Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594) che scrive musiche dalla polifonia molto ricca.
La forma polifonica profana per eccellenza è il madrigale, composizione di solito a cinque voci in cui la musica cambia da strofa a strofa seguendo strettamente il testo con i cosiddetti madrigalismi (se il testo parla di salire verso il cielo, allora le note saliranno, se il testo parla della guerra, allora il suono sarà minacciose, il pianto sarà sottolineato da note discendenti e tristi ecc.)
Claudio Monteverdi musica un sonetto di Francesco Petrarca
Autore: Francesco Petrarca
Compositore: Claudio Monteverdi
Info
Or che ‘l ciel et la terra (Madrigale)
Info
Or che ‘l ciel et la terra e ‘l vento tace et le fere e gli augelli il sonno affiena, Notte il carro stellato in giro mena et nel suo letto il mar senz’onda giace, veggio, penso, ardo, piango; et chi mi sface sempre m’è inanzi per mia dolce pena: guerra è ‘l mio stato, d’ira et di duol piena, et sol di lei pensando ò qualche pace. Così sol d’una chiara fonte viva move ‘l dolce et l’amaro ond’io mi pasco; una man sola mi risana et punge; e perché ‘l mio martir non giunga a riva, mille volte il dì moro et mille nasco, tanto da la salute mia son lunge.
Invece, ora ... prova ad andare a caso in questo video da quasi 13 ore e scoprirai che la velocità è quasi sempre la stessa
Giga
Sarabanda
Corrente
Suite: successione di danze
LA SUITE è una composizione strumentale per la danza formata da una serie di brani di ritmo e velocità alternati (lento e veloce, 2/4, 3/4, 4/4). Può essere introdotta da un preludio o ouverture e poi la successioen più frequente è la serie: allemanda-corrente-sarabanda-giga, ma possono essere presenti anche minuetto, bourrée, gavotta, passacaglia, pavana, saltarello, ciaccona, ecc.