Cyber bulling awareness
SELENE COLUCCIA
Created on January 2, 2021
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Transcript
In questo percorso troverai:
1. La definizione di cyberbullismo, le caratteristiche principali del fenomeno e degli "attori" coinvolti
6. La Legge 71 del 2017
2. Un approfondimento sul fenomeno del bullismo tradizionale
3.Una riflessione sulle conseguenze psicologiche per la vittima e per chi esercita atti di bullismo
4. Alcuni consigli per difendersi dal cyberbullismo e spunti di riflessione per contribuire all'arricchimento di questo studio
7. Un approfondimento sulla relazione tra covid e cyberbullismo
5. Un approfondimento sulla "netiquette", l'etica in rete.
8. Video, link utili e materiali di approfondimento.
9. Qualche indicazione su attitvità da svolgere dopo lo studio, così da trasformare le conoscenze in competenze, consolidando il sapere e le buone pratiche.
Definizione di cyberbullismo
Il cyberbullismo è la forma più moderna del bullismo tradizionale, la sua evoluzione in chiave tecnologica, che sfrutta i nuovi mezzi di comunicazione per perpetrare le molestie.
Secondo la definizione di uno dei più importanti studiosi di bullismo, Peter Smith, per cyberbullismo si intende "una forma di prevaricazione volontaria e ripetuta, attuata attraverso un testo elettronico, agita contro un singolo o un gruppo con l'obiettivo di ferire e mettere a disagio la vittima di tale comportamento che non riesce a difendersi".
Il cyberbullismo o bullismo elettronico comprende quindi tutte le forme di prevaricazione e prepotenze tra coetanei messe in atto attraverso e-mail, messaggi con i cellulari, chat, blog, siti internet, immagini o video diffusi sulla rete. L'obiettivo del bullo è sempre lo stesso: molestare la vittima, minacciarla, deriderla
Il bullismo
Il bullismo è un fenomeno complesso e composito, che accompagna la storia dell'uomo forse da sempre; se ne trovano tracce in biografie e autobiografie di diversi personaggi (restando nel campo dell'infanzia, possiamo citare anche Roald Dahl e le sue esperienze raccontate in Boy), così come nella letteratura, classica e moderna, di ogni parte del mondo.
Non si può parlare di cyber-bullismo senza prima parlare di bullismo: il cyber-bullismo non è infatti nient'altro che la versione tecnologica del fenomeno bullismo, che segue gli andamenti sociali e culturali e ne prende la forma
Il termine bullismo deriva dall'inglese bullying, di cui è la traduzione letterale, ma non è l'unico termine utilizzato: il nord Europa usa parole (mobbing, mobbning) che derivano dall'inglese mob, termine, usato per la prima volta in questo senso da Heinemann nel 1972, che si riferisce a molestie messe in atto, generalmente, da un gruppo di persone, ma che può essere utilizzato anche nel caso le molestie siano opera di un singolo.
- I tentativi di trovare una definizione al bullismo sono stati numerosi, a partire da quelli di Olweus, pioniere negli studi sul bullismo. Olweus dà una prima definizione, nel 1986: "uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più compagni".
- Stephenson e Smith, invece, lo definiscono come "un'interazione in cui un individuo o un gruppo di individui più dominanti causano intenzionalmente sofferenze a un individuo o a un gruppo di individui meno dominanti".
Le caratteristiche principali del bullismo sono:
- l'intenzionalità: il bullo, o il gruppo di bulli, mette intenzionalmente in atto dei comportamenti (di vario genere: fisici, verbali, psicologici) che hanno come conseguenza quella di fare del male, offendere, recar danno o disagio alla vittima;
- la sistematicità, o persistenza: il bullismo è protratto nel tempo, ripetuto, non è un episodio unico, isolato;
- l'asimmetria: le forze in campo sono in disequilibrio, per numero (un gruppo contro una vittima sola), per età (un alunno più grande contro uno più piccolo), per carisma o potere (un alunno popolare contro uno isolato).
Il bullismo può inoltre essere:
- diretto (fisico o verbale): vi sono degli attacchi rivolti alla vittima, che possono prendere forma di aggressioni fisiche, attacchi verbali, prese in giro, smorfie, gesti;
- indiretto: questo tipo di bullismo non vede attacchi, bensì l'esclusione della vittima, il rifiuto, anche tramite voci e pettegolezzi, e mira alla sua distruzione sociale.
I protagonisti del bullismo.
Sono sei le figure identificate come protagoniste del fenomeno del bullismo, ovvero:
– il bullo: colui che attua la prevaricazione;
– la spalla del bullo, il suo aiutante, che non svolge un ruolo primario;
– il gregario, o sostenitore del bullo: sostiene in modo indiretto il comportamento del bullo, per esempio tramite incitamento o approvazione;
– la vittima;
– il difensore della vittima;
– lo spettatore esterno, che non prende posizione.
Tipologie di «bullo»
- il bullo aggressivo: è probabilmente popolare, piuttosto sicuro di sé, spavaldo, concentrato su se stesso e insensibile ai sentimenti altrui. È un soggetto difficile, che mette a dura prova insegnanti e genitori; è necessario dargli regole e limiti molto chiari e definiti, premiando i comportamenti positivi e punendo quelli negativi;
- il bullo seguace o passivo: meno sicuro e popolare degli altri, è un individuo che si aggrega al gruppo di bulli e finisce per sopraffare per non essere sopraffatto;
- il bullo ansioso: spesso sia vittima che bullo, allo stesso tempo. Non gode di popolarità tra i compagni e spesso il suo andamento scolastico è negativo. I suoi atti di bullismo sono un modo per richiamare l'attenzione su di sé;
- il bullo temporaneo: agisce in seguito a un evento traumatico, che lo porta a diventare aggressivo. Il bullismo a cui dà vita, tende a scomparire nel momento in cui si placano le emozioni che ne hanno provocato l'origine.
- N.B.: I BULLI SONO SIA MASCHI CHE FEMMINE.
Indicatori del possibile bullo:
- prende in giro ripetutamente i compagni, denigra, calunnia, intimidisce, umilia, minaccia, comanda, domina, sottomette, deride
- aggredisce fisicamente i compagni con calci, pugni, spintoni
- danneggia o ruba gli oggetti altrui;
- rovina i vestiti, esclude intenzionalmente dal gruppo dei pari, isola.
La vittima
- mostra generalmente autostima bassa, incapacità di difendersi, ansietà. Manca di assertività, ed è per questo che è facilmente presa di mira dai bulli.
Possibili indicatori della presenza in classe di una vittima
- è preso ripetutamente in giro in modo pesante, offeso, denigrato, umiliato, deriso, sottomesso, dominato, minacciato, ridicolizzato;
- è aggredito fisicamente, picchiato, preso a pugni e a calci, spinto;
- subisce il furto, il danneggiamento e la dispersione di oggetti o beni materiali (libri, denaro…);
- presenta lividi, graffi , ferite, tagli o vestiti stracciati a cui non può essere data una spiegazione naturale;
- si dimostra indifeso e reagisce agli scontri e ai litigi con il ritiro o il pianto. È spesso solo ed escluso dal gruppo dei compagni nei momenti di ricreazione;
- potrebbe non avere nessun buon amico in classe;
- appare depresso e ha facilità al pianto;
- subisce un calo improvviso o graduale nel rendimento scolastico;
- ha difficoltà a parlare in classe;
- dimostra ansia e insicurezza;
- ricerca la vicinanza degli adulti nei momenti di ricreazione.
Il ruolo dei “GREGARI”
- Capita spesso che a perpetrare atti di bullismo sia un gruppo; questo offre svariati vantaggi: innanzitutto la protezione reciproca, sia nei confronti della vittima, sia nei confronti dell'adulto
- I gregari scelgono di seguire il loro “leader”, di uniformarsi e conformarsi, generalmente per desiderio di aggregazione, per non rimanere isolati, bisogno tipico dell'età della crescita; per ottenere di far parte nel gruppo, i gregari accettano anche di condividere valori e comportamenti negativi
Gli spettatori
- difensori della vittima: il loro comportamento può essere parte anche importante della soluzione del problema bullismo, spingendo indirettamente la vittima stessa a reagire in qualche modo.
- I sostenitori del bullo sono tutti quegli individui che, pur non prendendo parte agli atti aggressivi, incitano il bullo, ne ridono, o in qualsiasi modo fanno capire che appoggiano il suo comportamento.
- Spettatori passivi: il messaggio che passa alla vittima è quello di essere lasciata da sola e di doversela cavare per conto proprio.
IL BULLISMO non è un reato in sé, ma possono essere punite le sue diverse manifestazioni:
- percosse (articolo 581 del Codice Penale),
- lesioni (art. 582),
- danneggiamento alle cose (art. 635),
- ingiuria (art. 594),
- diffamazione (art. 595),
- molestia o disturbo alle persone (art. 660),
- minaccia (art. 612),
- atti persecutori, o stalking (art. 612 bis),
- sostituzione di persona (art. 494).
E' punibile il reato sia che avvenga in persona, sia che abbia luogo in rete: per esempio, lo stalking tramite email e messaggi su social network, la sostituzione di persona tramite creazione di profili a nome di altri, e così via – sono comprese quindi nel discorso le manifestazioni di cyber-bullismo.
Il termine deriva dall'inglese bullying (to bull) che significa "usare prepotenza, maltrattare, intimidire, intimorire".
- anonimato: il bullo che agisce da dietro un computer o un telefonino si sente ancora più forte del bullo tradizionale, in quanto ha dalla sua la percezione di rimanere nell’ombra e quindi sperimenta un senso di protezione della propria identità;
Facciamo il punto
Il bullo o la bulla agiscono prevalentemente nel tempo scuola e in ogni caso in presenza, dunque in un arco di tempo circoscritto.
Cyberbullo e cyberbulla invece?
Si possono aggiungere altre differenze a riguardo?
Per quali motivi agisce il cyberbullo?
Una pausa per riflettere:
- Il cyberbullo in genere compie azioni di prepotenza per ottenere popolarità all'interno di un gruppo, per divertimento o semplicemente per noia.
AVVIARE UNA DISCUSSIONE:
SEI D'ACCORDO CON LE AFFERMAZIONI ELENCATE NELLA SLIDE?
CORRISPONDONO FORSE AD UN PUNTO DI VISTA CHE E' QUELLO DEGLI ADULTI, LONTANO DALLA REALTA' IN CUI SONO IMMERSI I GIOVANI?
POSSIAMO INDICARE ALTRE MOTIVAZIONI OPPURE L'ELENCO CI SEMBRA COMPLETO?
Recentemente, le categorizzazioni del cyberbullismo sono state schematizzate in quattro principali tipologie di comportamento (Nocentini et. al., 2010).
Il bullo come "sgrammaticato sociale".
Cyberbullying: Labels, Behaviours and Definition in Three European Countries
a cura di
Annalaura Nocentini,
Juan Calmaestra,
Anja Schultze-Krumbholz, Herbert Scheithauer,
Rosario Ortega,
Ersilia Menesini (2010)
https://www.youtube.com/watch?v=6eX-Xg29X7c&feature=emb_logo
Nel corso delle analisi e delle ricerche sul bullismo online, la direttrice del ‘Center for safe and responsible internet use’ ha identificato le seguenti categorie nell’ambito delle quali si inseriscono i diversi comportamenti attraverso i quali vengono attuate minacce e molestie:
Per riflettere insieme
COME POTREMMO CLASSIFICARE IL "REVENGE PORN"?
QUALI CONSIDERAZIONI POTREMMO CONDIVIDERE SUL RECENTE CASO DI CRONACA DELLA MAESTRA VITTIMA DI REVENGE PORN CHE HA SUBITO IL LICENZIAMENTO?
https://torino.repubblica.it/cronaca/2020/12/15/news/maestra_revenge_porn_licenziata_processo_preside_fatela_sbagliare-278482790/
Conseguenze psicologiche del cyberbullismo sulle vittime
E sul bullo o la bulla stessi?
Conseguenze per il/la bullo/a:
basso rendimento scolastico, aumento dell’aggressività, incapacità di rispettare le regole, comportamenti devianti e criminali che possono svilupparsi nel tempo;
https://www.youtube.com/watch?v=8QqQ5TK-e8Q
Alcuni accorgimenti per difendersi dal Cyberbullo
- non dare corda al persecutore: supplicarlo di smettere, rispondergli per le rime o mostrarsi arrabbiati a volte non fa che aumentare il suo interesse;
- si può inviare un unico messaggio con scritto che i genitori sono stati informati e hanno sporto denuncia alla Polizia;
- se i fatti sono prolungati e gravi contattare la Polizia Postale e delle Comunicazioni o i Carabinieri;
- segnalare i messaggi del cyberbullo e bloccarne l'account;
- segnalare il comportamento del cyberbullo all'amministratore del gruppo;
- parlare con i genitori o con un adulto di riferimento - ovviamente anche con gli insegnanti! - precede tutte queste azioni, quindi aprirsi alla comunicazione.
https://www.youtube.com/watch?v=0uRa6ZI_cVc&t=10s
- Rispettare la NETIQUETTE per fronteggiare il cyberbullismo;
Definizione
- L'ABC della netiquette in un breve video
https://treccani.it/vocabolario/netiquette
https://www.youtube.com/watch?v=HvTeVvet02c&feature=emb_logo
https://www.youtube.com/watch?v=xCiGT3tvKCQ&feature=emb_logo
Avviare una discussione
https://www.repubblica.it/salute/2020/11/12/news/con_il_covid_aumentano_i_casi_di_cyberbullismo_e_le_dipendenze-274129905/
Sei d'accordo con quanto si dice nel video?
Hai informazioni da aggiungere o esperienze da condividere, nel rispetto della privacy delle persone eventualmente coinvolte?
Hai suggerimenti da dare a docenti e genitori?
Durante i mesi delle restrizioni dovute alla diffusione del virus sars-cov2, sono approdati alla luce della ribalta anche fatti di cronaca riguardanti le maxi - risse.
Sei al corrente della moda delle risse in piazza organizzate sui social (a Roma, Gallarate, Parma)? Qual è la tua opinione a riguardo? E' un fenomeno recente, oppure già datato, forse aggravatosi negli ultimi tempi?
Puoi effettuare una ricerca nel web e condividere poi le informazioni in classe, con docenti e compagni, anche sotto forma di saggio o articolo di giornale.
https://www.corriere.it/cronache/21_gennaio_09/parma-maxi-rissa-giovani-centro-coinvolte-almeno-cinquanta-persone-775ace9c-52a6-11eb-bd49-c1eb648dc155.shtml
Legge per contrastare il cyberbullismo approvata alla Camera il 17 maggio 2017
Nella seduta del 17 maggio 2017, la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge n. 3139-B recante "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo", già approvata con modifiche dal Senato il 31 gennaio 2017.
Clicca qui per il testo integrale della legge, pubblicato in Gazzetta Ufficiale
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/06/3/17G00085/sg
Obiettivo della legge
Il provvedimento intende contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche
Nota bene!
La legge riguarda i minori, li tutela sia che si trovino nella posizione di vittime, sia che si trovino nella posizione di aver commesso l'illecito. La legge ha uno scopo preventivo, oltre che di tutela.
Non riguarda i maggiorenni, per le cui azioni si fa ricorso direttamente al codice penale!
Si confrontino, a tale proposito, alcuni degli articoli già menzionati:
- percosse (articolo 581 del Codice Penale),
- lesioni (art. 582),
- danneggiamento alle cose (art. 635),
- ingiuria (art. 594),
- diffamazione (art. 595),
- molestia o disturbo alle persone (art. 660),
- minaccia (art. 612),
- atti persecutori, o stalking (art. 612 bis),
- sostituzione di persona (art. 494).
E' punibile il reato sia che avvenga in persona, sia che abbia luogo in rete: per esempio, lo stalking tramite email e messaggi su social network, la sostituzione di persona tramite creazione di profili a nome di altri, e così via – sono comprese quindi nel discorso le manifestazioni di cyber-bullismo.
Oscuramento del web: la vittima di cyberbullismo, che abbia compiuto almeno 14 anni - così come i genitori o esercenti la responsabilità sul minore - può inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un'istanza per l'oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi altro dato personale del minore, diffuso nella rete internet. Se non si provvede entro 48 ore, l'interessato può rivolgersi al Garante della Privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore.
Il dirigente scolastico che venga a conoscenza di atti di cyberbullismo ne informa tempestivamente i soggetti esercenti la responsabilita' genitoriale ovvero i tutori dei minori coinvolti e attiva adeguate azioni di carattere educativo.
Informativa alle famiglie, sanzioni in ambito scolastico
Ammonimento da parte del questore: è stata estesa al cyberbullismo la procedura di ammonimento prevista in materia di stalking (art. 612-bis c.p.).
-al Dirigente e/o al docente referente antibullismo- ad un docente del proprio consiglio di classe- allo psicologico, se presente nell'istituto- anche tramite mail all'indirizzo di posta istituzionale
- seguirà l'individuazione e la condivisione di un percorso educativo da proporre allo studente con l’appoggio e la collaborazione della famiglia;- monitoraggio del comportamento di tutti gli studenti coinvolti (vittima e bullo) con possibilità di attivare interventi educativi di rinforzo.
https://www.youtube.com/watch?v=kXhZ1DZBW6g&feature=emb_logo
Al seguente indirizzo, http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/6732688 come accennavamo sopra, è possibile trovare il modulo di cui all’art. 2, co. 2, della legge 71/2017, ossia la segnalazione da inoltrare all’Autorità garante della Privacy nel caso in cui il titolare del trattamento dati non abbia rimosso o bloccato i contenuti vessatori sulla rete, a seguito della richiesta della vittima di cyberbullismo.
Link al sito con documentazione completa
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/6732688
Cliccare sui pulsanti presenti sullo schermo di questo pc per la consultazione di siti web che supportano le politiche di contrasto al cyberbullismo
https://www.generazioniconnesse.it/site/it/home-page/
https://anticyberbullismo.it/
CNAC - www.anticyberbullismo.it - Centro nazionale anti-cyberbullismo
https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/cyberbullismo-cose-la-normativa-il-reato-il-quadro-tra-legge-e-psicologia/
https://www.poliziadistato.it/articolo/236
https://azzurro.it/
https://www.commissariatodips.it/
http://www.carabinieri.it/cittadino/consigli/tematici/questioni-di-vita/il-bullismo/il-bullismo
Il "safer intenet day" (SID)
LINEE DI ORIENTAMENTO per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo
M.I. piano azioni contro bullismo e cyberbullismo
CLICCA QUI PER SCARICARE IL DOCUMENTO IN FORMATO PDF
https://www.generazioniconnesse.it/site/it/sid-2020/
https://www.istruzione.it/allegati/2016/Piano_azioni_definitivo.pdf
https://www.youtube.com/watch?v=S0t39JoghVM
https://www.youtube.com/watch?v=RX2waGQITOs
https://www.youtube.com/watch?v=MS91knuzoOA
Reperire informazioni su fatti di cronaca relativi al cyberbullismo e ipotizzare un piano di interventi per fronteggiare il problema. Si possono tenere presenti anche avvenimenti di cui si ha una personale conoscenza; in ogni caso si faccia rigorosamente attenzione al rispetto della privacy delle persone interessate.
Costruire un prodotto digitale (power point, video, infografica, altro...) alternativo a questo che è stato illustrato in classe, per sensibilizzare i coetanei, oppure i genitori, in merito ai temi trattati.
Sviluppare in forma di testo espositivo-argomentativo delle riflessioni personali in merito agli argomenti trattati in questo percorso.
Attenzione: qualsiasi attività si scelga, deve essere condotta sulla base delle conoscenze acquisite, in termini di normativa, indicazioni, protocolli.
Scrivere un articolo di giornale in cui si riporta la notizia di un caso di cyberbullismo, descrivendo i fatti accaduti e le soluzioni adottate, e immaginandone la pubblicazione sulla "Gazzetta del Landi"