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Facciamo la nostra parte per rendere migliore il web

Liceo scientifico e linguistico A. Landi - VelletriPercorso di Educazione civica e ambientale.

Basic guide to create an awesome presentation

Acquisire consapevolezza sui rischi del cyberbullismo. Prevenirlo. Contrastarlo.

Cyber bulling awareness

9. Qualche indicazione su attitvità da svolgere dopo lo studio, così da trasformare le conoscenze in competenze, consolidando il sapere e le buone pratiche.

8. Video, link utili e materiali di approfondimento.

5. Un approfondimento sulla "netiquette", l'etica in rete.

7. Un approfondimento sulla relazione tra covid e cyberbullismo

4. Alcuni consigli per difendersi dal cyberbullismo e spunti di riflessione per contribuire all'arricchimento di questo studio

3.Una riflessione sulle conseguenze psicologiche per la vittima e per chi esercita atti di bullismo

2. Un approfondimento sul fenomeno del bullismo tradizionale

6. La Legge 71 del 2017

1. La definizione di cyberbullismo, le caratteristiche principali del fenomeno e degli "attori" coinvolti

In questo percorso troverai:

Per «cyberbullismo» si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identita', alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonche' la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o piu' componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.

Definizione di cyberbullismo

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Etimologia del termine bullismo

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N.B.Bullismo e Codice Penale

Il cyberbullismo è la forma più moderna del bullismo tradizionale, la sua evoluzione in chiave tecnologica, che sfrutta i nuovi mezzi di comunicazione per perpetrare le molestie. Il cyberbullismo è un fenomeno nato negli ultimi anni tra i ragazzi e viene messo in atto attraverso internet, telefoni cellulari o computer. Secondo la definizione di uno dei più importanti studiosi di bullismo, Peter Smith, per cyberbullismo si intende "una forma di prevaricazione volontaria e ripetuta, attuata attraverso un testo elettronico, agita contro un singolo o un gruppo con l'obiettivo di ferire e mettere a disagio la vittima di tale comportamento che non riesce a difendersi". Il cyberbullismo o bullismo elettronico comprende quindi tutte le forme di prevaricazione e prepotenze tra coetanei messe in atto attraverso e-mail, messaggi con i cellulari, chat, blog, siti internet, immagini o video diffusi sulla rete. L'obiettivo del bullo è sempre lo stesso: molestare la vittima, minacciarla, deriderla

Uno sguardo al bullismo tradizionale

Facciamo il punto

Caratteristiche del cyberbullismo che lo differenziano dal bullismo tradizionale

- anonimato: il bullo che agisce da dietro un computer o un telefonino si sente ancora più forte del bullo tradizionale, in quanto ha dalla sua la percezione di rimanere nell’ombra e quindi sperimenta un senso di protezione della propria identità; - irreperibilità: è vero che qualsiasi cosa pubblicata o scritta su internet lascia una traccia, ma è altrettanto vero che tale traccia può essere scoperta da esperti e non da una vittima di prepotenze;- spavalderia: la protezione che il bullo sente di avere grazie all’anonimato e alla irreperibilità, rende le sue azioni prive di freni inibitori, senza riserve morali su ciò che dice e fa; - ampliamento spazio-temporale: ogni azione ha sul web una risonanza tale che trascende le tradizionali barriere spazio-temporali, infatti una sola informazione divulgata a molte persone attraverso Internet o telefoni cellulari, può arrecare danno alla vittima indipendentemente dalla sua ripetizione, potendo non solo essere vista e trasmessa da molte persone in tempi diversi, ma essere inoltre amplificata nel tempo e nello spazio.

- Il cyberbullo in genere compie azioni di prepotenza per ottenere popolarità all'interno di un gruppo, per divertimento o semplicemente per noia. - Un accesso alla rete senza controllo da parte degli adulti: sia il bullo che la vittima navigano su Internet senza un controllo da parte dei genitori o di qualche adulto. - Fruizione di contenuti digitali nei quali ci sono anche incitazioni esplicite alla violenza. - Utilizzo di webcam e social network che possono favorire la diffusione di immagini o informazioni personali.- Utilizzo molto frequente di videogiochi violenti che rafforzano nel cyberbullo l'idea che minacce o insulti sul Web siano solo virtuali e quindi un gioco.

Una pausa per riflettere:

Per quali motivi agisce il cyberbullo?

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Il bullo come "sgrammaticato sociale".Un video:

Recentemente, le categorizzazioni del cyberbullismo sono state schematizzate in quattro principali tipologie di comportamento (Nocentini et. al., 2010). 1. scritto-verbale, comportamenti messi in atto tramite telefoni cellulare, messaggi scritti, e-mail, messaggi istantanei, chat, blog, social network;2. visiva, inviare o diffondere video o foto compromettenti attraverso telefoni cellulari o Internet; 3. esclusione, escludere intenzionalmente qualcuno da un gruppo on-line; 4. impersonificazione, prendere o rivelare informazioni personali, usando un diverso nome ed account.

Le categorizzazioni del Cyberbullismo

Per riflettere insieme

Nel corso delle analisi e delle ricerche sul bullismo online, la direttrice del ‘Center for safe and responsible internet use’ ha identificato le seguenti categorie nell’ambito delle quali si inseriscono i diversi comportamenti attraverso i quali vengono attuate minacce e molestie: • Flaming: messaggi offensivi e/o volgari inviati solitamente su forum e siti di discussione online.• Harassment (molestie): inviare in maniera ossessiva e ripetuta messaggi contenenti insulti. • Put-downs (denigrazione): inviare messaggi, tramite sms, mail e post, a più destinatari conl’intento di danneggiare la reputazione della vittima.• Masquerade (sostituzione di persona): rubare l’identità della vittima con l’obiettivo di pubblicare a suo nome contenuti volgari. • Exposure (rivelazioni): rendere pubbliche le informazioni private della vittima. • Trickery (inganno): conquistare la fiducia di una persona per carpire informazioni private e/o imbarazzanti con la finalità di renderle pubbliche. • Exclusion (esclusione): escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per ferirla. • Cyberstalking (cyber-persecuzione): molestare e denigrare ripetutamente per incutere paura e terrore in riferimento all’incolumità fisica. • Happy slapping: molestare fisicamente con lo scopo di riprendere l’aggressione e pubblicare il video sul web.

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E sul bullo o la bulla stessi?

Le conseguenze psicologiche e le ripercussioni del fenomeno, anche in questo contesto, sono simili a quelle del bullismo tradizionale; dunque può esserci un intenso livello soggettivo di sofferenza che va ad interessare l’area individuale e relazionale delle vittime con effetti anche gravi sull’autostima, sulle capacità socio affettive, sul senso di autoefficacia, sull’identità personale. Possono riscontrarsi anche difficoltà scolastiche, ansia, depressione e, nei casi più estremi, pulsioni suicide.

Conseguenze psicologiche del cyberbullismo sulle vittime

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Qualche consiglio da parte di chi non è un boomer:

  • non dare corda al persecutore: supplicarlo di smettere, rispondergli per le rime o mostrarsi arrabbiati a volte non fa che aumentare il suo interesse;
  • si può inviare un unico messaggio con scritto che i genitori sono stati informati e hanno sporto denuncia alla Polizia;
  • se i fatti sono prolungati e gravi contattare la Polizia Postale e delle Comunicazioni o i Carabinieri;
  • segnalare i messaggi del cyberbullo e bloccarne l'account;
  • segnalare il comportamento del cyberbullo all'amministratore del gruppo;
  • parlare con i genitori o con un adulto di riferimento - ovviamente anche con gli insegnanti! - precede tutte queste azioni, quindi aprirsi alla comunicazione.

Alcuni accorgimenti per difendersi dal Cyberbullo

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- Rispettare la NETIQUETTE per fronteggiare il cyberbullismo; consigli utili anche per i genitori - Cos'è la netiquette? Definizione - L'ABC della netiquette in un breve video

Avviare una discussione

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Guarda il video pubblicato da Repubblica.it

Covid e cyberbullismo

APPROFONDISCI

LEGGE 71/2017 Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo.Promotrice della legge: la senatrice Elena Ferrara

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Clicca qui per il testo integrale della legge, pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Nella seduta del 17 maggio 2017, la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge n. 3139-B recante "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo", già approvata con modifiche dal Senato il 31 gennaio 2017.

Legge per contrastare il cyberbullismo approvata alla Camera il 17 maggio 2017

Nota bene!

Il provvedimento intende contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche

Obiettivo della legge

Di seguito i passaggi salienti del provvedimento legislativo

Oscuramento del web: la vittima di cyberbullismo, che abbia compiuto almeno 14 anni - così come i genitori o esercenti la responsabilità sul minore - può inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un'istanza per l'oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi altro dato personale del minore, diffuso nella rete internet. Se non si provvede entro 48 ore, l'interessato può rivolgersi al Garante della Privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore.

Informativa alle famiglie, sanzioni in ambito scolastico

Il dirigente scolastico che venga a conoscenza di atti di cyberbullismo ne informa tempestivamente i soggetti esercenti la responsabilita' genitoriale ovvero i tutori dei minori coinvolti e attiva adeguate azioni di carattere educativo.

Ammonimento da parte del questore: è stata estesa al cyberbullismo la procedura di ammonimento prevista in materia di stalking (art. 612-bis c.p.).In caso di condotte di ingiuria (art. 594 c.p.), diffamazione (art. 595 c.p.), minaccia (art. 612 c.p.) e trattamento illecito di dati personali (art. 167 del codice della privacy) commessi mediante internet da minori ultraquattordicenni nei confronti di altro minorenne, fino a quando non è proposta querela o non è presentata denuncia è applicabile la procedura di ammonimento da parte del questore. A tal fine il questore convoca il minore, insieme ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale; gli effetti dell'ammonimento cessano al compimento della maggiore età.

RICAPITOLANDO: il protocollo da seguire a scuola.

- SALVARE IL MATERIALE con cui attestare le molestie ricevute, e custodirlo in modo sicuro. - SEGNALARE l’episodio di bullismo da parte della vittima o di chi ne sia a conoscenza con comunicazione -al Dirigente e/o al docente referente antibullismo - ad un docente del proprio consiglio di classe- allo psicologico, se presente nell'istituto- anche tramite mail all'indirizzo di posta istituzionale - LA SCUOLA CONVOCHERA' NELLE SEDI OPPORTUNE i genitori/tutori dello studente artefice dell’atto di bullismo e quelli della vittima per un incontro ed una prima riflessione condivisa;- seguirà l'individuazione e la condivisione di un percorso educativo da proporre allo studente con l’appoggio e la collaborazione della famiglia;- monitoraggio del comportamento di tutti gli studenti coinvolti (vittima e bullo) con possibilità di attivare interventi educativi di rinforzo.

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Per completezza ricordiamo che in caso di episodi di bullismo e cyberbullismo, la vittima, anche minorenne, può rivolgersi direttamente alle forze dell'ordine, da sempre schierate in prima linea anche contro illeciti di questo tipo.

Link al sito con documentazione completa

Al seguente indirizzo, http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/6732688 come accennavamo sopra, è possibile trovare il modulo di cui all’art. 2, co. 2, della legge 71/2017, ossia la segnalazione da inoltrare all’Autorità garante della Privacy nel caso in cui il titolare del trattamento dati non abbia rimosso o bloccato i contenuti vessatori sulla rete, a seguito della richiesta della vittima di cyberbullismo.Il modulo va inviato all’indirizzo di posta elettronica: cyberbullismo@gpdp.it; esso contiene lo schema con cui il reclamante, dopo aver fornito le sue generalità, deve elencare i comportamenti integranti l’azione vessatoria nei suoi confronti (molestie, ingiurie, ricatti e altro), il sito o il social o l’indirizzo email ove questo è avvenuto, allegare tutto quanto comprovi i fatti (video, foto, screenshot) e descrivere brevemente le azioni vessatorie; infine, richiedere all’Autorità Garante della Privacy la rimozione o il blocco dei contenuti lesivi, dopo aver esplicitato che il titolare del trattamento dati, dietro richiesta, non ha provveduto a quanto prescritto in proposito. Uno strumento in più, uno strumento utile, per una problematica delicata ed importante.

Polizia postale, Telefono Azzurro, Polizia di Stato e Carabinieri

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Generazioni connesse e CNAC (Centro nazionale anti cyberbullismo)

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Cliccare sui pulsanti presenti sullo schermo di questo pc per la consultazione di siti web che supportano le politiche di contrasto al cyberbullismo

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M.I. piano azioni contro bullismo e cyberbullismo

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MATERIALI DI APPROFONDIMENTO

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LINEE DI ORIENTAMENTO per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo

Il "safer intenet day" (SID)

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Mai più un banco vuoto

Il caso di Carolina Picchio

Storie di cronaca

Listen

Per concludere...

Fonte: www.reddit.com

"Jeremy", dei Pearl Jam. Ispirata ad un fatto di cronaca.

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Sulla base del testo della Legge 71/17 , dei documenti e delle indicazioni condivisi in questo percorso...

Con la guida del docente, scegliete un'attività da svolgere per consolidare le conoscenze apprese e trasformarle in competenze. Di seguito ve ne sono elencate alcune a titolo di esempio:

ORA TOCCA A VOI

Per le restanti sezioni, questo lavoro è corredato da link che direttamente rimandano ai siti web utili alla trattazione dell'argomento.

Note finali

Per le informazioni contenute in questa presentazione è stato consultato e in parte ripreso e rielaborato il lavoro della dott.ssa Giuseppina Bruna, collaboratrice dell'Ente di formazione Eurosofia (Soggetto Qualificato dal MIUR per la formazione del personale della Scuola ai sensi della direttiva n. 170/2016 ).Il materiale è stato messo a disposizione dei docenti che hanno seguito il corso di formazione organizzato dal suddetto Ente, dal titolo "Cyberbullismo e social network: Didattica e Metodologie per la difesa dei pericoli in rete", nell'estate del 2017.

Scrivere un articolo di giornale in cui si riporta la notizia di un caso di cyberbullismo, descrivendo i fatti accaduti e le soluzioni adottate, e immaginandone la pubblicazione sulla "Gazzetta del Landi"

Attenzione: qualsiasi attività si scelga, deve essere condotta sulla base delle conoscenze acquisite, in termini di normativa, indicazioni, protocolli.

Sviluppare in forma di testo espositivo-argomentativo delle riflessioni personali in merito agli argomenti trattati in questo percorso.

Costruire un prodotto digitale (power point, video, infografica, altro...) alternativo a questo che è stato illustrato in classe, per sensibilizzare i coetanei, oppure i genitori, in merito ai temi trattati.

Reperire informazioni su fatti di cronaca relativi al cyberbullismo e ipotizzare un piano di interventi per fronteggiare il problema. Si possono tenere presenti anche avvenimenti di cui si ha una personale conoscenza; in ogni caso si faccia rigorosamente attenzione al rispetto della privacy delle persone interessate.

Alcuni esempi di attività da svolgere: