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Aspettando il Natale in DDI: riflessioni, sensazioni e tanto altro

Transcript

La Corona dell'avvento durante la DDI,sensazioni, riflessioni e....tanto altro I.C.Giovan Battista Nicolosi classe III B

Siamo tutti a casa, la scuola mi manca tanto! Chi l'avrebbe mai detto ! Che Natale insolito, non si respira la stessa aria degli altri anni e non ho più la spensieratezza di prima. Non vedo i miei compagni da tanto tempo, la video lezione non mi da la stessa "magia" dello stare in classe con Fede, Giulio, Benedetta, Martina, Giovanni e gli altri, mi sento smarrita e indifesa. La prima domenica d'Avvento ci richiama alla pazienza ,per me significa saper aspettare di tornare a scuola con i miei compagni. Virginia III B

Le 4 candele

I dolci tipici di Paternò durante il periodo Natalizio sono le mezzelune, gustose e ricche di ogni tipo di farcitura.... Eccovi la ricetta per la preparazione: Ingredienti

  • 250 g Farina 00
  • 100 g Burro
  • 100 g Zucchero
  • 2 uova piccole
  • q.b. Vaniglia
  • 1 pizzico Sale
  • mezza bustine Lievito in polvere per dolci
  • Preparazione:
    • In una ciotola riunite la farina, il lievito, lo zucchero, la vaniglia e un pizzico di sale. Aggiungete quindi il burro morbido a pezzetti, lavorate incorporandolo alla farina con le dita e infine fate la classica fontana.
    • Sgusciate al centro le uova, quindi impastate, formate un panetto sodo e omogeneo, se è troppo morbido mettete in frigo per mezz’oretta, altrimenti potrete stenderlo subito.
    • Con il mattarello quindi stendete l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato oppure sulla carta da forno. La sfoglia dovrà avere uno spessore di poco più i mezzo centimetro, quindi non troppo sottile mi raccomando, altrimenti in cottura potrebbero spaccarsi. Con un coppapasta rotondo di circa 10 cm (o un bicchiere o una tazza) ricavate dalla pasta frolla dei cerchi. Mettete al centro un cucchiaino abbondante di nutella, quindi richiudete a metà premendo i bordi con una forchetta per sigillarli bene.
    • Sistemate tutte le mezzelune di pasta frolla alla nutella su una teglia rivestita con carta da forno, quindi infornate in forno caldo a 180 °C in modalità statica per circa 15 minuti. Sfornate infine i biscotti ripieni quando li vedrete dorati, quindi spolverizzate subito con lo zucchero a velo e lasciateli raffreddare completamente prima di servire.

A dire il vero mi sembra di vivere in un mondo surreale, più sto a casa e più non voglio uscire. Ho paura, tanta paura! Mi spaventa moltissimo questo virus, non voglio ammalarmi e non voglio che i miei si ammalino, non saprei cosa fare. La mia casa è il mio nido, il mio guscio, la mia oasi felice, ma so che non posso vivere solo fra queste quattro mura. Mi terrorizza tutto ormai, ma più di tutto mi terrorizza l' impossibilità di non poter più avere quelle certezze che avevo conquistato con tanta difficoltà. Giulio III B....dimenticavo... sono autistico

La seconda settimana di avvento ci fa riflettere sulla Speranza. In questo terribile momento nessuno deve perdere la speranza di vivere nonostante le difficoltà. La voce di un amico, l'aiuto di un parente o anche di uno sconosciuto possono essere la tua Speranza. Non abbatterti mai!

Altra tradizione ricca di immagini suggestive è il Presepe vivente del borgo della Gancia della nostra meravigliosa città.

All'inizio sembrava tutto normale! Solo alcune novità: la mascherina, il distanziamento, l'igienizzante per le mani, i professori che ci ripetevano sempre di stare molto attenti alle regole anti-covid 19,però eravamo tutti insieme nella nostra classe. Ora non mi sembra neanche Natale senza la tombola della Prof. Zerillo. Faccio fatica a studiare, a dormire, però non perdo la gioia di vivere pensando a un domani migliore. Federica III B

Terza settimana d'Avvento "Gaudete". Balla con noi

Una particolare attenzione merita ‘A cunzata d’a Cona; addobbo degli altarini e delle Icone, che per la maggior parte raffiguravano la Sacra Famiglia. L’edicola votiva veniva adornata da ramoscelli di biancospino, ferro filato, asparagi e cotone idrofilo acquistato dai venditori ambulanti e arricchito da frutta e cibarie varie preparate in casa. Dal 16 dicembre, ogni sera, i catanesi si riunivano davanti la Cona per nove giorni. Nove come i mesi di gestazione della Vergine Maria; nove come le candele per gli altarini. Ogni giorno, ad ogni recita, ne veniva accesa una. Non era raro che qualche Cona rimanesse vuota per le razzie e da questi episodi è facile intuire l’origine del detto “ti manciasti ‘na Cona”. Ancora oggi, in alcuni quartieri catanesi, il rito della Cona è presente grazie alla passione e alla devozione di alcuni cittadini. “Cia­ra­mid­da­ru…cia­ra­mid­da­ri fai ‘na su­na­ta su­pra l’al­ta­ru, ca lu Si­gnu­ri quan­nu na­sciu tut­ti li cosi bi­ni­di­ciu” .

Rifletto sulla mia vita attuale, sono solo un ragazzo ma mi sembra di portare tutto il mondo sulle mie spalle. Farei di tutto per riabbracciare i miei compagni, rivedere i professori , ritornare alla normalità. Resto fermo a guardare dalla finestra per ore vedo solo solitudine, però sono sicuro che ne usciremo vincitori !!! Giovanni III B

Uno dei passatempi più comuni delle festività sono decisamente i giochi di carte siciliane, che finiscono il più delle volte in caciara e molte risate. Tra i giochi più comuni si trovano, senz’altro, la briscola, la scopa e il “tivitti’”

Alcune immagini della città