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Indetta da Urbano II I crociati conquistano Gerusalemme

LE CROCIATE

1096 - 1099 I crociata

1144 assedio di Edessa

1147-1148 II crociata

1176 Battaglia di Montgisard

La contea di Edessa è riconquistata dagli arabi.

Indetta da Eugenio III i crociati falliscono

Voluta da Rinaldo di Chatillon e Guido di Lusignano

1096 crociata dei pezzenti

Condotta da Pietro l'eremita

I capi della prima Crociata ufficiale sono: il conte Goffredo di Buglione, il conte di Tolosa Raimondo IV, il duca normanno di Taranto, Boemondo, e suo nipote Tancredi di Altavilla. Organizzano con gran cura la spedizione, con truppe ben addestrate e rifornimenti di viveri e di denaro per sostenere una lunga campagna militare. La marcia dei Crociati in direzione di Gerusalemme attraverso l’Asia Minore e la Siria, è lenta e sempre accanitamente contrastata dai Turchi. Anche le rivalità dei principi ritardano l’arrivo a Gerusalemme. Infatti alcuni tra i più abili, non appena ottengono i primi successi, abbandonano l’impresa per creare un potere feudale personale in quelle terre. Un esempio della ferocia dimostrata nella prima Crociata è l'eccidio compiuto dai Crociati nella conquista di Gerusalemme, quando, entrati nella città massacrano l'intera popolazione (composta da circa 60.000 persone). Un cronista cristiano dell'epoca descrive con queste parole gli accadimenti del luglio 1099: "I nostri li inseguivano dappresso, uccidendoli a forza di fendenti, sino al tempio di Salomone, dove fecero un tal massacro da sguazzare nel sangue sino alle caviglie... Le strade erano coperte di mucchi di teste, mani e piedi mozzati."

1148: l'assedio di DamascoDopo la Prima Crociata e una crociata minore nel 1101, nacquero in oriente quattro Stati crociati: il Regno di Gerusalemme, il Principato di Antiochia, la Contea di Edessa e la Contea di Tripoli. La Contea di Edessa era la più settentrionale di questi, e anche la più debole e meno popolata e, come tale, era soggetta ai frequenti attacchi degli Stati musulmani vicini. Per questo il Conte di Edessa Joscelin II fu costretto ad allearsi con l'impero bizantino, ma nel 1143 sia l' imperatore bizantino che il Re di Gerusalemme Folco d'Angiò morirono, lasciando la Contea di Edessa senza alleati potenti. Alla fine del 1144 i turchi assediarono Edessa, che cadde dopo un mese. Joscelin II continuò a governare il resto della contea, ma poco a poco il resto del territorio venne catturato dai musulmani.

Il papa Eugenio III indìce la Seconda Crociata a cui rispondono l'Imperatore germanico Corrado III e il sovrano Luigi VII. Ma l’esercito germanico viene fermato e distrutto presso Antiochia; il re francese, seguendo i consigli della moglie (Eleonora di Aquitania) decide di attaccare Damasco e la Siria, governati dai Buridi, l’unica popolazione araba che manteneva buoni rapporti con l’occidente. Alla fine del 1148 l’esercito crociato è sconfitto e deve tornare in patria senza aver concluso nulla.

Nel 1174 il regno di Gerusalemme è nelle mani del tredicenne Baldovino IV, un ragazzo malato di lebbra, ma estremamente saggio e intelligente. Egli conclude un accordo con il capo degli arabi Saladino, per consentire il libero scambio commerciale tra i territori musulmani e quelli cristiani. Nel 1176, Rinaldo di Chatillon* re di Antiochia, feudatario di Baldovino IV, decise di attaccare e depredare le carovane arabe che transitavano intorno al suo territorio e che erano dirette alla Mecca. Saladino, offeso da questo attacco che violava la tregua e infrangeva gli accordi con Baldovino, decide di conquistare la città di Gerusalemme, convinto che un re così debole non possa resistergli. Ma sbaglia tattica, infatti decide di dividere il proprio esercito tra l’assedio di Gerusalemme e la conquista di alcune fortezze crociate; così, nel 1177, viene sconfitto nella battaglia di Montgisard (in Israele). *Rinaldo di Chatillon si era già distinto per azioni crudeli e poco furbe: per ottenere finanziamenti aveva catturato il patriarca di Antiochia, lo aveva spogliato, coperto di miele e lasciato soffrire sotto il sole del deserto. Alla fine l’ecclesiastico accettò di finanziare la spedizione di Rinaldo contro Cipro, ma questa azione fu criticata da tutti i cristiani.

Cause delle Crociate RELIGIOSE: desiderio di riconquistare Gerusalemme, dove si trova il Santo Sepolcro, ossia il luogo in cui si dice sia stato seppellito Gesù. POLITICHE: desiderio di fermare l’avanzata dei Turchi Selgiuchidi verso l’Europa, togliendo loro i porti sul Mediterraneo.ECONOMICHE: - I grandi feudatari e i cavalieri sperano di conquistare terre e ricchezze oltre che prestigio e onore.- Le persone disperate, quelle non nobili o i secondogeniti sperano di fare fortuna o ottenere comunque qualche tipo di vantaggio. - Chi controlla la Terra Santa, riceve le tasse degli abitanti; e chi controlla il Santo Sepolcro ottiene le quote che i pellegrini devono versare per visitarlo. Il pellegrino, infatti, deve pagare tantissimo per il suo viaggio religioso:

Le Crociate popolari sono composte da gruppi di popolani male armati col seguito di donne e bambini che si muovono verso Gerusalemme. Costituiscono più un problema d’ordine pubblico che un aiuto alle crociate regolari Nel 1096, Pietro d’Amiens, detto anche Pietro l’Eremita, incita la folla affinché parta alla conquista di Gerusalemme. Più di 15.000 persone lo seguono al grido di “Dio lo vuole” e in due mesi raggiungono Costantinopoli. Quasi tutti i 15.000 sono fanatici, pezzenti o briganti in cerca di fortuna e di ricchezze. Giunti a Nicomedia, iniziano a razziare le città dei cristiani, devastando e uccidendo. La crociata viene fermata dai Turchi e i partecipanti della crociata uccisi.

Brevissimo video tratto dal film comico di Mario Monicelli, in cui si immagina la crociata in Terrasanta di un gruppo di disgraziati, tra cui il sedicente cavaliere Brancaleone da Norcia, uno spiantato in cerca di fortuna https://www.youtube.com/watch?v=th1zhWAohuU.

Indetta da Gregorio VIII, é detta "dei tre re"

I tre imperatori

  • Riccardo cuor di leone (Giovanni senza terra)
  • Filippo IV di Francia
  • Federico Barbarossa

LE CROCIATE

1189 - 1192 III crociata

Riccardo cuor di Leone e il suo sostituto Giovanni senza Terra si trovano anche nella storia di Robin Hood, qui sotto lo trovate in un estratto dal film di animazione della Disney. https://www.youtube.com/watch?v=52PPDcdKAtQ

1198 - 1272 Le ultime crociate

1217 - 1492 La reconquista

Non ufficiali Le crociate dei bambini

Dalla IV alla VIII crociata, tra piccoli successi e grandi fallimenti.

La crociata in Spagna per la riconquista del territorio.

Ci sono state sicuramente almeno tre crociate di bambini.

1187 Battaglia di Hattin

I crociati vengono sconfitti. Saladino conquista Gerusalemme.

Il nuovo papa, Gregorio VIII, afferma che la perdita di Gerusalemme è un “castigo divino per la condotta dei re e dei nobili in Europa, che si disinteressano della Terrasanta". Quindi indìce la III crociata. E’ detta la “Crociata dei re” perché vi partecipano:

  1. Riccardo Cuor di Leone, re d’Inghilterra,
  2. l’imperatore Federico Barbarossa,
  3. Filippo II Augusto, re di Francia.
Prima di giungere in Terrasanta, Federico Barbarossa muore annegato nel fiume Saleph. La spedizione riesce comunque a raggiungere Acri e la conquista. Riccardo I Cuor di Leone riesce a sconfiggere l’imbattuto esercito di Saladino grazie all’aiuto di Templari e Ospitalieri nella battaglia di Arsuf del 1192. Il Saladino chiede una tregua e stipula un accordo con i cristiani.

La quarta crociata è indetta da papa Innocenzo III, nello stesso anno della sua salita al soglio pontificio: 1198. In teoria doveva portare alla conquista di Gerusalemme, ma in realtà finì con il violento saccheggio di Costantinopoli da parte dei crociati. L’Impero bizantino viene diviso e si crea l’ “Impero Latino”. Anche se sotto re diversi, il nuovo impero è sotto il controllo economico dei Veneziani, che si arricchiscono a dismisura. La quinta crociata (1217-1221), dopo alcuni successi che portano alla presa di Damietta in Egitto, si conclude con una disfatta che obbliga i cristiani a tornare in Europa. La sesta crociata (1228-1229) si svolge senza spargimento di sangue: Federico ottiene un accordo diplomatico con gli arabi e numerosi territori (Federico apprezzava la cultura araba che conosceva bene perché aveva numerosi intellettuali arabi la sua corte in Sicilia). Le settima e l'ottava crociata sono condotte dal re di Francia Luigi IX (San Luigi). Entrambe le spedizioni si concludono miseramente: l’una con la cattura dello stesso re in Egitto e l’altra con la sua morte di peste in Tunisia nel 1270. Nel 1291 tornò in mano musulmana anche S. Giovanni d’Acri, ultima fortezza cristiana in Terrasanta.

La Riconquista avanza dal nord a sud della penisola iberica. Viene chiamata così in contrapposizione alla conquista islamica che dal 700 si affermò in Spagna. Per Reconquista si intende il periodo di circa otto secoli (700-1492) in cui avviene la conquista dei regni moreschi musulmani della Penisola iberica (le attuali Spagna e Portogallo), da parte dei cristiani. I musulmani conquistano gran parte della Penisola iberica nel giro di soli cinque anni. Le armate moresche superano anche i Pirenei, cominciando l'invasione del sud della Francia, ma vengono fermati dai Franchi prima nel 721 nella Battaglia di Tolosa, poi da Carlo Martello nel 732 nella Battaglia di Poitiers (conosciuta anche come Battaglia di Tours). Nel primo periodo la dominazione araba in Spagna si contraddistingue per una tolleranza e una pacifica convivenza tra tutte le religioni. I cattolici lavorano come manovali e agricoltori, gli ebrei come contabili e amministratori, i musulmani come artigiani e mercanti. Le città fioriscono e si arricchiscono. Quando gli Almoravidi prendono il potere, impongono la conversione forzata all’islamismo. I nobili cattolici d’Europa vedono in questo evento una scusa valida per attaccare e conquistare la ricca penisola iberica, dando inizio alla Reconquista. La reconquista termina nel 1492, quando anche l’ultima regione, Granada, è annessa al regno di Castiglia e Aragona.

LE CROCIATE DEI BAMBINI La PRIMA, guidata dal francese Stefano di Cloies, raccolse circa trentamila ragazzi che abbandonarono le famiglie per dirigersi in processione, cantando, verso il Mediterraneo. Giunti a Marsiglia (1212), alcuni mercanti senza scrupoli si impegnarono a trasportarli gratis in Terra Santa, imbarcandoli su sette navi: di queste, due fecero naufragio e le rimanenti vennero condotte in Tunisia e in Egitto dove i fanciulli furono venduti come schiavi agli infedeli. La SECONDA , partita dalla Germania lo stesso anno della precedente, raccolse circa ottomila bambini guidati dal dodicenne Nicholaus il quale assicurava che avrebbe camminato sul mare a piedi asciutti. Recatisi a Roma per avere la benedizione papale dovettero accorgersi che nessuna autorità era dalla loro parte: così, abbandonato il progetto, ripresero la via della Germania, attraversando le Alpi in pieno inverno. Molti di loro morirono per la fame e il freddo. La TERZA, detta la crociata dei pastorelli, si mosse nel 1251 dalla Francia: diverse migliaia di ragazzi seguirono un misterioso vecchio, Giacobbe, maestro d'Ungheria. Loro meta era Gerusalemme ma, attraversando la Francia, devastarono le case degli ebrei e le proprietà dei baroni e del clero, e finirono tutti uccisi in scontri armati o impiccati dai cavalieri francesi.

Baldovino IV stringe un’altra tregua con Saladino, ma muore nel 1185. Nel 1187 diventa re di Gerusalemme il marito di sua sorella Sibilla: Guido di Lusignano. L’anno dopo, nel 1187, Rinaldo di Chatillon assalta dei nobili arabi, così Saladino chiede un risarcimento. Guido di Lusignano prende al volo l’occasione e decide di attaccare il re arabo presso Hattin. Ma l’esercito crociato, viene attirato verso il deserto e, vinto dalla sete e sconvolto dal caldo, è massacrato nella “Sconfitta di Hattin”. Guido e Rinaldo vengono portati nella tenda del Saladino, che spera ancora di stringere un trattato di pace e di commercio e offre un calice di acqua fresca a Guido, per offrirgli protezione e amicizia. Guido prende il calice, ma lo dà a Rinaldo sottolineando che Saladino deve fare l’accordo con entrambi. Così Rinaldo afferra il calice e beve al posto di Guido. Il Saladino non può accettare di fare un accordo con Rinaldo e così gli taglia la testa con la sua stessa spada, affermando di essere felice di aver ucciso “Colui che aveva bagnato di sangue il deserto in tregua”. Subito dopo il Saladino conquista San Giovanni d’Acri e Gerusalemme. Guido viene mandato a Gerusalemme in cambio di una somma di denaro, ma fugge a Cipro dove acquista un terreno.

I TEMPLARI

Chi sono i monaci cavalieri?

Gli ordini monastico-militari si dotano di una vera e propria regola, dove accanto ai voti di castità, povertà, obbedienza, c’è l’impegno di lottare contro i “nemici” della fede cristiana. Ma come può un monaco, che segue i comandamenti, uccidere senza temere di andare all’inferno? Il papa garantisce prima della partenza l’assoluzione preventiva, ossia il perdono per ogni uomo ucciso dal monaco-cavaliere, seguendo la teoria di Bernardo di Chiaravalle detta del “malicidio” secondo cui… …“chi uccide un uomo che nega Cristo non uccide un uomo, ma il male che è in lui”.

I cavalieri teutonici

Cavalieri Teutonici Ordine religioso fondato ad Acri durante la terza crociata (1187-92) per assistere i pellegrini; dopo pochi anni fu trasformato dal papa Innocenzo III in ordine militare per la difesa dei principati latini d’Oriente . Il colore del mantello era bianco contrassegnato da una croce nera, simile nella forma a quella templare. L'insegna dell'ordine vedeva la croce nera in campo argento, oggi simbolo dell'esercito Tedesco. Oltre al semplice disegno bianco e nero, sugli scudi e sui sigilli si poteva trovare l'emblema dell'aquila, dalle ali aperte e gli artigli protesi a ghermire, ma potevano esserci anche altri animali araldici, come il leone rampante. I Teutonici si distinsero per una loro quasi morbosa vocazione al sacrificio, un'incontenibile ansia di ricercare la morte in combattimento, ereditata evidentemente da una tradizione pagana secondo la quale solo gli eroi potevano giungere in paradiso.

Gli ospitalieri

L’Ordine Ospitaliero di San Giovanni è certamente il più antico tra gli ordini equestri nati nel medioevo. La sua nascita risale agli anni intorno al 1050, in quegli anni alcuni mercanti dell'antica repubblica marinara di Amalfi ottennero dal Califfo d'Egitto il permesso per costruire a Gerusalemme una chiesa, un convento e un ospedale nel quale assistere i pellegrini di ogni fede o razza, quando, in Terrasanta, i cristiani ed i musulmani si tolleravano. Quella chiesa fu dedicata a San Giovanni Battista, e lì nacque una comunità monastica “l'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme” – che si dedicava alla gestione dell'ospedale per l'assistenza dei pellegrini in Terra Santa. Con la conquista di Gerusalemme nel 1099 e con la costituzione del Regno di Gerusalemme ad opera dei crociati in Terrasanta, cominciano ad affluire sempre più numerosi i pellegrini, e anche le ricchezze, da tutto il mondo cristiano. Tutti i Cavalieri erano religiosi, legati dai tre voti monastici, di Povertà, di Castità e d'Obbedienza, adottarono come insegna la croce amalfitana a otto punte che oltre a legarli alle loro origini simboleggiava le beatitudini della fede[5]. Lo stendardo era rosso, la croce bianca, i mantelli neri. Due cavalieri dell'Ordine di san Giovanni

I templari

Templari, ordine dei Ordine religioso-militare creato nel 1119 a Gerusalemme da Ugo di Payns per proteggere coloro che si recavano in pellegrinaggio nella città. I componenti ebbero dapprima il nome di Christi militia (l'esercito di Cristo) e poi, quando s’insediarono nel palazzo reale di Gerusalemme vicino al Tempio di Salomone, militia templi (l'esercito del tempio). L’ordine era composto dai cavalieri, che portavano un mantello bianco con croce rossa e potevano possedere castelli, e dagli scudieri, che vestivano di bruno. Potevano essere indifferentemente laici o sacerdoti. L'ordine si diffuse anche in Europa (specialmente in Francia, Inghilterra, Aragona, Portogallo) e costruì moltissime chiese a somiglianza di quella di Gerusalemme, che ebbero sempre il nome di tempio. I templari crebbero di numero e di potenza, facendosi perfino prestatori di denaro a principi e privati, ma con l’affluire di tanta ricchezza, acquisita anche attraverso donazioni, lasciti e varie forme di benefici, l’ordine finì con il costituire una temibile potenza economico-politica. In Francia Filippo IV il Bello, ottenuta da Clemente V la soppressione dell’ordine, fece istituire, fra il 1307 e il 1314, un grande processo, facendo arrestare il maestro Jacques de Molay con tutti i cavalieri, condannati poi ad atroci torture e al rogo.

Architettura e arte

Come sono organizzati i monaci cavalieri?

Vi erano quattro divisioni di confratelli nei templari: 1. cavalieri, equipaggiati come cavalleria pesante 2. sergenti, equipaggiati come cavalleria leggera, provenienti da classi sociali più umili dei cavalieri 3. fattori, che amministravano le proprietà dell'Ordine 4. cappellani, che erano ordinati sacerdoti e curavano le esigenze spirituali dell'Ordine. Ogni cavaliere, comunque, al momento della sua investitura faceva voto di castità, umiltà e povertà. Ciascun cavaliere aveva sempre due o tre sergenti che lo accompagnavano in battaglia e un gruppo di sei o sette scudieri per assisterlo sia in tempo di pace che di guerra. Alcuni confratelli si occupavano esclusivamente di attività bancarie, in quanto l'Ordine trattava frequentemente le merci preziose dei partecipanti alle Crociate. La maggioranza dei Cavalieri templari si dedicava tuttavia alle manovre militari. I templari usavano le loro ricchezze per costruire numerose fortificazioni in tutta la Terra Santa ed erano probabilmente le unità da combattimento meglio addestrate e disciplinate del loro tempo. Alcuni li considerano precursori dei moderni corpi speciali o unità d'élite.

Fortezze

Chiese

Il sigillo templare rappresenta un cavallo cavalcato da due cavalieri templari armati entrambi di lancia e di scudo. Il cavaliere davanti mantiene le briglie mentre quello seduto dietro guarda le spalle del compagno. L’interpretazioni sono molte, le più corrette sono:

  1. il dualismo - ogni uomo è doppio e deve tenere conto delle due parti di cui è composto: corpo e anima, bene e male, monaci e guerrieri;
  2. la povertà - uno dei voti compiuti dagli appartenenti all’ordine: i cavalieri sono così poveri da doversi spartire un solo cavallo in due;
  3. la protezione - un cavaliere che combatte e l’altro che gli guarda le spalle, ovvero lo protegge dalle insidie che non vede, ricordando quindi il giuramento compiuto dai cavalieri per entrare nell’ordine: proteggere i cristiani, i propri fratelli monaci e l’ordine stesso.

Krak dei cavalieri (Siria)