Il Risorgimento come i "Promessi Sposi"
classe1b2017_2018
Created on September 19, 2019
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Transcript
L’imperatore di Francia Napoleone III, “don Rodrigo”, sta in disparte e in penombra, come se si volesse nascondere o tramasse qualcosa. Il suo sguardo è sospettoso: dopo essere stato attaccato nel 1858 dal repubblicano Felice Orsini, non si fida dell’Italia. E’ anche preoccupato perché teme che Cavour non rispetti gli accordi segreti firmati a Plombières, secondo i quali se l’Austria proclamerà guerra contro il Regno di Sardegna, la Francia interverrà a fianco del Piemonte, ottenendo in cambio Nizza e la Savoia.
I due “promessi sposi” rappresentano l’Italia e il Regno di Sardegna, che vorrebbero unirsi per dare vita al Regno d’Italia, liberando la nazione dallo straniero. Le loro espressioni sono intristite e meravigliate a causa delle parole che Camillo Benso, conte di Cavour, sta rivolgendo loro riguardo al matrimonio.
Camillo Benso, conte di Cavour, ricorda don Abbondio: alla richiesta dei due di unirsi, risponde negativamente, perché Napoleone III, imperatore di Francia, gli impedisce di farlo. Il suo sguardo è diplomatico: non vuole scontentare né Napoleone III, né i due “fidanzati”.
Questa stampa rappresenta la situazione politica italiana nel 1859 (Seconda Guerra d’Indipendenza), travestendo i personaggi storici da personaggi dei “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni.