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Transcript

La strada

N

Federico Fellini

Un film di

Io sono un artista viaggiante e quella è la mia assistente: ci ho insegnato tutto io, quando l'ho presa non sapeva neanche ragliare...

Zampanò (riferito a Gelsomina)

Sinossi

Interpreti

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Critica

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Giudizio critico

Colonna sonora

1954

È arrivato Zampanò

Gelsomina, una ragazza di paese poverissima, viene affidata a Zampanò, uno zingaro girovago, in modo che possa imparare un mestiere ed essere sfamata. Lei è minuta, sensibile, spirituale; lui, massiccio, rude e animalesco, e si accorge appena di quello che vede e tocca. Fra i due, naturalmente, non è possibile né amore né amicizia, e Gelsomina ne soffre tanto da voler andar via. Ma un altro girovago, un funambolo chiamato "Il Matto", la convince del misterioso segreto della sua missione vicino a Zampanò: tutti gli uomini servono a qualcosa - le dice il Matto - e lei "serve" restando vicino a Zampanò. Gelsomina capisce e rimane. Un giorno Zampanò, che non era mai andato d'accordo con il Matto, viene alle mani con lui e, quasi senza volerlo, lo uccide. Gelsomina impazzisce dal dolore, perché il Matto, in un certo senso, era stato per lei la chiave di tutti quei misteriosi segreti che, prima di conoscerlo, essa aveva solo intuito nella natura. Di fronte alla pazzia di Gelsomina, Zampanò non sa più cosa fare. Il giorno in cui si accorge che le frasi dissennate di Gelsomina sulla morte del Matto potrebbero condurlo in prigione, si decide ad abbandonare la donna mentre dorme. Qualche anno più tardi, all'improvviso, gli dicono che Gelsomina è morta. Zampanò capisce finalmente di essere stato crudele e disumano: l'animale rude e insensibile si trasforma così in un uomo cosciente, che si sfoga con un pianto sconsolato.

La strada descrive un’umanità che deve ancora fare i conti con i problemi di un Paese che, cessata da non molto la prima guerra mondiale, deve essere ricostruito; un Paese, lo si può ben notare in molte delle scene del film (girato in buona parte nelle campagne del viterbese), ancora basato prevalentemente sull'agricoltura, dove per molti continua a rimanere difficile sopravvivere. La strada è pertanto un film realistico, ma che al tempo stesso si discosta dal realismo perché mette in scena vicende di protagonisti marcatamente fantastici e non reali, simili a quelli delle fiabe. Notevolissimo appare l’approfondimento del profilo psicologico di ciascuno dei personaggi attorno ai quali ruota il film: Gelsomina è una ragazza timida, insicura, che non cessa mai di cercare affetto; Zampanò è brutale e prevaricatore. A questi si contrappone, agli occhi di Gelsomina, il personaggio dell’equilibrista (il matto), figura positiva che incarna la comprensione e la saggezza di chi conosce le cose che veramente contano nella vita. Straordinaria l'interpretazione di Giulietta Masina: il suo è un personaggio complesso che si colloca a metà strada tra il clownesco e l’infantile, tra il Pierrot dallo sguardo sempre triste e la ragazzina di strada. Giulietta, con l’ausilio delle proprie grandi qualità mimiche, riesce a esprimere sempre perfettamente tutti gli stati d’animo di questo piccolo essere generoso e bisognoso di affetto e di attenzioni.

Il regista Federico Fellini Zampanò e Gelsomina all'osteria Una delle esibizioni di strada di Zampanò e Gelsomina Il matto

Giulietta Masina (Gelsomina) Antony Queen (Zampanò) Richard Basehart (Il matto) Aldo Silvani (Il signor giraffa)