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CRODA ROSSA La Croda Rossa d’Ampezzo è una montagna alta 3146 m che si trova tra la val di Braies e la val di Landro, al confine tra l’Alto Adige e il Veneto. La Croda Rossa è una cima dai molteplici colori, tra i quali padroneggia il rosso.Tutto il gruppo è principalmente costituito da dolomia principale, ma deve il suo colore, ovvero il suo nome alla presenza di calcari giurassici e marne cretacee. Dalla località Prato Piazza è possibile osservarne una particolare conformazione rocciosa, nota come l’Occhio di Dio, ovvero un buco di notevoli dimensioni, scavato nella roccia.

TRE CIME DI LAVAREDO Le Tre Cime di Lavaredo sono le cime più famose delle Dolomiti. Sono considerate tra le meraviglie naturali più note nel mondo dell’alpinismo. Le Tre Cime di Lavaredo sono nel territorio di Auronzo di Cadore . Per stabilire il confine territoriale tra i comuni di Dobbiaco e Auronzo, una leggenda descrive la storia che due giovani ragazze partirono dai due rispettivi comuni al canto del gallo. La ragazza di Auronzo, non sorvegliata, punse il pennuto in modo da anticipare il canto. Grazie a questo stratagemma, il confine è quindi posto più a nord del previsto, presso il ponte della Marogna. Nel 1743 venne consacrata la chiesa delle Grazie di Auronzo dove anche oggi si può osservare una croce in ferro battuto con sulla sua cima un gallo con i 3 buch in pancia in ricordo dei 3 colpi di spillo ricevuti durante la notte dalla ragazza di Auronzo.

PELMO Il Pelmo è una montagna delle Dolomiti di Zoldo che raggiunge i 3168 m. La montagna si articola in due massicci principali che sono il Pelmo vero e proprio, al centro, e il Pelmetto ( 2990 m ), a ovest. Una caratteristica della montagna è la presenza di un ampio circo glaciale aperto verso sud - est e ben visibile dalla valle del Boite. Esso conferisce alla montagna la forma di un enorme sedile tanto da essere soprannominata "el Caregòn del Padreterno" (il trono del Padreterno). Una popolare leggenda locale narra che il Padreterno, dopo aver creato l’ Antelao, le Marmarole ,il Sorapiss, il Cristallo, le Tofane e le altre cime del Cadore, stanco creò il Pelmo per potersi riposare. Di quì il nomignolo in veneto “Caregòn del Padreterno“. Il monte Pelmo è noto anche dal punto di vista paleontologico: ai piedi del Pelmetto, a quota 2050 m, non lontano dal rifugio Staulanza, è stato rinvenuto un masso con impronte di dinosauri.

CIVETTA Il Civetta è un gruppo montuoso appartenente alle Dolomiti. Separa la Val di Zoldo dall’Agordino e fa da cornice al caratteristico paesino di Alleghe. L’origine del nome è stata a lungo discussa. Alcuni lo rimandano al rapace notturno, forse perchè in passato la montagna era ritenuta portatrice di disgrazie o maledetta. Taluni autori preferiscono utilizzare la forma femminile “La Civetta” . Nel lato nord-ovest è caratterizzata da un’impressionante parete verticale con un dislivello di più di 1000 metri ed una lunghezza di circa 4 km .E’ chiamata nell’ambiente alpinistico “la parete delle pareti”, sulla quale ci sono itinerari di elevata difficoltà alpinistica.

VAL DEL PIAVE

PERALBA Il monte Peralba è una montagna alta 2694 metri. Si trova sul confine tra il Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Alle sue pendici nasce il fiume Piave . E’ formato da roccia calcarea dal caratteristico colore bianco, da qui appunto il suo nome che tradotto dal dialetto locale significa “pietra bianca”. Tale tipo di roccia è caratteristica comune delle Alpi Carniche orientali, chiamate anche Dolomiti carniche proprio per il colore “bianco dolomitico” delle vette: le principali differenze con le Dolomiti vere e proprie sono l’altezza e l’età: le Dolomiti Carniche sono infatti più basse e più antiche. Tra queste montagne, a testimonianza delle battaglie combattute durante la grande guerra, vi sono i resti di fortificazioni e trincee.

CRISTALLO Il monte è collocato a nord-est di Cortina d’Ampezzo e ad ovest di Misurina. È uno dei monti più alti, più maestosi e più famosi di tutte le Dolomiti ampezzane e del Cadore. Esso chiude la conca d’Ampezzo a nord dividendola dalle valli circostanti. Il Cristallo è uno dei più importanti poli sciistici.

VALLE DELL' ANSIEI

MARMOLADA La Marmolada,detta la Regina delle Dolomiti è la montagna più alta delle Dolomiti raggiungendo la quota massima con la Punta Penia ( 3.343 m ). Non è composta da dolomia (come le Dolomiti vere e proprie) bensì per lo più da calcari grigi molto compatti derivati da scogliere coralline. Importante è anche la presenza del più grande ghiacciaio delle Dolomiti, il ghiaccio della Marmolada. Il nome Marmolada potrebbe significare “ scintillare “. Il riferimento è ovviamente al ghiaccio sulla cui origine e formazione una leggenda narra che una vecchietta, invano sgridata dai suoi compaesani, raccolse il fieno nel giorno della festa votiva del 5 agosto (“Madonna della Neve”). La notte seguente cominciò a nevicare, e nevicò tanto sino a formare il ghiaccio che tuttora esiste, e sotto il quale giace ancora la povera vecchietta col suo fieno nel tabià (fienile). Durante la prima guerra mondiale,la Marmolada segnava un tratto del fronte italo-austriaco,e la montagna fu teatro di scontri, come confermano le postazioni ancora visibili sui versanti est e nord. Gli austriaci per difendersi scavarono addirittura un labirinto di gallerie all’interno del ghiacciaio chiamate “ la città di ghiaccio“.

VAL DEL MAE' O VAL ZOLDANA

ANTELAO Il monte Antelao (Nantelòu in dialetto cadorino ), detto anche il re delle Dolomiti, è la seconda cima delle Dolomiti, con i suoi 3.264 m. L’Antelao è simbolo dell’intero Cadore. Il versante meridionale è caratterizzato dal ripidissimo e profondo Valòn dell’ Antelao, quello occidentale dalla schiena di lastroni rocciosi detta Le Laste. Due belle valli scendono da Nord-Est, solcate da rivi glaciali: la alta Val d’Oten e la Val Antelao, con i suoi rigogliosi e pianeggianti pascoli. Spesso la vetta, anche nelle giornate serene, è ricoperta da nuvole orizzontali ovvero, come dicono i cadorini, l’Antelao fuma la pipa.

SORAPIS Il massiccio del Sorapis (3205m) è compreso nei territori di Cortina d’Ampezzo e San Vito di Cadore. Celebre è la veduta della montagna dal lago di Misurina (Auronzo di Cadore), da dove il Sorapìss appare come un anfiteatro di roccia che va a specchiarsi nelle limpide acque del lago. Una leggenda narra di Misurina, una piccola bambina capricciosa e dispettosa che vive tenuta letteralmente nel palmo della mano del suo gigantesco padre: il re Sorapis, che, per esaudire l’ennesimo desiderio della piccola ed ottenere per lei lo specchio magico dalla Regina del Monte Cristallo, viene tramutato in montagna. Durante gli ultimi attimi della trasformazione questi vede la piccola precipitare e le sue lacrime sgorgando come fiumi formano il lago sotto il quale va a giacere per sempre la piccola con lo specchio magico: il lago di Misurina.

PALE DI SAN MARTINO Le pale di San Martino (dette anche “Gruppo delle Pale”), sono il più esteso gruppo delle Dolomiti, con circa 240 chilometri quadrati di estensione, situate al cavallo tra il Trentino orientale e la provincia di Belluno, in Veneto. Si estendono nella zona compresa tra il Primiero, la Valle del Biois e l’Agordino. Il termine Pala deriva dal nome che veniva utilizzato localmente per indicare le rive e i pendii erbosi situati alla base della catena. Per estensione andò poi a definire l’intero gruppo montuoso. L’altopiano delle Pale, situato nel settore centrale del gruppo, si estende per uno spazio di circa 50 km quadrati e costituisce un enorme tavolato vuoto, roccioso e quasi lunare che oscilla tra i 2500 e i 2800 m s.l.m. Secondo alcune fonti esso avrebbe ispirato lo scrittore bellunese Dino Buzzati (grande amante delle vette della catena) nell’ambiente del suo romanzo "Il Deserto dei Tartari".

VAL DEL CORDEVOLE O VAL AGORDINA

MARMAROLE Le Marmarole sono un gruppo dolomitico situato nel centro Cadore. Sono attraversate dall’ impegnativa Alta via n. 5 detta del TIziano. Sono montagne belle e poco frequentate, rese celebri nell’arte dal sommo pittore Tiziano Vecellio. Da Pieve di Cadore si può ammirare la parte centrale ed orientale del Gruppo montuoso. Il nome Marmarole probabilmente deriva dal greco marmar che significa “scintillare” evidentemente per l’abbondante presenza di neve e ghiaccio nel versante settentrionale.

VAL DEL BOITE O VAL D' AMPEZZO

TOFANE Le Tofane sono un massiccio della catena delle Dolomiti orientali, a ovest di Cortina d’Ampezzo e a nord ovest di San Vito di Cadore. Le tofane sono forse il massiccio più maestoso tra tutte le montagne che si affacciano sulla conca ampezzana. Si contano tre vette principali, tutte con quota superiore ai 3000 m:

  • La Tofana di Rozes,3225 m s.l.m., la più meridionale;
  • La Tofana di Mezzo ,3244 m s.l.m., la più elevata ;
  • La Tofana di Dentro , 3238 m s.l.m., la più settentrionale.
La seconda e la terza ospitavano un tempo piccoli ghiacciai , facenti parte del bacino del piave ; oggi tuttavia sono quasi completamente scomparsi. Come gran parte delle cime cadorine e altoatesine , le Tofane furono teatro di cruenti scontri armati tra truppe italiane e austro-ungariche durante la Prima Guerra Mondiale.