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BORGHI DEL BENESSERE IN ITALIA

BORGO SAN PIETRO ACQUAEORTUS Il borgo di San Pietro Acquaeortus è geograficamente collocato nel territorio dell’Alto Orvietano, a mezza costa sulle pendici alto collinari del Parco della Selva di Meana, territorio ricchissimo di risorse ambientali e storico-architettoniche di grandissimo pregio non ancora sfruttate e strategicamente interconnesso con l’Alto Lazio e il Basso Senese.La fortunata posizione del complesso consente di raggiungere in poco tempo località turistiche di grande pregio: in Toscana, siamo infatti poco distanti dal centro termale di S. Casciano dei Bagni e dalla Val d’Orcia, nel Lazio con il lago di Bolsena e le perle medioevali della Maremma Toscana (Pitigliano, Sorano, Sovana) e in Umbria, Orvieto, con le meraviglie della città dove risplende il gioiello assoluto del Duomo, Perugia Assisi, Città della Pieve, il lago Trasimeno e i suoi borghi medioevali.Un ventaglio di possibilità infinite per gli amanti della cultura e dell’arte, ma anche del buon vivere e del buon mangiare, in un’atmosfera assolutamente rilassante dove ritemprarsi e soprattutto ritrovarsi a contatto stretto con la natura.In questi ultimi anni a zona dell’alto orvietano sta vivendo una fase di sviluppo legata al turismo e allo sfruttamento delle risorse naturalistiche e paesaggistiche. Il Borgo di Parrano rinasce sotto l’impulso di un grande progetto di sviluppo integrato d’area che comprende la ricettività, il benessere termale, la produzione vinicola e la pratica di sport come golf su un campo a 18 buche. Il Castello della Sala, splendida residenza dei marchesi Antinori, è circondato da una delle aziende vinicole più prestigiose della regione. Nella vicina Montegabbione si può visitare La Scarzuola, originalissima città ideale dai connotati magico-esoterici realizzata dall’architetto Tommaso Buzzi. Altre strutture ricettive, ripristinate con il recupero attento di casali e ville padronali, stanno tornando a vivere e ad animarsi sotto la guida di persone innamorate del fascino unico di questi luoghi.Il Borgo San Pietro Acquaeortus si trova a 650 mt sul livello del mare, a 12 minuti da Allerona (Terni) e a soli 15 minuti dall’uscita autostradale (A1) di Fabro.Nelle vicinanze del Borgo si trovano località storiche e turistico di pregio quali: San Casciano dei Bagni (15 minuti), Orvieto (45 minuti), Monte Amiata ed il lago di Bolsena.Allo stato attuale risulta completata l’intera iniziativa immobiliare di ristrutturazione del Borgo, che risulta composto da 25 unità abitative per una superficie coperta di complessivi 2.300,93 mq e 1.581,20 di superficie utile.Le dimensioni di ogni singolo appartamento variano da un minimo di 70 mq circa a 200 mq circa di superficie coperta.Il complesso è dotato inoltre di una sala destinata a ristorante ed una sala convegni situati all’interno della chiesa medioevale recuperata nei volumi interni per lo svolgimento di nuove funzioni. Sono già in funzione la piscina esterna dotata di una postazione dove fuoriesce acqua da bocchette in pietra per idromassaggio naturale, il centro benessere interno con piscinetta di acqua di mare per talassoterapia, palestra attrezzata ed il wine bar con giardino esterno.Il Borgo si sviluppa intorno ad una ampia piazza interna che rappresenta lo spazio ideale per organizzare eventualmente mostre, concerti, vernissages, cocktail ed esposizioni.Gli spazi esterni, progettati da un architetto paesaggista, sono “arredati” con piante, fiori e alberi da frutto tipici delle nostre campagne umbre e essenze “dimenticate” con un attento studio di archeologia floreale. Sono stati studiati percorsi naturalistici con aree di sosta dotate di sedute di legno per relax, conversazione e svago a diretto contatto con la natura.In termini di superficie le citate unità ricettive sono pari a complessi 1.080,47 mq interamente coperti, ed a 815,82 di mq utili.

BORGHI CREATIVI DEL LAZIO

BORGOTUFIBorgotufi è un antico borgo rurale nel Comune di Castel del Giudice, restaurato e trasformato in albergo diffuso mediante un attento e accurato recupero architettonico, reso possibile grazie alla costituzione di una public company, che ha coinvolto nell’impresa cittadini, istituzioni locali e una cordata d’imprenditori originari della zona: Enrico e Gianfranco Ricci, Ermanno D’Andrea e Lino Gentile, già sindaco di Castel del Giudice. Agli immobili dell'antico borgo, recuperati con criteri antisismici, si affiancano interventi di architettura contemporanea rivestiti in pietra locale e materiali originari recuperabili. Un meleto di 40 ettari, dedicato alla coltivazione di mele biologiche, offre al borgo un naturale volano di sostenibilità economica. Rappresenta una dichiarazione unanime d’amore da parte dei suoi abitanti per un territorio dalla bellezza primitiva, di grande rilievo storico, enogastronomico e naturalistico. A Borgotufi l’ecosostenibilità è di casa: riconoscimenti ufficiali lo pongono tra i comuni virtuosi del panorama nazionale.

I Borghi della Valnerina: CasteldilagoLa Cooperativa Ergon, attuale proprietaria di un consistente patrimonio immobiliare localizzato in quattro borghi della Valnerina, ricerca acquirenti o investitori interessati a partecipare a un articolato progetto di valorizzazione territoriale e di riqualificazione del patrimonio storico. Il progetto, in fase di avanzata realizzazione, include non solo il recupero del borgo di Casteldilago, ma anche il recupero di altri quattro borghi – Ancogliano, Umbriano, Gabbio e Castellonalto – attualmente in fase di acquisizione. Più in particolare, il recupero di Casteldilgo – prima fase del progetto – è pienamente concluso e sono stati attivati i servizi e le strutture integrative, mentre la seconda fase del progetto – il recupero dei quattro borghi restanti – è in corso di definizione. La versatilità della strategia di intervento – basata sull’integrazione di borghi e paesaggi, aree naturali protette e risorse territoriali, nuove filiere produttive e fattori culturali specifici – è garantita dall’integrazione di tre componenti, le quali costituiscono la principale proposta di investimento: • Gli immobili a uso residenziale recuperati all’interno di Casteldilago e di cui si propone la vendita. •I borghi di Ancogliano, Umbriano, Gabbio e Castellonalto in cui avviare progetti di recupero e rigenerazione. • La gestione degli immobili già recuperati e dei servizi di ospitalità attivati all’interno di Casteldilago e, in prospettiva, di quelli che verranno recuperati e/o attivati in una seconda fase progettuale nei borghi restanti.

L’antico complesso degli edifici che costituiscono il borgo “Il Palazzo” è inserito in una delle aree più suggestive dell’Italia centrale. L’unione tra natura, storia, arte e tradizione conferisce a questo luogo, ancora lontano dal turismo di massa, un’atmosfera unica e affascinante. Posizionato strategicamente tra le principali vie di comunicazione è collegato con i centri turistici più importanti della Toscana e dell’Umbria in posizione baricentrica tra Firenze e Roma. La proprietà è composta da una casa padronale suddivisa in due fabbricati e due annessi agricoli indipendenti, il tutto inserito in una vasta area verde; il valore storico degli edifici caratterizza l’intero complesso che al suo interno ancora conserva numerose testimonianze originarie. Il progetto di riqualificazione è strutturato secondo differenti ipotesi di rifunzionalizzazione sia per la realizzazione di strutture ricettive che residenziali. Le unità presenti sono articolate in:

  • un fabbricato sviluppato su tre livelli di 897 mq
  • un fabbricato sviluppato su due livelli di 430 mq
  • due annessi agricoli sviluppati su un unico livello di 111 mq totali
  • un terreno di 5 ha nel quale sono inseriti gli edifici

Riccia – Il Borgo del BenessereNel centro storico di Riccia, in Molise, è stato realizzato il primo nucleo di Albergo Diffuso dedicato al benessere e alla Terza età. Si tratta di un innovativo sistema di accoglienza diffuso, specializzato nel turismo parasanitario, della salute e del benessere che, accanto a specifiche attività di cura e di assistenza, abbina servizi culturali e di intrattenimento in stretta simbiosi con le peculiari componenti naturalistiche, ambientali e culturali locali. Un modello alternativo di residenzialità e di vacanza destinato ad un target di utenza, in continua crescita sia nel nostro Paese che all’estero, in fuga dalle grandi città ed in cerca di esperienze autentiche che valorizzano le relazioni umane grazie al contatto con i residenti del borgo. Un sistema ricettivo organizzato ed attrezzato con spazi e servizi comuni e per il tempo libero nel quale gli anziani trovano accoglienza in alloggi ristrutturati del centro storico con la possibilità di accogliere anche familiari ed amici. Il progetto pilota ha visto il recupero e la riqualificazione di un primo nucleo di 5 immobili la cui gestione si avvierà nel corso del 2016. Il comune di Riccia – promotore di questa iniziativa che si candida a divenire una best practice nel panorama dei progetti di riqualificazione e rifunzionalizzazione dei centri storici del nostro Paese – ha avviato la ricerca di partner privati per la gestione del Borgo e per un ulteriore sviluppo dell’iniziativa Borgo Benessere_Scheda marzo 2016attraverso il recupero di numerosi altri immobili nel centro storico per arrivare ad una ricettività di oltre 50 posti letto assicurando condizioni di sostenibilità gestionale e di redditività dell’investimento.

Il borgo Castello di Postignano fu fondato tra il IX e il X secolo sul declivio di una collina lungo la strada che collegava Spoleto, Foligno, Norcia e Assisi. Il borgo aveva forma triangolare con in alto la torre di avvistamento. I costruttori furono i suoi stessi abitanti, contadini e artigiani. Foligno e Spoleto si contesero a lungo il suo possesso. Tra il XIV e il XV secolo il borgo raggiunse una economia fiorente basata su agricoltura, taglio dei boschi e prodotti di acciaio e tessili. Agli inizi del XVIII secolo la sua popolazione cominciò ad abbandonarlo progressivamente fino agli inizi del '900 quando i suoi abitanti emigrarono, soprattutto verso gli Stati Uniti. Nel 1979 il fotografo e architetto americano Norman Carver Junior pubblicò il libro Italian Hilltowns è definì Castello di Postignano l'archetipo dei borghi collinari italiani dedicandogli la copertina del libro. L'abbandono del borgo causò il suo progressivo deterioramento peggiorato dal terremoto del 1997. Nel 2004 è stato dichiarato monumento d'interesse nazionale dal Ministero dei beni culturali e ambientali. Nel 2007, la MIRTO, che aveva comperato il borgo prima del terremoto ha iniziato un'impegnativa opera di restauro degli edifici e delle sue opere d'arte, parzialmente finanziato dalla Regione Umbria.

BORGO DI CAMEROTA Il Comune di Camerota ha pubblicato un Avviso Pubblico per la presentazione di Manifestazioni d'interesse da parte dei privati per il Progetto Integrato denominato "Camerota Borgo d’Italia" .

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