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Classi IB e IFProf.ssa Marilena FerraroProf.ssa Barbara Pedrazzi

Missione paesaggio

MILLE E UN PAESAGGIO

Tutto è paesaggio: alberi, fiumi, colline, nubi e città. E nella nostra mente è sogno, simbolo, luogo ideale, racconto fedele della realtà. Le prime visioni panoramiche conosciute sono quelle delle incisioni rupestri della Valcamonica (secondo millennio a.C.). Incontriamo alberi, angoli di città, coste e pianure negli affreschi degli Egizi, e nelle splendide ville degli antichi Romani. Pittori, scrittori, poeti e in genere gli artisti hanno sempre tratto ispirazione dal paesaggio.

Sia i quadri che i componimenti nascono dall’osservazione diretta del paesaggio, un paesaggio nel quale vivono le emozioni, gli stati d’animo, la sensibilità dell’artista. Il colore e le parole arrivano diretti allo spettatore e lo sorprendono regalandogli forti emozioni.

Parole Dipinte

Sono convinto che tutte le arti hanno un fondo comune.È un errore separare categoricamente le arti, come fossero del tutto indipendenti tra loro.Eugenio Montale

Ulivi con cielo giallo e soleVan Gogh

Parole Dipinte

Il vento che stasera suona attento - ricorda un forte scotere di lame - gli strumenti dei fitti alberi e spazzal'orizzonte di ramedove strisce di luce si protendonocome aquiloni al cielo che rimbombaE. Montale, da Corno inglese

Rubaldo Merello, Paesaggio, 1905 - 06Genova, GAM.

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CYAN

Nell'arte, nella poesia o nella calligrafia cinese, il paesaggio (shanshui) non è un riflesso della realtà. È l'uomo, la proiezione della sua natura profonda. Ogni elemento, messo in rapporto con un altro elemento, acquista senso e definisce stati umani due punti gioie, frustrazioni, piaceri. Una montagna di fronte a un'altra montagna, una roccia opposta un'altra roccia possono significare rapporti d'amore, di dominazione, di sottomissione.

L'uomo è un paesaggio

Zhao Mengfu (1254 - 1322), Colori d'autunno nelle montagne Qiao e Hua (particolare), 1295, carta dipinta con inchiostro e leggermente colorata.

BLUE

L’UNESCO si è proposto di salvaguardare l’ambiente, perché parte del patrimonio culturale, insieme a siti e monumenti naturali.

Una definizione di Paesaggio

Il termine paesaggio deriva dal latino pagensis, aggettivazione di pagus, pietra di confine, villaggio, cioè parte di territorio naturale colonizzato e abitato dall'uomo, che lo localizza come proprio territorio. Il paesaggio non è l'ambiente naturale ma è il luogo dove la storia umana si è sviluppata ed ha lasciato le sue tracce.

Ogni paesaggio è un'opera d'arte che si può paragonare a qualunque creazione umana, ma molto più complessa:

un pittore dipinge un quadro, un poeta scrive una poesia, una comunità crea un paesaggio.

Il nostroviaggio

Il nostro viaggio alla scoperta del paesaggio di Aprilia comincia dalla grande piazza dove ci sono tre cerchi concentrici con un cuneo aperto verso l'esterno come un invito a guardarsi intorno: la figura geometrica è un simbolo della visione paesaggisica. Immaginiamo di salire sempre più in alto partendo dal centro della piazza. Dalla piaazza di Aprilia hanno origine tre strade (via dei Lauri, via degli Oleandro e via degli Aranci) che sono anche le tre visuali paesaggistiche del territorio apriliano con all'orizzonte il Vulcano laziale, i Monti Lepini e il Mar Tirreno.

C'era una volta Aprilia...

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Fondata il 25 aprile 1936 Inaugurata il 29 ottobre 1937

La raccontiamo noi...

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Per tutelare il nostro patrimonio: San Michele ...

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BLACK

Ciao, sono San Michele

La statua è uno dei simboli più importanti di questa città in quanto, oltre a rappresentarne il Santo Patrono, ne racconta in qualche modo la storia.

La Statua di San Michele Arcangelo, situata ad Aprilia di fronte alla chiesa cittadina, rappresenta la storia della città. Essa è stata realizzata dallo scultore Venanzio Crocetti nel 1936 e i suoi tre metri d’altezza poggiano su un piedistallo di travertino. La scultura simboleggia sia la sfera umana che quella divina. Ha il volto giovane e uno sguardo serioso, il corpo possente sinonimo di potenza. Tra le mani il Santo ha una fune che avvolge la testa del drago morto ai suoi piedi. L’opera è stata commissionata dall‘Opera Nazionale Combattenti in onore della città di Aprilia appena fondata. Danneggiata durante l’ultima guerra da granate e proiettili è stata restaurata nel 1991 dallo stesso Crocetti, il quale durante il rifacimento, rischiò la vita cadendo da una scala, si salvò appendendosi alle ali del Santo.

Statua di San Michele

L'Intervista

Gli alunni meravigliati nel vedere la coda del drago!

Speciale Tg "Gramsci"

#TuteliamoSanMichele

Thank you!

"Missione Paesaggio""Tuteliamo San Michele: la nostra identità"

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