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STORIA DELL'ENERGIA

Ins.Te Paola Limone

Classe 4a C scuola Ciari

La preistoria

L'uomo preistorico utilizzava l'energia del sole e l'energia muscolare per procurarsi e per scaldare il cibo.

Poi scoprì il fuoco. All'inizio imparò a tenerlo acceso, poi ad accenderlo.

In seguito l'uomo imparò a sfruttare l'energia muscolare degli animali per arare i campi, per trasportare materiali e persone, per attingere acqua dai pozzi...

Da sempre l'uomo ha cercato di inventare delle macchine per potenziare o risparmiare energia.

Un'invenzione straordinaria è stata la ruota. Di grande importanza sono state anche le invenzioni della leva e del piano inclinato

Le grandi civiltà antiche

Gli uomini delle civiltà antiche continuarono a utilizzare le fonti di energia conosciute nella preistorie: energia del sole, del fuoco e muscolare di uomini e animali.Probabilmente furono i Sumeri a costruire le prime imbarcazioni a vela che sfruttavano l'energia del vento.

Per molto tempo però le vele furono fisse, e quindi il vento si poteva sfruttare solo quando soffiava nella giusta direzione. In caso contrario si proseguiva con i remi.

In seguito l'energia del vento venne sfruttata per muovere semplici macchine come le macine dei mulini o le pompe per sollevare l'acqua.

I mulini più antichi furono costruiti dai Persiani, e avevano l'asse verticale.

Un grosso problema era quello dell'irrigazione dei campi, risolto con l'invenzione del mulino ad acqua. Le ruote delle pale potevano essere sommerse o sospese (se c'era una piccola cascata).

Energia nel Medioevo e nel Rinascimento

Nel Medioevo la vita dell'uomo continuò a dipendere dal lavoro muscolare, dall'uso della legna, dall'acqua, dal vento.Solo nel 1700 dopo molti studi e prove James Watt inventò la prima macchina a vapore capace di compiere un lavoro.

Essa fu usata per la prima volta nelle miniere di carbone per pompare l'acqua.

E pensare che già nel 50 d.C....

Erone di Alessandria, uno dei più grandi ingegneri e matematici della sua epoca, aveva inventato una macchina, l'EOLIPILA, dove l’energia del vapore consente il movimento rotatorio di una sfera.Ai tempi di Erone, l’eolipila non è altro che un oggetto divertente, volto a creare stupore, così come molte altre sue invenzioni.

La spiegazione sta tutta nella loro concezione filosofica della vita e della natura: Platone e Aristotele, due grandi filosofi, considerano negativamente gli studi che hanno come obiettivo l’utilità.Più importante dello “sperimentare” e dell’abilità tecnologica è la comprensione teorica dei concetti e delle leggi della natura.

Perché gli antichi greci non usano le loro conoscenze per scopi pratici?

Nell'Ottocento

Nel 1790 Oliver Evans inventò la prima locomotiva a vapore. Pesava 10 tonnellate, aveva un'autonomia di 15 chilometri e una velocità di 6 chilometri all'ora.Ma il povero Oliver Evans non brevettò la sua scoperta...Il vero inventore è perciò considerato da tutti George Stephenson, che fondò con suo figlio la prima compagnia per la costruzione di locomotive.

La prima ferrovia in Italia fu la Napoli -Portici, insaugurata nel 1839. Era lunga 7,24 km.

La prima ferrovia al mondo fu la Liverpool- Manchester, inaugurata nel 1830. Era lunga 58 km.

L'energia del vapore iniziò a essere usara anche per altri mezzi di trasporto, come il battello a vapore

Fine '800 e inizio '900

I primi motori a combustione interna furono costruiti nel 1842.Bruciavano una miscela di aria e gas e l'accensione era provocata da una scintilla elettrica. August Otto costruì il primo motore a 4 tempi.

1° tempo: aspirazione, il pistone aspira aria e gas2° tempo: compressione, il pistone comprime la miscela euna scintilla la fa esplodere3° tempo: scoppio, i gas dell'esplosione spingono indietro il pistone4° tempo: il pistone spinge fuori i gas bruciati e ricomincia il ciclo.

Per soddisfare una sempre maggior richiesta di motori si iniziò a usare un combustibile liquido ricavato dal petrolio.Solo in seguito si iniziò ausare la benzina.

L'altra parte della medaglia...

Con il XIX secolo cambiò ancora la qualità dell’energia a disposizione dell’uomo: infatti l’invenzione della dinamo rese possibile l’utilizzo di una nuova forma di energia: l’ENERGIA ELETTRICA, prodotta da grandi centrali e trasportata nei luoghi di utilizzo mediante cavi. Sul finire del secolo scorso, inoltre, il petrolio si affermò come principale fonte di energia.L'inventore della DINAMO, e quindi del motore elettrico, fu Antonio Pacinotti (1860).

Il buio era rotto solo da qualche fiaccola o lanterna. Le strade venivano illuminate da chi abitava il quartiere: lanterne di ferro con candele che segnalano l'ingresso di una casa.Le case dei ricchi avevano candele di cera, quelle dei poveri candele di sego (grasso animale) e olio di balena.

I lampioni a gas compaiono per la prima volta in una piazza a Parigi nel 1825.

I primi lampioni ad entrare in funzione a Milano sono a olio e vengono gestiti da un gruppo di accenditori che con la scala, la pertica e la scatola contenente il bricco dell'olio accendevano la luce.

Come si illuminavano le case e le città prima dell'elettricità?

Avviciniamoci ora ai nostri giorni. Dalla metà del secolo scorso lo sviluppo delle tecnologie degli armamenti atomici apre la strada all'uso dell'energia nucleare. In un primo momento sembra una valida alternativa al petrolio. Tuttavia molti problemi restano aperti: la costruzione di una centrale nucleare ha costi elevati, soprattutto per garantire efficaci sistemi di sicurezza, e non esiste ancora un modo sicuro per smaltire le scorie radioattive.

Così sviluppo tecnologico e consumismo, “divorando” grandi quantità di energia, hanno messo ancora una volta in primo piano il problema dell’esauribilità delle risorse.

Solo oggi, ormai nel XXI secolo, le società industriali si sono rese conto di aver vissuto nell’illusione di una crescita economica “senza fine”, legata alla possibilità di avere sempre a disposizione energia a basso costo. A questo punto, solamente il risparmio e la razionalizzazione dei consumi potranno costituire un utile, anzi fondamentale, strumento per affrontare il problema energetico ed aprire la strada ad uno sviluppo equilibrato della nostra società.

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