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La luce rappresenta il Cristo, il quale, gli ordina di cessare le persecuzioni nei confronti dei cristiani.

Paolo viene folgorato sulla via di Damasco da una fortissima luce che raccoglie ad occhi chiusi e braccia spalancate.

Il cavallo è sorpreso: lo si intuisce dall’ agitarsi dell’animale.

Il fido servitore è sorpreso e, con fatica, tenta di frenare la nervosa irrequietezza del cavallo impedendogli, per un soffio, di calpestare il disarcionato cavaliere e padrone.

Questo quadro è stato oggetto di fortissime critiche e molte delle quali riguardano l’eccessiva centralità del cavallo rispetto al soldato protagonista.

San Paolo,viene rappresentato vestito da legionario romano.

Cristo non è presente nel dipinto. A rappresentarlo è la luce accecante. Questo particolare fu voluto dal Caravaggio che non voleva che nei suoi dipinti fossero presenti figure divinizzate.

Il cavallo, seppur imbizzarrito dall’apparizione della forte luce, alza lo zoccolo evitando in questo modo di calpestare Paolo.