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Il Coding nella Scuola Primaria

Metodo Scratch o Metodo Code.org?

Angela Santoro

La programmazione o coding è quella disciplina per mezzo della quale si scelgono e combinano delle istruzioni che, collocate in ordine logico, permettono al computer di funzionare. La giusta sequenza, la cosiddetta riga di codice, segue una sintassi estremamente complessa e articolata, che si apprende solo dopo anni di studio e molta pratica.

Che cos'è il Coding?

Il termine coding associato alla scuola a volte viene interpretato principalmente sotto la sua matrice espressamente tecnica: si imparano i concetti logici alla base della programmazione per poter muovere i primi passi in queste pratiche e, nel tempo, avvicinarsi a sistemi più complessi destinati allo sviluppo di codice.

Che cos'è il Coding?

Se la programmazione è destinata a fare una grande differenza nella vita dei bambini, è importante superare la visione tradizionale del coding come semplice capacità tecnica o strumento per ottenere un lavoro tecnico. Educatori, genitori, politici e altri dovrebbero pensare attentamente ai loro obiettivi e alle loro strategie per introdurre la programmazione a scuola.

Riprendendo il pensiero di Seymour Papert, il Lifelong Kindergarten Group del MIT Media Lab di Boston, USA, diretto dal Professore Mitchel Resnick, ha dato alla programmazione una nuova fisionomia educativa, soprattutto per le ricadute che ha sull’ambito logico-matematico nella risoluzione dei problemi e nello sviluppo della logica: la scrittura e lettura di codice richiede l’uso del pensiero computazionale ed algoritmico e come dice il Prof. Resnick:"Saper programmare è importante quanto conoscere una lingua straniera o come imparare a leggere e scrivere, perché la lingua dei computer è parlata in tutto il mondo ."

Secondo una ricerca condotta da MIT Media Lab, l’introduzione alla programmazione dovrebbe seguire quattro principi:

che stanno per:

Projects, Peers, Passion, Play

- Progettare- Condividere tra pari

- Appassionarsi- Giocare

1. Progettare:

Fornire ai bambini l’opportunità di lavorare su progetti significativi (non solo su attività in stile puzzle), in modo tale che sperimentino il processo di trasformazione dall’idea iniziale fino alla creazione di qualcosa che possa essere condiviso con gli altri.

Incoraggiare la collaborazione e la condivisione e aiutare i bambini a imparare a costruire qualcosa partendo dal lavoro di qualcun altro. Programmare non dovrebbe essere un’attività solitaria.

2. Condividere tra pari:

Tener(e) a mente principi

3.Appassionarsi:

Permettere ai bambini di lavorare su progetti in linea con i loro interessi. Il loro impegno sarà maggiore e più duraturo  e il loro apprendimento sarà costante.

Incoraggiare i bambini a sperimentare attraverso il gioco , provare nuove cose, prendersi dei rischi, testare i limiti, imparare dagli errori.

4. Giocare:

Tener(e) a mente principi

Tenendo a mente queste quattro P [i termini in inglese iniziano tutti per P: Projects, Peers, Passion, Play], gli educatori e le altre persone interessate assicureranno un uso completo del potenziale della programmazione come una nuova forma di alfabetizzazione e di espressione di sé , non solo un’altra moda educativa.

Contributo di Mitchel ResnickProfessore di ricerca sull’apprendimento al MIT Media Lab, direttore del gruppo di ricerca Lifelong Kindergarten e capo dello Scratch Team

10 Ragioni per insegnare

Il Coding ti dà i super poteri

1. Il Coding permette agli studenti di creare contenuti, non solo di usarli.

2. Il coding arricchisce gli studenti dando loro la possibilità di esprimersi in modo creativo.

4. Il coding è un posto che permette agli studenti di correre rischi in modo sicuro e costruttivo.

10. Il coding può aiutare l'umanità

5. Il coding favorisce l'inclusione e rafforza l'autostima.

8.Il coding è un nuovo tipo di alfabetizzazione e sarà in gran parte dei lavori futuri.

3. Il coding aiuta gli alunni a raccontare le storie con giochi e animazioni.

6. Il coding supporta molti principi della matematica.

7. Il coding insegna tecniche di problem-solving e favorisce il pensiero critico/analitico.

9. Il coding sviluppa le capacità del lavoro di squadra e collaborazione.

Uno dei criteri che dovrebbero guidare gli insegnanti nella scelta di un software o di un ambiente da proporre ai propri alunni è la piena consapevolezza del tipo di approccio didattico che questo implica, suggerisce o “sottintende”.

Scratch

Code.org

Scratch

E' un ambiente/linguaggio sviluppato e messo a disposizione gratuitamente dal MIT di Boston

E' un' associazione no profit statunitense che ha come partner Microsoft, Google e tanti altri. Dal 2014 collabora con il MIUR che ha istituito il progetto "Programma il futuro"

La situazione problematica non è proposta dall’insegnante, non in maniera così diretta e specifica almeno, ma nasce in modo spontaneo. In un ambiente aperto.

Il bambino decide da solo il progetto che vuole realizzare. L'insegnante assume un ruole di aiutante, di mentore.

E' un ambiente piuttosto “chiuso”. L' insegnante propone l'attività e poi verifica che sia stata portata a termine.

Introduce il coding come una serie di puzzle logici che gli allievi devono risolvere. L'insegnante ha un ruolo di supervisore.

Code.org

Scratch

E' un ambiente/linguaggio sviluppato e messo a disposizione gratuitamente dal MIT di Boston

E' un' associazione no profit statunitense che ha come partner Microsoft, Google e tanti altri. Dal 2014 collabora con il MIUR che ha istituito il progetto "Programma il futuro"

La motivazione al "fare" è intrinseca al processo di apprendimento.

Il principio su cui si basa la pedagogia è lo stesso del costruttivismo.Gli alunni apprendono e creano giocando.

La motivazione al fare è estrinseca al processo di apprendimento.

La critica che si fa è che a causa della carenza di sviluppatori di software, ci si concentri soprattutto sulla formazione degli studenti finalizzata a un titolo universitario o alla carriera lavorativa, introducendo il coding come una serie di puzzle logici che gli allievi devono risolvere.

Nello scegliere il metodo che riteniamo più consono al nostro pensiero pedagogico non dimentichiamoci che l’insegnamento dell’informatica nella scuola deve possedere le seguenti specificità:

1.Favorire lo sviluppo della creatività attraverso la molteplicità di modi che offre per affrontare e risolvere un problema; - essere costruttiva - la progettazione di algoritmi è un’attività ingegneristica che produce risultati visibili (anche se nel mondo virtuale);

2. Aiutare a padroneggiare la complessità - imparare a risolvere problemi informatici aiuta a risolvere problemi complessi in altre aree; sviluppa il ragionamento accurato e preciso - la scrittura di programmi che funzionano bene richiede l’esattezza in ogni dettaglio.

Il Pensiero Computazionale

La scienziata informatica Jeannette Wing nel 2006 introdusse l'espressione “pensiero computazionale ”, esprimendosi così:"It represents a universally applicable attitude and skill set everyone, not just computer scientists, would be eager to learn and use".

Il pensiero computazionale è un processo mentale per la risoluzione di problemi costituito dalla combinazione di metodi caratteristici e di strumenti intellettuali, che hanno tutti valore generale. I benefici del “pensiero computazionale” si estendono a tutte le professioni. Avvocati, insegnanti, dirigenti di azienda, psicologi, architetti, medici, funzionari di amministrazioni - solo per citare alcune professioni - ogni giorno devono affrontare problemi complessi; ipotizzare soluzioni che prevedono più fasi e la collaborazione con altri colleghi o collaboratori; formulare una descrizione chiara di cosa fare e quando farlo.

Dividere il problema in tante parti

Le QUATTRO fasi del Pensiero Computazionale

Dare indicazioni per risolvere il problema

Cogliere uguaglianze e differenze tra le cose

Riflettere su quali sono le informazioni utili e quali le superflue per risolvere il problema

Concludo ricordando che

http://www.cs.cmu.edu/~15110-s13/Wing06-ct.pdf

Senza una vera comprensione delle fondamenta culturali e scientifiche della disciplina informatica, che è alla base delle tecnologie digitali, rischiamo – soprattutto in Italia – di essere consumatori passivi ed ignari di tali servizi e tecnologie, invece che soggetti consapevoli di tutti gli aspetti in gioco ed attori attivamente partecipi del loro sviluppo.

Proprio per evitare che questo accada il ruolo dell’informatica nella scuola primaria, e secondaria, è duplice, sia pratico che formativo:

- dal punto di vista pratico l’informatica è un’abilità utile per gli studenti perché qualunque lavoro svolgeranno in futuro la componente digitale sarà importante;

- dal punto di vista formativo l’informatica è un validissimo strumento intellettuale per sviluppare abilità concettuali essenziali che saranno utili agli studenti, qualunque sia il loro sviluppo professionale.

THANK YOU!

www.yourweb.com

CREDITSQuesto lavoro non sarei riuscita a farlo così articolato se non avessi attinto, spudoratamente, dalla rete. In primis dal blog di Andrea Ferraresso, di Venezia, e Alessandro Rabbone, di Torino.